Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: 2009

mercoledì 30 dicembre 2009

Presenze in Parlameno: i risultati del 2009

VOTAZIONI SENATO: Sei senatori tra i primi dieci sono del PDL
Al termine del 2009, sei tra i primi dieci senatori più presenti alle votazioni in aula al Senato sono senatori appartenenti al Popolo della Libertà.

Senatore Partito % votazioni
CristianoDe Eccher PDL 99,97 2.889 su 2.890
Mandell Valli Lega 99,93 2.888su 2.890
Mario Pittoni Lega 99,62 2.879su 2.890
Salvatore Mazzaracchio PDL 99,55 2.877 su 2.890
Achille Totaro PDL 99,55 2.877su 2.890
Paolo Scarpa PDL 99,45 2.874su 2.890
Andrea Pastore PDL 99,41 2.873su 2.890
Bruno Alicata PDL 99,38 2.872 su 2.890
Carlo Pegorer PD 99,27 2.869su 2.890
Cinzia Maria Fontana PD 99,24 2.858su 2.890

VOTAZIONI CAMERA: Nove deputati tra i primi dieci sono del PDL
AL termine del 2009, nove tra i primi dieci deputati più presenti alle votazioni in aula alla Camera sono deputati appartenenti al Popolo della Libertà.

Deputato Partito % votazioni
Gaetano Nastri PDL 99,78 4952 su 4963
Remigio Ceroni PDL 99,78 4952 su 4963
Antonio Palmieri PDL 99,74 4950 su 4963
Paolo Vella PDL 99,72 4949 su 4963
Mariella Bocciardo PDL 99,70 4948 su 4963
Giorgio Lainati PDL 99,64 4945 su 4963
Roberto Cassinelli PDL 99,64 4945su 4963
Simone Baldelli PDL 99,60 4943 su 4963
Fulvio Follegot Lega 99,56 4941 su 4963
Giovanni Mottola PDL 99,44 4935 su 4963

lunedì 28 dicembre 2009

Macrì a Fanfani: ci spieghi questi strani cambiamenti su maxivariante di pratantico e chiesa di tortaia

“Come mai l'Amministrazione Comunale di Arezzo prevede oggi nel Regolamento Urbanistico aree edificabili che non erano previste nel Piano Strutturale approvato?”
A porre l’interrogativo è Francesco Macrì, consigliere di opposizione in Comune, che già la scorsa settimana aveva puntato l’indice contro la cosidetta maxi variante al Piano regolatore generale per Pratantico.
Una zona per la quale si prevede la trasformazione della destinazione d’uso da agricola a edificabile, con circa 110 alloggi da costruire e altre strutture direzionali e commerciali. Un piccolo villaggio.
La pratica, nella seduta consiliare del 23 dicembre 2009, è stata ritirata dal sindaco per la mancanza di alcuni pareri. Nel Piano strutturale approvato nel dicembre 2006, aveva fatto notare Macrì, non era prevista; nel Regolamento Urbanistico adottato nel novembre 2009 “improvvisamente appare”. Macrì aveva contestato a Fanfani il ricorso allo strumento urbanistico della variante, da lui tanto osteggiato prima delle elezioni, ma rispolverato in questa circostanza. Ora Macrì va oltre e sposta l’attenzione sul caso Tortaia: “Come mai - chiede - la localizzazione di una Chiesa completamente progettata da un punto di vista edilizio-architettonico e prevista in un Piano Urbanistico presentato a firma dell’allora Vescovo Gualtiero Bassetti, non è stata confermata? Se non il Piano Attuativo, perlomeno il progetto architettonico della stessa insistente su un'area già frazionata allo scopo?”
Dato che, osserva Macrì, non sembra vi sia stato un percorso partecipativo per giungere allo spostamento della chiesa di Tortaia (gli stessi proprietari del nuovo terreno erano all’oscuro e non sarebbero particolarmente entusiasti), il consigliere di opposizione chiede all’amministrazione Fanfani di fare chiarezza: “Alla base di questa scelta, che interrompe un percorso precedentemente avviato, ci sono solo motivazioni di carattere urbanistico, amministrativo o che altro?”

sabato 26 dicembre 2009

LA RUSSA: Nulla in contrario con Casini sulle alleanze locali

“Se mai dovessimo fare un’alleanza in tutta Italia con Casini indicheremmo come condizione irrinunciabile l’accettazione dell’Udc del bipolarismo, che è l’unica conquista indiscutibile della cosiddetta ‘II Repubblica’ e che invece Casini dice di voler abbattere per cercare di tornare indietro al tempo in cui i cittadini votavano ma poi erano solo i partiti, dopo le elezioni, a decidere nel chiuso delle stanze di potere alleanze, programmi e sindaci, presidenti di regione e premier.
Lo ha affermato il Coordinatore nazionale del Pdl, Ignazio La Russa.

giovedì 24 dicembre 2009

Macrì su maxi variante di pratantico:"Fanfani si smentisce, così disparità tra i cittadini"

“Macroscopica speculazione edilizia, fine a se stessa, per proprietari non proprio bisognosi e indigenti”. Francesco Macrì ci va giù duro sul Piano di lottizzazione di Pratantico. Parla di disparità di trattamento rispetto ai tanti cittadini che sono in attesa del Regolamento Urbanistico. E contesta alla giunta Fanfani una clamorosa sconfessione della politica anti varianti. “Questo piano di Lottizzazione - ricorda l’esponente di An verso il Pdl - era già stato presentato nella passata legislatura e non era andato a buon fine, come altri, solo per la fine anticipata della legislatura. Il Piano allora presentato prevedeva una volumetria di 25.000 mc.” Macrì prosegue: “Era uno di quei piani contestati ferocemente dall'allora minoranza di centro-sinistra come facente parte della famigerata "politica delle varianti" e che ha consentito in gran parte al centro-sinistra di vincere le ultime elezioni amministrative. Ora questo Piano è stato riconfermato, a differenza di altri proposti allora, nel Regolamento Urbanistico adottato il 7 dicembre 2009.” Via a dubbi e contestazioni: “Sinceramente non si comprende come, nelle more di approvazione del Regolamento Urbanistico, che si ipotizza avvenga tra un anno per la gran mole di osservazioni di cittadini, associazioni, ordini etc…, si presenti oggi un Piano di lottizzazione in variante al Prg, quando c'è un piano strutturale approvato anni fa, che non lo prevedeva e un Regolamento urbanistico, che di punto in bianco lo inserisce, pur essendo solo adottato e non ancora approvato.” Un intervento, quello di Pratantico, che secondo Macrì non risponde “alla necessità per qualche cittadino bisognoso”. E ancora: “questa lottizzazione contiene una elevatissima possibilità edificatoria prevista su un terreno, che oggi è attualmente "agricolo"”. Stride, per l’esponente dell’opposizione, il fatto che stavolta non vengono sollevati dall’amministrazione dubbi “di legittimità e addirittura di legalità così tanto sbandierata in precedenza”.
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Stiamo parlando, in cifre tecniche, di 8.300 mq. di superficie utile lorda (S.U.L.) a destinazione residenziale (circa 25.000 mc di vecchia volumetria) e una edificabilità di 300 mq a destinazione direzionale e commerciale (circa 900 mc di vecchia volumetria) per un totale complessivo di 8600 mq di S.U.L. (corrispondente a mc. 26.000 di vecchia volumetria): “addirittura più della volumetria richiesta nella passata legislatura.”
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Concludendo, Macrì attacca su tre punti. Primo: “Rispetto alle rotonde, sreade e opere realizzate come perequazione dall’amministrazione Lucherini, una piazza di 2.000 mq. per questo tipo di intervento, non è assolutamente congrua economicamente”. Secondo: “E’ inopportuno e ingiusto permettere ad un cittadino, di avere un trattamento di favore rispetto a tanti altri, che sono in analoghe condizioni. Perché non aspettare l'approvazione del Regolamento urbanistico per mettere tutti i cittadini indistintamente nelle stesse condizioni?” Terzo: “Fanfani in campagna elettorale e durante tutta la legislatura aveva indicato come primo impegno quello di ‘riportare la legalità’ in questo Comune inquinato, secondo lui, dalle azioni della vecchia Amministrazione, facendo una guerra senza quartiere alla ‘Politica delle Varianti’; ebbene, come mai questa volta si comporta diversamente?”

lunedì 21 dicembre 2009

LA RUSSA: Orgoglio per il sostegno unanime alla Camera

Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, si è detto "orgoglioso" per il sostegno unanime della Camera dei deputati durante la votazione per il rifinanziamento delle missioni militari italiane all’estero.
La Russa ha ricordato "la cifra insolita" dello "zero contrari" sul tabellone della Camera, dopo la votazione, durante la cerimonia per gli auguri di Natale del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a tutti i soldati impegnati nelle missioni fuori dall’Italia.
"Uno zero che è un voto di encomio, che fa onore alle Forze armate, riconosce il loro sforzo, dà voce all’apprezzamento dell’opinione pubblica" per i nostri militari.

sabato 19 dicembre 2009

GIOVANE ITALIA: Giu' le mani dal crocifisso, protesta davanti alla Corte di Strasburgo

"Giu’ le mani dal crocifisso". Questo lo slogan scritto anche in inglese e francese su uno degli striscioni mostrati oggi davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo dai 50 universitari appartenenti alla ’Giovane Italia’ che hanno partecipato alla manifestazione indetta dall’ europarlamentare del Popolo delle Liberta’, Carlo Fidanza, per protestare contro la sentenza emessa lo scorso 3 novembre dalla Corte di Strasburgo.
Per circa un’ora i 50 universitari, che indossavano delle magliette blu con lo stesso slogan dello striscione, si sono disposti a formare una croce e hanno distribuito volantini ai pochi passanti (la Corte si trova infatti in una zona di Strasburgo poco frequentata). "Una sentenza non puo’ cancellare 2000 anni di storia europea; ogni popolo ha diritto di difendere i simboli della propria cultura" e’ stato scritto sui volantini in italiano, inglese e francese. Alla manifestazione, svoltasi alla vigilia delle votazioni sulle risoluzioni presentate all’Europarlamento sul crocifisso, hanno partecipato anche gli europarlamentari Salvatore Tatarella, Marco Scurria e Sergio Berlato, tutti appartenenti al Gruppo del Partito Popolare Europeo.

martedì 15 dicembre 2009

Rieccoci al paese delle meraviglie

Anche quest’anno è arrivata puntuale la richiesta di un contributo per il consueto progetto, sotto il nome di “Il paese delle meraviglie”, per le scuole elementari in occasione del periodo carnevalesco.
La solita minestra riscaldata che ogni anno viene finanziata dalla maggioranza in circoscrizione Fiorentina con la ferma opposizione del centro-destra. Gli aretini interpellati su questa iniziativa sono rimasti increduli nel venire a conoscenza che la circoscrizione ha fornito anche quest’anno un contributo di ben 2.000€, convinti che rappresenta soltanto l’ennesimo sperpero di denaro pubblico.
In primo luogo perché ogni anno è una consuetudine, ma cio’ non deve costituire un pretesto per sponsorizzare le iniziative in modo perenne indipendentemente dalla loro efficacia o priorità.
In secondo luogo perché piu’ volte abbiamo richiesto di acquistare soltanto il materiale necessario per la costruzione dei costumi carnevaleschi e lasciare l’organizzazione del lavoro agli insegnanti. Questo avrebbe consentito un notevole risparmio nella voce dell’animazione che costituisce oltre la metà del costo dell’intero progetto, che è pari a 3.000€.
In un momento quale quello attuale i cittadini chiedono risposte concrete, e per questo è ancora piu’ assurdo pagare delle associazioni esterne alla scuola soltanto per costruire le mascherine. Non sarebbe stato piu’ opportuno contribuire all’acquisto di strumenti e materiali che all’interno delle scuole mancano e che veramente contribuiscono alla crescita umana dei bambini?

Gruppi Consiliari An e Fi verso il PdL

Andrea Mazzielli - Francesco Lucacci - Mauro Perinti - Enrico Naldini - Gianni Pagliazzi - Alessandro Angioli

LA RUSSA: Il "No B day" è la vergogna delle vergogne

Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha affermato che l’aggressione subita ieri dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, pone la necessità di trovare una soluzione politica al clima violento che si è venuto a creare. "La soluzione è politica. Occorre comprendere che bisogna distinguere gli attacchi politici dalla caccia all’uomo: il no B day è la vergogna delle vergogne dell’Italia. La maggioranza ha tutto l’interesse affinché ci sia un clima sereno anche se è difficile mantenere la calma".
Il grave episodio avvenuto in piazza Duomo a Milano, tuttavia, ha posto sotto gli occhi dei vertici del Pdl anche un problema di ordine pubblico. Ciò nonostante La Russa ha voluto esprimere "totale e piena solidarietà agli agenti che ieri hanno agito in condizioni non certamente facili. Il mio apprezzamento è privo di ogni riflesso negativo". A chi tuttavia gli chiedeva se quanto accaduto ieri ponesse in discussione la figura del questore di Milano il ministro ha risposto: "Non dipende da noi, non lo abbiamo chiesto, esula dalle nostre competenze".

domenica 13 dicembre 2009

La Russa: legge nazionale per le moschee


"Credo che sia opportuna una legge nazionale preferibilmente su iniziativa parlamentare" che regolamenti tutti i luoghi di culto a partire dalle moschee. A parlare il ministro della Difesa Ignazio La Russa intervenuto a Milano.
"Vi è un vuoto normativo in materia di luoghi di culto per cui oggi non serve nessun permesso per costruire una moschea. Per questo - ha detto - occorre disciplinare la materia senza limitare il diritto di culto ma dando delle regole".
La proposta di La Russa giunge dopo un incontro che il ministro insieme al capo del Viminale, Roberto Maroni, ha avuto con il sindaco di Milano, Letizia Moratti. In agenda, la necessità di offrire un luogo di culto ai musulmani in città. Così il ministro ha lanciato la proposta di riprendere "i dieci disegni di legge che già ci sono in Parlamento per garantire il diritto di culto a tutti senza creare problemi di ordine pubblico".

giovedì 10 dicembre 2009

L’ASSENZA DEL SINDACO DI AREZZO

Specchio delle mie brame, chi è il sindaco più assente del reame quando il tema è la patria ed i suoi caduti? Giuseppe Fanfani, senza dubbio.
Il sindaco era assente alle commemorazioni pubbliche del: dieci febbraio (martiri delle foibe), venti settembre (breccia di Porta Pia), quattro novembre (festa delle Forze Armate e della vittoria) e dodici novembre (caduti di Nassirya ).
È senza dubbio da considerarsi una mancanza di rispetto nei confronti degli aretini in generale e dei suoi elettori in particolare. Il sindaco, venendo meno ai suoi doveri in quanto primo cittadino, senza dubbio a causa di più alti impegni, chi sa poi quali, manca di rispetto anche verso se stesso. La carica che riveste lo rende un carnefice immaginario della sua stessa autorità ed è proprio questa autorità che lo accusa davanti all’evidenza. Il sindaco è assente.

La sua occupazione più grande sembra quella di distribuire caramelle ai bambini dall’alto di un carro allegorico. Forse che questa elargizione di zuccheri non serva all’educazione di futuri elettori? Comunque sia il comune di Arezzo non ha osservato neppure il minuto di silenzio in ricordo dei militari italiani caduti in Iraq. Insomma: quando si tratta non solo di patria, ma anche di italiani, l’interesse scende così tanto da scomparire. Niente di nuovo sotto il sole: il sindaco è assente.

AZIONE GIOVANI AREZZO – GIOVANE ITALIA

martedì 8 dicembre 2009

GASPARRI: Cambiare le leggi sull'immigrazione solo per una maggiore severità

"Su voto, cittadinanza e reati, le varie leggi sull’immigrazione sono ottime e coerenti con il programma del centrodestra. Cambiamenti? Solo per maggiore severita’. Inutile questa discussione pretestuosa e pervicace che non porta a nulla. Non se ne capisce la ragione. Abbiamo dimostrato fermezza con il reato, solidarieta’ con le regolarizzazioni".
Lo ha affermato il Presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, che ha osservato: "L’Ufficio di Presidenza del Pdl ha bocciato all’unanimita’ il voto agli stranieri. Archivi al piu’ presto sono altre proposte estranee al centrodestra. Chiedo un’immediata riunione per mettere fine al Carnevale".

lunedì 7 dicembre 2009

LA RUSSA: Mafiosi contenti del "No B day"

"Poiché il governo Berlusconi sta sicuramente contrastando i mafiosi, ieri sono stati contenti di quella manifestazione". Lo ha affermato il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, all’indomani del ’No B day’.
"I mafiosi hanno tutto l’interesse in questo momento ad essere contro Berlusconi. Quelli che ieri erano in piazza non c’entrano niente con la mafia, li conosciamo erano i soliti. Sono i mafiosi ad essere stati contenti della manifestazione di ieri".

sabato 5 dicembre 2009

TOTARO ACHILLE: Da Spatuzza a Rosy Bindi e Er Piotta..i nuovi miti della sinistra italiana

NO B DAY: ER PIOTTA, UNIRE LE FORZE PER DIMOSTRARE FERMENTO (ANSA) - ROMA, 5 DIC - 'E' il momento di unire le forze per dimostrare che c'e' un fermento dal basso alternativo alla cultura imposta del berlusconismo', lo ha dichiarato Tommaso Zanello alias Er Piotta, prima dell'esibizione al No B Day previsto oggi in piazza San Giovanni a Roma. 'Mettiamo da parte protagonismi e rivalita' per riportare in primo piano i veri problemi della gente. La piazza e' un momento irripetibile - aggiunge - per unire le forze contro un sistema che mette da parte la cultura, il lavoro e l'istruzione. I rappresentanti della politica, della cultura e il popolo della rete, facciano fronte comune per non disperdere le energie e iniziare un processo di rinnovamento auspicato da piu' parti. Ho voluto dare il mio piccolo contributo -conclude Er Piotta- come artista ma anche come cittadino che non ha mai smesso di lottare per il cambiamento'.
QUESTI SONO I NUOVI MITI DELLA SINISTRA ITALIANA... A VOI LE CONCLUSIONI

domenica 29 novembre 2009

ELEZIONI UNIVERSITARIE 2 E 3 DICEMBRE 2009

QUESTO E' IL PROGRAMMA DELLA LISTA AZIONE UNIVERSITARIA E DEL CANDIDATO LUCA VALDAMBRINI, DIRIGENTE PROVINCIALE DELLA GIOVANE ITALIA:
ECCO LE ISTRUZIONI PER VOTARE PRESSO LA SEDE DEL PIONTA AD AREZZO MERCOLEDI' 2 DICEMBRE DALLE 8,30 ALLE 19 E GIOVEDI' 3 DICEMBRE DALLE 8,30 ALLE 14:

NELLE SCHEDE DI COLORE BIANCO, GIALLO E BLU FAI UNA CROCE SUL SIMBOLO "AZIONE UNIVERSITARIA" E SCRIVI "VALDA"

NELLA SCHEDA AZZURRA FAI UNA CROCE SUL SIMBOLO "AZIONE UNIVERSITARIA" E SCRIVI "FUSO"

NELLA SCHEDA VERDE FAI UNA CROCE SUL SIMBOLO "AZIONE UNIVERSITARIA" E SCRIVI "SESSA"

giovedì 26 novembre 2009

I problemi ignorati dell’università ad Arezzo

Il prossimo 2 e 3 dicembre si svolgeranno le elezioni presso il polo universitario aretino per il rinnovo degli organi rappresentativi degli studenti. Ancora una volta i problemi che dovranno risolvere coloro che risulteranno eletti sono sempre gli stessi. Ormai da molto tempo queste difficoltose questioni attanagliano gli studenti e in alcuni casi gli stessi docenti, per di piu’ di fronte all’indifferenza dell’amministrazione comunale.
Il distaccamento presso la ex caserma Cadorna dove vi sono le facoltà di Economia ed Ingegneria ad oggi non dispongono di un parcheggio per gli studenti gratuito o per lo meno a prezzo agevolato. Per non parlare delle condizioni in cui versa il piazzale adiacente adibito a parcheggio solo ed esclusivamente per i docenti; risulta essere sotto utilizzato dal momento che potrebbe contenere un consistente numero di auto. Inoltre un altro problema da non trascurare è quello delle condizioni dell’ingresso che è soggetto ad allagamento in caso di pioggia, impossibilitando l’accesso nei locali dell’università.
Altra problematica ormai assodata è quella relativa all’igiene nei servizi dell’università, in quanto non c’è quasi mai la disponibilità di detergente lavamani e carta. Infine l’accesso al piano superiore della facoltà di economia che puo’ avvenire soltanto tramite le scale esterne di emergenza, che fra l’altro in quanto tali, non sono dotate di copertura antipioggia.

In questi ultimi anni Luca Valdambrini, responsabile di Azione Universitaria ad Arezzo, si è fatto promotore di iniziative per la risoluzione dei problemi suddetti e con la sua auspicata elezione al consiglio studentesco, al consiglio di facoltà e alla didattica punta alla risoluzione degli stessi.
Pertanto il movimento giovanile del centrodestra sosterrà la lista di Azione Universitaria ed in particolare Luca Valdambrini, membro del coordinamento provinciale della Giovane Italia, che in questi giorni sta presentando il suo programma a tutti gli studenti del polo universitario aretino.

Andrea Mazzielli
Presidente Provinciale Azione Giovani - Giovane Italia Arezzo
Consigliere An Circoscrizione 2 Fiorentina

martedì 24 novembre 2009

Un’ altra vittoria di Ceccherelli (dalla tomba).

Così siamo arrivati all’ epilogo della vicenda sulla targa in memoria del sottotenente pilota medaglia d’oro Vittorino Ceccherelli, nostro concittadino. Epilogo spiacevole, di una storia che fin dall’ inizio ha presentato aspetti poco chiari, suggellato da una doppia sconfitta per la compagine comunista aretina. Due sconfitte in una: la caduta nel vuoto della pretesa ingiustificata ed ingiustificabile di rimuovere il nome dalla lapide, e la scoperta della vera identità del delegato (forse membro unico?) dell’associazione di estrema sinistra italo-spagnola schieratasi a favore dell’eliminazione della targa commemorativa che ha fatto arrossire (ma di vergogna!) i compagni che lo avevano invitato.
Con una differenza. La prima circostanza ha rassicurato e soddisfatto tutti coloro che hanno a cuore la memoria del passato e della gente che lo ha vissuto, mentre la seconda ha scosso ed allibito la cittadinanza che ha visto ospitare nel proprio Municipio l’autore di un efferato omicidio non espiato che portò Camucia in cronaca nazionale. L’assassino di Donello Gorgai, Felice D’Alessandro, oggi Rolando, pochi giorni fa in una conferenza, dopo la consegna della petizione nelle mani del Presidente del Consiglio Comunale, intrattenne i presenti (tra i quali il sottoscritto) con una lezione di storia consistente in un lungo elenco di indiscusse e terribili atrocità che sarebbero state compiute nella Guerra Civile Spagnola. D’Alessandro però con discutibile onestà intellettuale e l’assenso dei presenti (tra cui un assessore ed alcuni consiglieri del Comune e della Provincia) le riferì esclusivamente alla parte franchista come se avesse combattuto contro nessun altro. Le conclusioni della dissertazione furono in questa prospettiva: -“ La vittoria del Generalissimo ha provocato processi ad una sola parte, quella Repubblicana; ora è giusto far pagare chi, a causa della vittoria della guerra, non ha pagato”. Sottinteso: dato che i superstiti, ammesso, vista l’età, che siano vivi e rintracciabili non possono essere giudicati, accaniamoci quindi contro i segni ed i ricordi di chi è morto per quella causa.
Modo di pensare tipico di chi ancora si riconosce ed agisce nell’ ideologia comunista, la più sanguinosa; di chi, accecato da una dittatura interiore, pur di raggiungere gli obiettivi preposti non esita a mentire a se stesso, senza riuscire a ponderare le proprie iniziative indotte dal rancore serbato anche verso chi, morto, non può più difendersi. Un modo di pensare che ha contribuito a raccogliere un numero elevatissimo di firme per lasciare intatto il Monumento a memoria dei fatti ed, a far conseguire un’ altra vittoria al sottotenente Vittorino Ceccherelli, addirittura dal sacrario spagnolo in cui è sepolto, tra l’altro accanto ai nemici di un tempo. O forse ha contribuito solo alla doppia sconfitta della compagine comunista aretina, che ci ha rimesso di credibilità.
-
Vittorio Giorgetti, promotore della petizione “Il Monumento ai Caduti del Liceo F. Petrarca non si tocca”.

venerdì 20 novembre 2009

Caso Ceccherelli: diciamo tutta la verità

In seguito alla richiesta di rimozione della targa dedicata a Vittorino Ceccherelli nel Liceo Classico di Arezzo da parte un comitato promotore di residenti della Catalogna, ci sentiamo in dovere di fare alcune precisazioni.
La raccolta firme promossa da questo comitato non ha valore legale dal momento che queste persone non sono residenti ad Arezzo ed in ogni caso dovrebbero raggiungere il numero minimo di trecento, come stabilito dal regolamento comunale, per essere discusse dal consiglio stesso su presentazione di uno o piu’ consiglieri.
Il comitato promotore è rappresentato da tale Rolando D’Alessandro, il quale assassino’ Donello Gorgai, un amico comunista, nel 1974. La causa di cio’ fu un litigio per motivi di donne e cio’ avvenne a Camucia. Felice evase con la complicità di qualcuno, che la Procura non ha mai individuato, tre giorni dopo la sentenza che lo condannò a 14 anni di reclusione. D’Alessandro, rimasto latitante per oltre 28 anni, si è visto dichiarare estinta la pena.

Una personalità con questo passato, grazie alla complicità morale della sinistra estrema che si riconosce nei valori del comunismo, non puo’ certo venire a darci lezioni di pace e fratellanza.
Tutti i rappresentanti delle istituzioni, in primo luogo l’assessore alla partecipazione presente all’incontro con il comitato (in questa vicenda non sarebbe stata piu’ opportuna la non partecipazione?), devono sentirsi in dovere di prendere pubblicamente le distanze dal comitato stesso e dal suo rappresentante.
Ebbene, se vogliamo veramente dire la verità agli studenti del Liceo Classico di Arezzo e a tutti gli aretini, la dobbiamo dire tutta la storia di questa vicenda e non solamente cio’ che fa comodo ad una ben precisa parte politica. Non si puo’ non sapere o peggio far finta di non sapere che chi ci vuole dare lezioni di democrazia e libertà si è macchiato di un omicidio e chi lo appoggia è erede di un’ideologia che ha causato 100 milioni di morti nel mondo.

Azione Giovani Arezzo – Giovane Italia

giovedì 19 novembre 2009

BATTISTI: IL BRASILE E' PAESE AMICO

E' una grande soddisfazione.
Con l'applauso di tutto il Parlamento si e' dimostrato che il sistema Italia rispetta ovviamente la democrazia ed i diritti civili. Il figlio di Torreggiani e tutte le altre vittime uccise da Battisti che cosi' non hanno subito una beffa dopo il dolore per la perdita dei loro cari.
Un'altra sentenza sarebbe stata orribile. Quando si tratta di moralita', questa e' al di sopra di ogni rapporto, anche di quelli economici, che si ha con un Paese.
Il merito va al governo ed al popolo amico del Brasile.

martedì 17 novembre 2009

LA RUSSA: Da Israele un contributo contro gli ordigni esplosivi nei teatri di guerra

"L’incontro col ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak e’ stato un incontro molto cordiale ma anche molto importante sul piano di una maggiore collaborazione industriale nel settore della difesa". Lo ha affermato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, giunto in Israele per una missione che lo portera’ ad avere incontri istituzionali ma anche piu’ squisitamente "tecnici" sul piano della difesa.
"Sono molto interessato alle attrezzature per neutralizzare gli ordigni esplosivi improvvisati, ma anche agli aerei senza pilota e ad altre occasioni di attivita’ comuni che possano essere sviluppate. Siamo interessati a tutto cio’ che puo’ essere di aiuto alla sicurezza delle nostre Forze Armate in teatri quali l’Afghanistan e ovunque queste operino".
Per quanto riguarda i rapporti con Teheran, La Russa ha ribadito che "l’opzione militare e’ quella che non ci piace e che, quindi, non vogliamo" ricordando, pero’, che vi sono "ragioni per essere preoccupati soprattutto per gli atteggiamenti iraniani anche se non va mai tralasciata alcuna possibilita’ per aprire un varco e continuare l’azione di contatto". La Russa ha poi rivelato come, invece, da parte israeliana non vi sia un "eccessivo ottimismo sulle buone intenzioni iraniane".

domenica 15 novembre 2009

Fini apre al lodo Alfano Costituzionale

Il presidente della Camera a tutto campo intervistato in una trasmissione rai: "Una manovra anti-Berlusconi da parte mia e di Napolitano? È delirante". E sul voto anticipato: " Sarebbe il fallimento della legislatura, ma anche del Pdl."
"Questa legislatura - spiega Fini - è nata con una maggioranza molto ampia, con la Lega, per Berlusconi. Si tratterebbe di spiegare agli italiani che con una maggioranza tanto alta non si riesce a governare; le spiegazioni a volte convincono, altre no. E poi questa legislatura nasce con un grande fatto politico di cui Berlusconi può menar vanto, la nascita del Pdl". Dunque, per Fini le elezioni anticipate "sarebbero il fallimento della legislatura sia per gli elettori dia per il Pdl. Non penso che le elezioni anticipate possano essere evocate, a meno che non ci si convinca della bizzarra teoria del complotto. In ogni caso, nella Costituzione vigente nessuno, neanche il presidente del Consiglio, può sciogliere le Camere se non il Capo dello Stato".
LODO COSTITUZIONALE BIPARTISAN - Io ho il massimo rispetto per tutti, quindi anche per il Pd. Mi auguro che in quel partito discutano e no boccino l'ipotesi con una rottura con cui andare sulle barricate". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini a 'In 1/2 Orà a proposito della possibilità che il Pd accetti il confronto sul lodo costituzionale. "Il Parlamento è garante. Io credo che se c'è la volontà di risolvere il cortocircuito attuale senza garantire a Berlusconi l'impunità, nessuno può pensare di abbatterlo per via giudiziaria", ha concluso Fini.
NESSUN COMPLOTTO - "La situazione attuale va superata, perché non è che io voglia fare un nuovo partito o archiviare il Pdl o abbia in testa un complotto: chi lo pensa non ha capito niente". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini a 'In mezz'orà, spiegando che "molte volte sinistra e destra sono solo delle etichette messe per pigrizia su dei contenitori sempre più vuoti che rappresentano il presente ma non sono il futuro". Dunque, Fini invita a "superare la situazione attuale", per "smontare le etichette fasulle del passato". E invita a "riflettere chi da destra dice che Fini è diventato di sinistra". "E' solo la conferma del fatto - chiosa il presidente della Camera - che alcune vecchie certezze della sinistra non ci sono più ed oggi siamo alla ricerca di nuove sintesi".
NON VOGLIO UNA LEADERSHIP - "No se io avessi voluto esercitare una leadership personale mi sarei tenuto stretto un partito al 13%. Io invece credo nel Pdl. Credo in questo progetto". Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha risposto così durante la trasmissione "In mezz'ora" di Lucia Annunziata alla domanda se lui per caso, con il suo atteggiamento di questo periodo intendesse esercitare una leadership personale. "Questa settimana di protagonismo tv, come lei l'ha definita - prosegue - è per presentare il libro. Era dunque previsto da tempo. Non mi sarei poi immaginato che coincidesse con questi momenti della politica. Non sono uno che prevede il futuro". Un conto poi è affermare che "serva, ad esempio, una correzione di rotta", avverte Fini, altro conto è dire che "mi metto di traverso". "Non c'è nessuna intenzione di minare il consenso del centro destra" conclude.
NO AD UN NUOVO CONGRESSO - "Fare un nuovo congresso del Pdl francamente mi sembra una non soluzione". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini a 'In mezz'orà. Fini ha detto che nel Pdl si respira un "clima parossistico" e che comunque lui sta vivendo "con molta serenità" e di ritenersi "tranquillissimo" perché "con la coscienza a posto". "Se qualcuno pensa che il problema del Pdl o dell'attuale compagine di governo sia il ruolo del presidente della Camera mi pare un pò autoconsolatorio. Un partito del 35-40% ha il dovere di guardare al di là del contingente. Dare fastidio se chiedo ciò non toglie niente alla mia serenita".
tratto da il sole 24ore

giovedì 12 novembre 2009

PER NON DIMENTICARE

NASSIRIYA, 12 NOVEMBRE 2003 - 12 NOVEMBRE 2009
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mercoledì 11 novembre 2009

GASPARRI: Dopo il crollo del muro di Berlino la sinistra italiana rimase comunista

"Rompendo un coro di conformismo, e’ bene che qualcuno, a vent’anni dal crollo del muro di Berlino, ricordi una verita’ incontestabile. In Italia il Partito comunista, del quale erano gia’ allora esponenti di primo piano i vari Veltroni, Bersani, Fassino, D’Alema ed altri, mantenne il nome di Partito comunista anche dopo il crollo del muro".
Lo ha affermato il presidente dei senatori del PdL, Maurizio Gasparri, il quale ha ricordato come in altri paesi europei le forze comuniste avevano fatto i conti con la storia ben prima della caduta del Muro, invece "in Italia la sinistra si attardava in sterili discussioni, decidendo svolte e cambiamenti soltanto a muro crollato. La cosiddetta ’svolta della bolognina’, la nascita del Pds ed altri eventi, furono infatti successivi alla storica giornata del 9 novembre 1989. E’ bene ricordarlo ai vari personaggi che ancora oggi con supponenza ed ingiustificata aria di superiorita’ morale criticano il centrodestra italiano. Restarono comunisti anche a muro crollato. Sbagliarono allora, sbagliano oggi. E soprattutto non hanno alcun titolo per salire su alcuna cattedra. Al massimo possono andare dietro la lavagna e rimanerci per la vergogna".

lunedì 9 novembre 2009

9 NOVEMBRE 1989 ... 2009

Le immagini che ricordano lo straordinario evento della CADUTA DEL MURO di BERLINO e della fine di un'ideolgia criminale quale era il comunismo, avvenuto il 9 NOVEMBRE DI 20 ANNI FA:






sabato 7 novembre 2009

9 Novembre 1989-2009: Venti anni fa nasceva una nuova Europa

Venti anni fa cadeva il muro di Berlino e nasceva simbolicamente una nuova Europa. Con il crollo di quella barriera e degli altri muri ideologici si apriva la strada alla realizzazione di un sogno d’unione di molti popoli oppressi e forzatamente separati, si riaccendevano le speranze di libertà per le nazioni dell’Est europeo, s’iniziava a delineare il fallimento (oggi definitivo) del modello marxista-leninista-comunista. Il crollo del muro rappresentò sicuramente la miccia per la detonazione che sgretolò l’Unione Sovietica ed il suo impero, ponendo così fine alla guerra fredda ed allo schierarsi continuo e vibrante nei due blocchi contrapposti. Al contempo, il 9 novembre del 1989 rappresentò il giorno in cui migliaia di giovani ebbero il coraggio di superare una linea di confine e di fare una scelta fondamentale per il proprio futuro, schierandosi dalla parte della libertà e della costruzione della nuova Europa.
Ancora oggi la Giovane Destra conduce la lotta per la libertà e per l’edificazione di un’Europa dei popoli, che sappia andare “oltre ogni muro”. E, benché il muro fisico che un tempo la divideva sia stato abbattuto, restano ancora altri “muri”, che devono essere tirati giù. Ci riferiamo ad un continente sempre più unito ma che è schiavo della sua stessa burocrazia e della propria timidezza politica, che è vittima di una deriva nichilista e relativista che punta allo sradicamento dell’uomo e all’annientamento dell’identità, che è incapace di difendere la vita dal concepimento alla morte naturale e non trova soluzioni adeguate che tutelino la famiglia naturale.
Continuiamo a sostenere la necessità di affermare le radici cristiane dell’Europa - inserendole all‘interno della carta dei diritti fondamentali - per mantenere un elevato profilo valoriale e sociale, di difendere la famiglia tradizionale e la vita, nonché di incentivare la natalità per dare maggior vigore alla nostra società. Anche la nostra generazione oggi è chiamata a fare un scelta di libertà, per molti versi altrettanto coraggiosa rispetto a quella dei ragazzi di Berlino.
Dopo aver dedicato Atreju al ventennale della caduta del muro di Berlino, il neonato movimento giovanile del PdL, la Giovane Italia, ha organizzato le "giornate della libertà" in tutte le maggiori città italiane per mantener vivo il ricordo, alle nuove generazioni e alla nostra Italia, della riconquistata Libertà d'Europa, calpestata e divisa per anni dall'oppressione comunista.

venerdì 6 novembre 2009

Oltre ogni muro: manifestazione per il Giorno della Libertà

Il 9 Novembre 1989 cadeva il muro di Berlino decretando la fine del comunismo filo-sovietico. Molti giovani festanti invasero la capitale tedesca e quella data divenne festa dei popoli.
Finiva così un'epoca di tensioni, di blocchi e di contrapposizioni. Finiva l'epoca del comunismo, inferno politico di un'utopia che ha umiliato ed ucciso milioni di persone innocenti. Per ventotto anni dal 14 Agosto 1961 al 9 novembre 1989 il muro di Berlino è stato il simbolo di un odio ideologico e politico che divise in due parti un intero paese.
Il Parlamento italiano con una legge del 2005 ha dichiarato il 9 novembre “Giorno della Libertà” come ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi dal comunismo e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo. A vent'anni di distanza sentiamo la necessità di ricordare uno dei momenti piu' belli della nostra storia, nonostante ancora oggi ci siano tanti muri da abbattere. Sono i muri dell’odio, della faziosità, dei baronati, delle ingiustizie, della corruzione, dell’apatia, dello sfruttamento e dell’omologazione.
La nostra gioventù dovrà andare ogni oltre muro, certi di un domani che ci appartiene e che ci vedrà sicuramente protagonisti.
La federazione provinciale della Giovane Italia, movimento giovanile del PDL, ha organizzato una giornata informativa per Sabato 7 Novembre con volantinaggi e gazebo al mercato di Via Giotto durante la mattina e in Corso Italia nel pomeriggio. Per la serata è previsto un incontro-cena conviviale presso il 501 Cafè in Via Calamandrei sempre ad Arezzo.
Sono inoltre previsti dei volantinaggi nella giornata di Lunedì 9 Novembre presso le scuole superiori di Arezzo ed il polo universitario aretino.

Andrea Mazzielli - Presidente Provinciale Giovane Italia
Alessio Mattesini - Coordinatore Provinciale Giovane Italia

giovedì 5 novembre 2009

OLTRE OGNI MURO


mercoledì 4 novembre 2009

4 Novembre 2009 - Festa dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate




Commemorazione del 4 novembre - Festa dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate

Le celebrazioni del 4 novembre - Festa dell''Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate - hanno avuto inizio, questa mattina, con la cerimonia dell''alzabandiera e la deposizione di una corona di alloro al Sacello del Milite Ignoto presso l''Altare della Patria, da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano accompagnato dal Ministro della Difesa Ignazio La Russa.
Alla cerimonia erano presenti i Presidenti del Senato e della Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, il Presidente della Corte Costituzionale Francesco Amirante, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Gen. Vincenzo Camporini, Autorità politiche, civili, religiose ed i Vertici delle Forze Armate.


Successivamente il Ministro La Russa ha inaugurato la mostra storica sulle ''''Missioni internazionali'''', allestita presso il Vittoriano - Sacrario delle Bandiere, che resterà aperta fino al 15 novembre.
Infine, presso il Palazzo del Quirinale, il Ministro della Difesa Ignazio La Russa ha preso parte alla cerimonia di consegna, da parte del Presidente della Repubblica, delle onorificenze dell''Ordine Militare d''Italia ai militari che si sono particolarmente distinti per azioni compiute, professionalità, spirito di sacrificio, impegno e dedizione.

Roma, 04 novembre 2009

Celebrazioni e manifestazioni previste per il 4 novembre

Il Ministero della Difesa ha organizzato e predisposto una serie di cerimonie e manifestazioni per celebrare il 4 novembre, ''Festa dell’Unità Nazionale'' e ''Giornata delle Forze Armate''.
Il Ministro della Difesa Ignazio La Russa, alla vigilia del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, intende rinvigorire, specie nelle giovani generazioni, quel patrimonio d’identità e di coesione nazionale che gli Italiani hanno saputo costruire nel corso della loro storia, anche attraverso dolorose esperienze.
In tale ottica sono state poste in atto, anche quest’anno, una serie d’iniziative che rafforzano i legami tra le Forze Armate e i cittadini e che consentiranno di aprire le porte delle caserme e portare Soldati, Marinai, Avieri e Carabinieri ''tra la gente, con la gente''.
Le celebrazioni ufficiali si apriranno il 4 novembre con l’alzabandiera e con la deposizione alle ore 09.00 di una corona d’alloro all’Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Capo Supremo delle Forze Armate, accompagnato dal Ministro Ignazio La Russa.
Successivamente, il Ministro della Difesa inaugurerà la mostra storica sulle ''Missioni internazionali'', allestita presso il Vittoriano - Sacrario delle Bandiere, che resterà aperta fino al 15 novembre.
Nella giornata del 4 novembre sarà possibile visitare oltre 150 caserme presenti sul territorio nazionale nell’ambito del programma ''caserme aperte'', che nel 2008 ha annoverato oltre 40.000 visitatori, i cui dettagli, per ogni Regione, sono riportati nel sito della Difesa (www.difesa.it/4novembre).
Domenica 8 novembre, nelle piazze di 20 tra le principali città italiane, avrà luogo la manifestazione ''caserme in piazza'', realizzata d’intesa con le Amministrazioni comunali, che prevede l’organizzazione di mostre statiche e storiche, esibizioni di attività addestrative, concerti di Bande e fanfare militari. Nelle città di Roma e Milano, in particolare, la manifestazione avrà inizio, rispettivamente, a partire da venerdì 6 novembre e sabato 7 novembre.
L’evento conclusivo avrà luogo l’8 novembre a Roma, a Piazza del Popolo - con inizio alle ore 1600 - con una grande manifestazione, presentata da Fabrizio Frizzi e Rita Dalla Chiesa, che prevede il passaggio delle Frecce Tricolori, l’esibizione della fanfara dei bersaglieri, di bande militari e del coro dell’Associazione Nazionale Alpini ed il concerto finale del Maestro Renzo Arbore accompagnato dall’Orchestra Italiana.

domenica 1 novembre 2009

Un saluto a Gherardo

Un caro saluto a Gherardo Grandi, storico esponente della destra aretina, che è venuto a mancare nella mattina di sabato.
Gherardo, ex imprenditore e attivista del Movimento sociale prima e di An poi, aveva 78 anni.
Gherardo Grandi è sempre stato impegnato in politica ricoprendo incarichi a livello dirigenziale in provincia e nel comitato centrale del partito, a Roma. Vicino ad Almirante, ha seguito tutta la traiettoria del Msi ed è stato tra i fondatori di An con Fini. Nel 1999 Grandi era stato eletto in consiglio comunale per Alleanza Nazionale.

sabato 31 ottobre 2009

Macrì: "Arezzo come Napoli? Nei parcheggi pubblici ci stiamo avvicinando…"

Pare di esagerare ma mica poi tanto!
Nei parcheggi pubblici di Arezzo stazionano oramai da mesi personaggi poco raccomandabili che svolgono il mestiere, si fa per dire, di parcheggiatori e venditori abusivi. Guidano le auto all’interno delle strisce blu, chiedono spiccioli e importunano in caso di rifiuto: si comportano insomma come i tristemente famosi omologhi napoletani. Tutto questo è inaccettabile anche perché si tratta spesso di soggetti che possono prendere di mira indisturbati donne sole o con bambini piuttosto che adulti maschi come capitato a me.
Chiedo al Sindaco di intervenire sollecitando i vertici delle forze dell’ordine affinché effettuino con i loro agenti i controlli e la repressione di eventuali reati. Magari, nel frattempo, allo stesso Sindaco do un suggerimento: sarebbero sufficienti gli agenti della Polizia Municipale, suoi dipendenti, per porre immediatamente fine a una situazione di degrado che stamani ha coinvolto un cittadino mentre scattava una foto per registrare il fenomeno. Il cittadino suddetto è stato bloccato da queste persone come mi ha riferito telefonandomi e chiedendomi di arrivare sul posto, il parcheggio dell’ospedale. Un’area dove gli abusivi imperversano ai danni di coloro che si recano tra l’altro in un luogo poco allegro.
Francesco Macri'

martedì 27 ottobre 2009

San Lorentino: le promesse non mantenute

Dopo le promesse da parte della giunta comunale di Arezzo in occasione delle assemblee aperte con i residenti della zona di San Lorentino ancora oggi i problemi legati alla sosta risultano irrisolti. Infatti nella zona del palazzetto dello sport è impossibile trovare un posto auto, ma risulta difficoltoso anche uscire dal parcheggio, vista la modalità con la quale gli automobilisti parcheggiano le loro auto, incuranti dei divieti di sosta.
In particolare due anni fa l’assessore al traffico promise di riservare un numero di parcheggi adeguato ai residenti della zona, che ancora oggi risultano penalizzati per la presenza di un numero di posti equivalenti a quelli precedenti alla chiusura al traffico ed eliminazione della sosta in Via San Lorentino. Di fatto, dopo questa modifica risalente a circa due anni fa, sono stati eliminati un numero consistente di posti auto.Quello che si rende necessario è l’assegnazione di posti riservati ai residenti di questa zona tralasciata e penalizzata da troppo tempo. Anche la presunta pedonalizzazione ha sortito degli effetti quantomeno dubbi; infatti non si sono incrementate le attività economiche e di conseguenza anche l’affluenza di turisti e cittadini è rimasta invariata. In effetti i dubbi sollevati a suo tempo furono quelli relativi alla poca integrazione nel centro storico di Via San Lorentino, che risulta un’isola infelice dal momento che Via Garibaldi e Via Leone Leoni sono normalmente transitabili da tutti gli automobilisti.

Un'altra penalizzazione per i residenti delle zone a traffico limitato, che evidentemente non rientrano nelle attenzioni degli attuali amministratori, è causata dalla riduzione di posti auto riservati ai residenti nel parcheggio Cadorna dovuta dall’insediamento del nuovo sportello polivalente del Comune e dall’abbattimento dello storico muro della caserma.


E’ finito il momento delle promesse, è arrivata l’ora di passare ai fatti, dimostrando che all’amministrazione stanno veramente a cuore le esigenze dei residenti del centro cittadino!


Andrea Mazzielli
Consigliere An Circoscrizione 2 Fiorentina - Arezzo
Presidente Provinciale Azione Giovani – Giovane Italia

lunedì 26 ottobre 2009

Da Arezzo all’Europa via Pdl: i sindaci Pdl aretini incontrano Scurria

Martedi' 27 Ottobre 2009 alle 11.30 conferenza stampa col Capogruppo Pdl in Commissione cultura Ue Marco Scurria.
Da Arezzo all’Europa? Ci si arriva seguendo la via che il Pdl apre domani, con un incontro tra i sindaci del Pdl eletti nella provincia di Arezzo e il parlamentare europeo Marco Scurria, Capogruppo del Pdl nella Commissione Cultura della Comunità. L’appuntamento è pensato con lo scopo di creare un momento di raccordo, di vera e propria filiera istituzionale, tra gli amministratori dei Comuni e l’Unione europea, passando per la Provincia, rappresentata al convegno dalla capogruppo Pdl Lucia Tanti, e per la Regione con la partecipazione dei Consiglieri regionali del Pdl Angela Notaro (An-Pdl) e Rossella Angiolini (Fi-Pdl).
L’incontro, voluto e organizzato dai vertici aretini del Pdl – Francesco Macrì per il coordinamento provinciale, e naturalmente i leader Maurizio D’Ettore e Paolo Ammirati – si svolgerà domani Martedì 27 Ottobre 2009 a partire dalle ore 11 presso l’Hotel Continentale di Arezzo, in piazza Guido Monaco.
Stesso giorno e stesso luogo, ma alle ore 11.30, è convocata invece la CONFERENZA STAMPA, durante la quale il Capogruppo del Pdl nella Commissione Cultura dell’Ue on. Scurria sarà a disposizione dei giornalisti.

domenica 25 ottobre 2009

Manifestazione PDL per AREZZO

Si è svolta ieri, Sabato 24 Ottobre 2009, presso l'hotel Continentale di ARezzo la manifestazione del Popolo della Libertà in vista delle prossime elezioni regionali del 2010 e comunali del 2011.
Hanno partecipato gli esponenti del PDL a tutti i livelli: consiglieri comunali, provinciali, regionali e parlamentari, senza tralasciare i coordinatori provinciali e regionali.
Ha inoltre contribuito alla realizzazione della manifestazione il movimento giovanile del PDL, la Giovane Italia.
L'iniziativa ha visto un'ampia partecipazione di pubblico, segno evidente che c'è una grande voglia di cambiamento fra i cittadini.
Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato e CI VEDIAMO ALLA PROSSIMA....

venerdì 23 ottobre 2009

Il consigliere Lucacci incalza la giunta provinciale su bonifica e sicurezza

Con due interrogazioni presentate in forma scritta il consigliere del Popolo delle Libertà Francesco Lucacci incalza la giunta provinciale su due argomenti di particolare attualità come il consorzio di bonifica e la sicurezza stradale. Nella prima interrogazione, presentata insieme ai colleghi Maria Pia Camaiti e Lucia Tanti, Lucacci chiede di sapere dall'assessore competente se le cartelle esattoriali per il pagamento di una "quota consortile" pervenute in questi giorni ai cittadini di Arezzo e provincia in cui insiste l'area di intervento del Consorzio di Bonifica della Valdichiana Aretina siano giustificate dal punto di vista economico. Ci si chiede se non sia necessario valutare l'idea dell'abolizione del Consorzio di bonifica, le cui funzioni possono essere svolte direttamente dalla Provincia, in considerazione che lo stesso porta solo un aumento dell'imposizione fiscale a carico dei cittadini in un momento in cui la crisi economica si fa sentire sulla capacità delle famiglie di arrivare a fine mese. Inoltre il consigliere Lucacci chiede al Presidente Vasai quali percentuali delle somme riscosse vanno a finanziare interventi sul territorio e quante invece vanno a coprire i costi di funzionamento del Consorzio; se tali interventi non potrebbero essere compiuti direttamente dalla Provincia; se l'invio delle cartelle poteva essere annullato dalla Provincia, quanto meno per l'anno 2009; se la creazione del Consorzio ha generato un risparmio per le casse della Provincia e quali sono invece i risparmi che ci si attendono dal suo operato rispetto ai costi che la Provincia avrebbe avuto agendo in proprio; se siano fondati gli inviti di certe associazioni dei consumatori che stanno consigliando alla cittadinanza di ritardare il pagamento delle cartelle, adducendo come motivazione il dubbio sulla legittimità del nuovo balzello. La seconda interrogazione, sempre richiedendo risposta scritta, è rivolta al Presidente della Provincia ed all'Assessore alla viabilità ed è finalizzata a chiedere se l'Amministrazione provinciale intende partecipare alla realizzazione di un marciapiede in due tratti della SR 69 nei tratti che vanno dal Ponte di Pratantico, recentemente restaurato, alle frazioni di Indicatore e Pratantico. La partecipazione della Provincia alle spese è stata richiesta dalla Circoscrizione Fiorentina del Comune di Arezzo, anche in considerazione del fatto che l'Amministrazione provinciale dovrebbe avere nelle casse un residuo di 16.000 euro derivante dal ribasso d'asta che vi è stato in occasione della gara di appalto di un tratto di marciapiede costruito sempre nella frazione di Indicatore. Queste opere, conclude il consigliere Lucacci nella sua interrogazione, sono necessarie alla sicurezza della popolazione di Indicatore e Pratantico e, pertanto, non partecipare alla spesa significa non tenere in dovuto conto questo aspetto.

giovedì 22 ottobre 2009

Macrì: "sul comandante della PM, Fanfani persevera negli errori ed esclude di fatto l’attuale"

Dichiarazione del Consigliere Comunale di Arezzo, FRANCESCO MACRI':
Tralasciando la questione generale della gestione del corpo della PM, recentemente l’amministrazione comunale ha indetto un bando per la scelta del nuovo comandante. Segnalo alcune irregolarità la prima delle quali riguarda la sua mancata diffusione. Nessuna pubblicazione ho riscontrato nel Bollettino Ufficiale della Regione Toscana o in organi di diffusione nazionale. Solo il sito del Comune di Arezzo ne ha dato notizia, un aspetto nettamente deficitario.
Troppo poco tempo è stato poi dato per la presentazione delle domande dalla data della pubblicazione del bando: 14 giorni. Vero è che la legge non dice nulla sul termine in questione ma la consolidata giurisprudenza della Corte di Cassazione ha stabilito in varie sentenze che siano almeno 30 i giorni da prevedere.
Terzo aspetto, forse il più singolare, è che il bando esclude di fatto l’attuale comandante Maniero sulla quale inizialmente ho espresso dubbi e remore verificando invece con il tempo la sua competenza e ascoltando giudizi positivi in vari colloqui con gli agenti. Se si redige un bando al fine di ricercare un profilo professionale che esclude i requisiti della Maniero, mi chiedo: cos’è successo in quest’anno?
La risposta che mi do è nella secretazione delle carte e delle procedure e nel fatto che dopo 12 mesi il Comune di Arezzo decide di ripartire da capo: il nuovo capo della PM è già stato scelto. La formalizzazione di questo fatto avverrà presto: grazie alla selezione prevista dal bando rispetto al quale era molto meglio un concorso pubblico per ridare dignità e alto profilo professionale al corpo della polizia municipale, soprattutto se era prevista la sua apertura a professionisti della sicurezza come commissari di PS o comandanti dei carabinieri.

Lo chiamano CENTRO CULTURALE ma è la seconda MOSCHEA DI AREZZO

L'amministrazione Fanfani fa finta di non vedere e consente l'apertura di una moschea senza nessuna autorizzazione in dei locali ad oggi adibiti a magazzino.
Non lo consentiremo e presto ne chiederemo conto in consiglio comunale, libertà di culto si ma nel rispetto delle nostre regole e con il dovere di una amministrazione che dovrebbe governare il territorio evitando di perseverare con la politica dei ghetti.

mercoledì 21 ottobre 2009

SABATO DALLE 16,00 MANIFESTAZIONE PDL PER AREZZO AL CONTINENTALE


Sabato 24 Ottobre 2009 dalle ore 16,00
Hotel Continentale AREZZO (Piazza Guido Monaco)

manifestazione del PDL


"Verso le elezioni Amministrative del 2011"


interverranno i consiglieri:

Macrì Ghinelli Lucherini Matteucci Cantaloni Borri Ammirati

parteciperanno: Tanti Angiolini Notaro D'ettore

con le conclusioni di On. Parisi e On.Bianconi.

giovedì 15 ottobre 2009

AZIONE GIOVANI A SOSTEGNO DEL MONUMENTO AI CADUTI AL LICEO CLASSICO DI AREZZO

La notizia dei giorni scorsi in merito all’iniziativa promossa da Vittorio Giorgetti per mantenere inalterata la statua e la targa dedicata alla memoria dell’aretino Vittorino Ceccherelli ci trova pienamente d’accordo. Si tratta del monumento presente nell’atrio del Liceo Classico di Arezzo che da oltre mezzo secolo lo commemora insieme ai Caduti.
In particolare Vittorino Ceccherelli, aviatore legionario, mori’ in uno scontro aereo con un pilota che conduceva un aereo sovietico. Ceccherelli fu insignito di varie onorificenze fra cui la Medaglia d’Oro al valor militare. La sua sensibilità riguardo a quel contesto storico si evince da alcune sue lettere: “Questa guerra è la peggiore di tutte“, “Dio ci salvi da questa carneficina umana”, “Questa guerra è la strage piu’ orrenda che la storia ha conosciuto”, “Il cuore è diventato un pezzo di pietra e non si sente piu’ nulla”.
La richiesta di rimozione della targa arriva da un presunto gruppo di cittadini residenti in Catalogna che si sente offeso per la commemorazione del nostro concittadino. In particolare vorremmo venire a conoscenza di quante sono e chi sono queste persone che fanno esplicito riferimento alla sinistra locale. E’ quindi evidente che la motivazione della richiesta di rimozione nasce da motivi ideologici e da personalità che vorrebbero riscrivere la storia.

Anche in Spagna i Monumenti ai Caduti della guerra civile, gli uni accanto agli altri, non sono mai stati abbattuti. Una ragione in più per non capire cosa spinge gli italiani in Catalogna a chiederne la rimozione al liceo classico di Arezzo. E’ facile capire che dietro questa operazione mediatica si nasconde la voglia da parte di una formazione politica di cavalcare la polemica.
Per questi motivi ci sentiamo di condividere l’iniziativa al fine di mantenere inalterato il Monumento ai Caduti presso il Liceo Classico “F. Petrarca” invitando le forze politiche e non, a sottoscrivere la suddetta petizione. Così dimostrando di avere a cuore la memoria dei Caduti e delle nostre radici.

Azione Giovani Arezzo

martedì 13 ottobre 2009

Il Castro? Una fogna a cielo aperto

Il monitoraggio biologico delle acque superficiali del fiume Castro effettuato nel mese di giugno scorso rivela che nelle quattro stazioni monitorate (Mulinelli, la Parata, Via Fiorentina e Montione) la qualità dell’acqua è estremamente variabile. In particolare la classe di qualità per la mappatura biologica delle acque viene stabilita da una scala che va da 1 a 5. La gravità della situazione è data dal fatto che nelle quattro stazioni campione viene rilevata sia la qualità migliore che quella peggiore. Questo a dimostrazione che il fiume Castro, dopo aver attraversato tutta la città ed aver ricevuto tutti gli scarichi urbani ancora non allacciati al collettore fognario, presenta il grado di qualità 5, equivalente ad un’acqua fortemente inquinata. Altra piaga legata al fiume Castro è il fenomeno della zanzara tigre, la cui proliferazione è favorita dalle condizioni del fiume stesso. Gli interventi estivi del comune di Arezzo anche quest’anno non hanno attenuato il problema come avrebbe dovuto. Durante il periodo compreso fra il 1 Aprile e il 1 Ottobre previsto dall’assessorato vi è un’ordinanza ben precisa per evitare il fenomeno delle acque stagnanti a seconda del tipo di zona pubblica o privata. Nel caso dei corsi d’acqua si parla di “soggetti pubblici o privati gestori dei corsi d’acqua che hanno l’obbligo di: curare la manutenzione dei corsi d’acqua onde evitare ostacoli al deflusso delle acque stesse; mantenere le aree libere da rifiuti o altri materiali che possono favorire il formarsi di raccolte stagnanti d’acqua; eliminare le eventuali sterpaglie”. Le ordinanze devono essere osservate da tutti indistintamente, oppure quando il soggetto è pubblico si puo’ chiudere un occhio?
Altro problema causato dal fiume, in particolare nella zona compresa fra lo sbocco al parco Ducci fino all’incrocio con la ferrovia in Via Marco Perennio è il fenomeno dell’erosione degli argini durante il deflusso delle acque che determina un continuo indebolimento ed allargamento degli argini a discapito delle abitazioni limitrofe.
In particolare, la provincia è l’ente al quale spettano le funzioni di difesa del suolo, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e la prevenzione delle calamità. La circoscrizione fiorentina ha cercato di “segnalare” questi problemi all’amministrazione provinciale e comunale, ma conseguendo scarsi risultati. Quindi è doveroso che i rappresentanti degli enti preposti forniscano una qualsiasi risposta nel rispetto degli aretini che giornalmente osservano i loro doveri di cittadino.

Andrea Mazzielli
Consigliere An Circoscrizione 2 Fiorentina
Presidente Provinciale Azione Giovani – Giovane Italia

martedì 6 ottobre 2009

Lettera aperta a Liletta Fornasari, Primo Rettore della Fraternita dei Laici

"Per valorizzare il patrimonio artistico della Fraternita e della città tutta e per un un’adeguata attenzione al movimento musicale aretino che merita una grande considerazione"
Gli interventi pubblici del Consigliere Comunale Francesco Macrì hanno evidenziato alcuni aspetti della gestione degli ultimi tre anni della Fraternita dei Laici. Ne risulta una vicenda dalle tinte opache che, spero, non sarà difficile chiarire; ma non tocca certo a me il compito di esaminarne la congruità amministrativa. Restano però due aspetti che mi toccano, stante l’attaccamento che provo per questa istituzione cittadina. Il primo riguarda proprio te, stimata Liletta Fornasari: voglio, manifestandoti il mio sincero incoraggiamento per il difficile compito che dovrai affrontare, evidenziare almeno due grandi cose che è possibile fare negli anni che verranno, utilizzando le risorse , ancora grandi malgrado tutto, che la Fraternita possiede non solo in termini di patrimonio immobiliare e finanziario ma anche per il suo incommensurabile valore storico e quindi simbolico che essa rappresenta da quasi 750 anni. Le indicazioni che mi permetterò di dare devono però, necessariamente, tener conto delle scelte di politica pubblica sbagliate dal Magistrato uscente, e questo è il secondo aspetto.
Sappiamo tutti che, con riferimento alla legge regionale n°43 del 2004, le ASP devono occuparsi, come fine primario del loro agire pubblico, dei servizi alla persona e più propriamente dei Servizi Sociali; lo devono fare con azioni ed economie di importante “scala” e non soltanto con modeste, anche se utili, sovvenzioni ad associazioni di volontariato o cose simili. Devono quindi occuparsi, in maniera potente, di anziani, di disabili, di bambini, di istruzione, di cultura.
Un milione e seicentomila euro (cifra segnalata negli interventi di cui sopra ed ovviamente riportata nel bilancio dell’ente) avrebbero potuto essere una straordinaria leva finanziaria per realizzare grandi opere di urgente necessità sociale. Non posso non stigmatizzare l’acquisto di appartamenti (con resede e garage) quando sarebbe stato più giusto, più economico, più trasparente e più utile ristrutturare “Il Conventino” in via Garibaldi; ma lasciami immaginare la fusione con l’Istituto Fossombroni e quell’ambiziosa mia idea di realizzare una “cittadella degli anziani” , magari nei terreni di Fraternita nella campagna di San Leo. Quell’idea teneva conto della forza finanziaria della Fraternita e della necessità di fare ulteriore e grande cassa con la vendita dell’immobile che ospita l’Istituto Fossombroni. La fusione di cui sopra è ancora possibile; le risorse finanziarie ancora ci sono e la gestione sarebbe sicuramente molto economica e quasi interamente finanziata dal sistema socio-sanitario pubblico regionale. Gli anziani in fila per un posto dignitoso dove vivere sono sempre più numerosi ed attendono una risposta adeguata, moderna ed economica, per domani e per il futuro.
Non posso non considerare sbagliato un investimento di 760.000 euro in agricoltura: tutti sanno che il “primario” sta attraversando un periodo di crisi, che la Fraternita possiede già oltre 900 ettari di terreno che meriterebbero qualche sforzo finanziario per una migliore funzionalità; tutti sanno che l’Università di Firenze (proprietaria della fattoria di Dorna) non riesce a disfarsi di quel grande e bellissimo patrimonio, proprio perché non trova risposte nel mercato (tranne l’”acuto” senso del business del Magistrato uscente). Purtroppo sarà difficile rimediare a questo errore di investimento. Vorrei sbagliarmi ma non riesco a nutrirne la speranza.
Ma ancora resta il palazzo di Piazza Grande. Sappiamo che la rifunzionalizzazione del palazzetto sta dentro il grande progetto presentato nel P.I.U.S.S. ma quello che manca è un vero progetto per farne il “Palazzetto della Cultura” di Arezzo. Mi scuserai se ancora una volta metto in ballo me stesso: “ai miei tempi” c’era un’idea che aveva avuto molti sostenitori fra le persone che più da vicino sarebbero state interessate al migliore sfruttamento possibile di quello straordinario edificio. Si erano seduti con me ad un tavolo e si stava profilando la possibilità di un grande accordo cittadino fra istituzioni pubbliche e private. Se vorrai e se lo volesse il sindaco potreste cercare di completare l’opera. A proposito: se non dovesse andar bene con il P.I.U.S.S. potrebbe andare meglio quando sarà presentato l’ultimo bando ministeriale di Industria 2015, riguardante i beni culturali.
Sono certo che saprai lavorare al meglio sul versante culturale e che dovrai essere il fulcro di ogni progetto cittadino per l’anniversario della nascita di Giorgio Vasari. Immagino saprai valorizzare il patrimonio artistico della Fraternita e della città tutta e voglio augurarmi che vorrai anche mettere di nuovo un’adeguata attenzione al movimento musicale aretino che merita una grande considerazione. Con te la Fraternita dei Laici potrà rimettersi nel cammino che la storia e i suoi benefattori hanno indicato. Auguri.
Danilo Petri

giovedì 1 ottobre 2009

Macrì: “Sindaco facci sognare: una revoca bis per l’amministratore di Tenute di Fraternita”

Chi non è buono per il Re non è buono neppure per la Regina!
“Perché la mia non sembri una battaglia fondata sugli slogan, intendo citare la nota integrativa al bilancio 2008 della Fraternita: ‘In data 6 novembre 2008 si è proceduto all’acquisto di 4 unità immobiliari, site in via del Castro, Arezzo, per un importo di € 913.000,00 da destinarsi ad affitti agevolati in collaborazione con il Comune di Arezzo’. Ora, ci vuol dire finalmente Vettese da chi li ha comperati e perché non da altri? Perché in via del Castro e non in posti più convenienti? Ci dice poi perché chi ha bisogno di una casa popolare la vuole con il garage e il resede? Non è che gli assegnatari protesteranno perché non c’è la piscina? E ci spieghi anche Vettese perché la convenzione con Arezzo Casa e il Comune è stata fatta solo un mese e mezzo dopo l’acquisto come riportato nell’articolo di Arezzonotizie ‘Comune e Fraternita: insieme per la casa’ del 22 dicembre! Tra l’altro, il Comune per reperire gli alloggi propri un bando lo ha fatto, a differenza di Vettese. Forse la convenzione è stata fatta per dare una giustificazione postuma all’acquisto?
Veniamo adesso alla Fattoria di Dorna. Terreni ceduti con bando pubblico dall’Università di Firenze al Consorzio Valdarno Superiore scarl in proprio o per persona da nominare. Improvvisamente Vettese ‘è stato nominato’ cioè ha fatto fronte a un impegno preso da altri e anche qui ce ne dovrebbe spiegare le cristalline dinamiche.
Altro punto: per comprare i terreni la società Tenute di Fraternità, avendo solo il capitale sociale versato non è andata a prendere i soldi in banca come un normale operatore economico ma si è fatta prestare dalla casa-madre 770.000 euro, soldi spesi dalla Fraternita dei Laici per comprare un terreno che non risulta intestato a essa. Quindi, se Tenute di Fraternità gestite dal noto agronomo Gerardo Vettese dovesse fallire, la Fraternita perderebbe sia il credito sia il terreno (cioè un milione e mezzo di euro). Credo che gli aretini sia di destra, che di centro che di sinistra, che hanno a cuore l’istituzione Fraternita dei Laici si siano fatti una idea dell’accaduto e siano assolutamente contenti della sostituzione di Vettese con Liletta Fornasari che riporterà l’istituzione al prestigio che gli è dovuto.
Per quanto mi compete io continuerò, anche da solo, a fare il lavoro per il quale gli aretini mi hanno votato e chiederò da oggi al Consiglio Comunale un intervento della Procura della Corte dei Conti per verificare bilanci, atti della Fraternita e operato del Magistrato e dei sindaci revisori. Procura che Vettese stesso e il suo Sindaco e mentore Giuseppe Fanfani saranno felici di accogliere per mostrare gli splendidi risultati raggiunti.
Infine, un auspicio e una domanda. L’auspicio: considerate le serie motivazioni, non lontane dalle questioni rappresentate dal sottoscritto, che hanno portato alla revoca del sig. Vettese, non sarebbe il caso d’incaricare il nuovo Primo Magistrato di operare una seria verifica complessiva e procedere alla revoca dello stesso anche dal ruolo di Amministratore Unico di Tenute di Fraternita? Chi non è buono per il Re non è buono neppure per la Regina!
La domanda: siete ancora sicuri, cari concittadini, che questi amministratori, che pochi anni fa ci puntavano l’indice contro, sono i moralizzatori, gli anti-Lucherini, il nuovo della politica?
Riflettete.
Francesco Macri'
Consigliere An Comune Arezzo

mercoledì 30 settembre 2009

Emergenza volatili molesti

Volatile di notevole importanza come parassita delle aree urbane. Infatti non c’è paese in Italia in cui questo molesto volatile non causi danne a persone e a cose. E’ il piccione.
E non è semplicemente una questione di uccelli che sporcano e fanno rumore; il piccione è portatore direttamente o indirettamente di 60 malattie, alcune delle quali mortali, contagiose per l’uomo e gli animali domestici, fra cui salmonellosi, ornitosi, istoplasmosi e criptococcosi.
Sono inoltre portatori di cimici, zecche e acari che sono i loro ectoparassiti. Per questo motivo sono fonte di seri problemi igienico-sanitari, essendo questi insetti vettori di malattie infettive e potenziali parassiti dell’uomo.
La trasmissione di queste malattie avviene per mezzo degli escrementi dei piccioni, ma non è necessario il contatto diretto: il vento, gli aspiratori e i ventilatori possono trasportare la polvere infetta delle deiezioni secche nei luoghi frequentati dalle persone, innescando cosi’ i processi infettivi.
Un altro motivo per tenere lontano i piccioni dalle nostre città è per la salvaguardia del patrimonio monumentale, ridotto per buona parte in condizioni disastrose a causa della loro presenza.
Arezzo non è certamente risparmiata da questi volatili e per dimostrare cio’ è sufficiente citare un esempio su tutti: Via Garibaldi. E’ sufficiente percorrere il marciapiede per vedere in quali condizioni si trova e che è impossibile riuscire a percorrerlo interamente senza incorrere in una caduta di escrementi o di uova. Si tratta di una zona centrale della città che viene giornalmente percorsa dai cittadini e dai turisti. Ma soprattutto in quella strada si trovano le sedi della scuola elementare “Gamurrini”, dell’Istituto Magistrale “Colonna” e a pochi passi la scuola media “Cesalpino”. Potete immaginare le ripercussioni dal punto di vista igenico-sanitario in una zona frequentata da centinaia di bambini e ragazzi, oltre che da adulti.


Per il bene dei cittadini è urgente ed indispensabile che l’amministrazione comunale metta in atto quanto prima alcuni degli svariati metodi di dissuasione per i piccioni. Ne segnalo alcuni fra i piu’ economici che possono rappresentare le possibili e poco costose soluzioni: dissuasori a spilli in acciaio resistenti nel tempo, reti sottili fissate nelle parti dove si annidano i volatili, fili in acciao molleggianti e sistemi repellenti in pasta chimica.


Voglio ricordare che come consigliere della Circoscrizione Fiorentina, ho piu’ volte segnalato la situazione, ma la risposta è sempre stata vaga e rinunciataria. Ho anche segnalato la questione all’ufficio ambiente del Comune di Arezzo, che dopo aver effettuato una isolata pulizia, non ha eseguito nessun altro tipo di intervento.
Proprio in questo momento che precede il “presunto” rifacimento del marciapiede, nel tratto compreso fra l’incrocio con Via San Lorentino e Via Guido Monaco, è opportuno risolvere la questione, altrimenti questo intervento si rivelerebbe marginale, lasciando inalterati i piu’ importanti problemi igienico-sanitari e anche estetici.

Andrea Mazzielli
Consigliere AN Circoscrizione 2 Fiorentina
Presidente Provinciale Azione Giovani – Giovane Italia

lunedì 28 settembre 2009

Francesco Macrì: Chiedo al Sindaco di illuminarci sulla gestione della fraternità dei Laici.

“Una Fraternita depauperata su cui il Consiglio Comunale non può nulla” Comprati 4 appartamenti a 3.000 euro al metro. Affittati i terreni a 35 euro l'ettaro.
È tornato sulla vicenda Fraternita dei Laici il consigliere comunale Francesco Macrì (An) con un’interrogazione che “ha fatto scendere un silenzio di gelo sui consiglieri di centro-sinistra, almeno quei pochi presenti. Che i temi toccati abbiano sollecitato nervi scoperti?

Premesso che la nomina del nuovo primo rettore è caduta su una persona di indubbia competenza – ha proseguito Macrì – vorrei ricordare innanzitutto il metodo seguito: all’epoca di Luigi Lucherini si era instaurata la prassi di comunicare ai consiglieri comunali in via preventiva le nomine riguardanti le istituzioni cittadine più prestigiose. Adesso apprendiamo tutto dai giornali. Ma facciamo un passo indietro e guardiamo alla Fraternita sotto la precedente gestione Vettese: apprendiamo che nel 2008 sono stati spesi 1.678.000 euro di soldi pubblici in acquisti immobiliari senza alcun controllo preventivo né successivo da parte del Consiglio Comunale: tra essi, 4 appartamenti per un totale di 310 metri quadrati, costati praticamente 3.000 euro a metro quadro, una cifra spropositata che ad Arezzo si paga, ma non è detto, in via XXV aprile. Appartamenti comprati senza bando pubblico, direttamente da una società per la quale vorremmo sapere se esistono rapporti con componenti della giunta comunale. Poi cito i 26 ettari di terreno della fattoria Di Dorna, anche questi comprati senza bando pubblico e controllo consiliare dalla neonata società Tenute di Fraternita. Un affare ‘singolare’ visto che investire in agricoltura oggi è infruttuoso e che la società sopra citata è già proprietaria di terreni e quant’altro per portare avanti le sue attività agricole grazie all’affidamento da parte della casa-madre dei circa 1.000 ettari di terreno per 10 anni a 35.000 euro l’anno: praticamente a soli 35 euro l’ettaro all’anno a fronte di circa 700 euro che è il prezzo corrente di mercato. Il patrimonio della Fraternita dei Laici viene depauperato in modo scandaloso! Di Tenute di Fraternita registriamo inoltre l’auto-nomina del precedente primo rettore ad amministratore unico a 30.000 euro lordi di compenso l’anno.


Tutti antefatti che hanno portato 11 consiglieri di maggioranza a scrivere al Sindaco una lettera firmata dallo stesso presidente del Consiglio Comunale. Nessuno che ci abbia informato su un atto politico importantissimo al quale è seguito un costante accanimento verso l’ex primo rettore Vettese e le sue dimissioni. Dimissioni da Magistrato che in realtà gli hanno garantito un lauto futuro da amministratore unico di Tenute di Fraternita.
Se consideriamo infine che con la creazione della Multiservizi e la sua gestione dei servizi cimiteriali, la Fraternita si è spogliata di ulteriori competenze e patrimonio, ecco che la precedente gestione avallata dal Sindaco Fanfani ha prodotto l’erosione massiccia del patrimonio dell’istituzione più antica e prestigiosa della città e l’allontanamento della Fraternita dal controllo e dagli indirizzi del Consiglio Comunale. Chiedo al Sindaco se non si senta in dovere di illuminare il Consiglio Comunale su tale gestione, se lo stesso dovere non ritiene di esercitarlo l’ex Primo Magistrato, se l’assemblea non debba essere più informata degli ‘ottimi’ risultati conseguiti. Risultati sui quali potrebbe essere opportuno un controllo economico-finanziario da parte dei consiglieri: un’eventualità che chiedo di valutare al Presidente del Consiglio Comunale”.

martedì 22 settembre 2009

Macrì: “L’attentato di Kabul: il Comune di Arezzo non rispetta il lutto nazionale”

Dichiarazione del consigliere comunale Francesco Macrì (An):
Sei morti italiani nel più grave attentato compiuto dal terrorismo ai danni dell’Italia in Afghanistan. E tutto questo è passato come inosservato per il Comune di Arezzo dove non è stato fatto alcunché per rispettare la disposizione del Governo che ha decretato il lutto nazionale in occasione dei funerali di stato di lunedì 21 settembre.
L’amministrazione comunale aveva il dovere di comunicare a tutti i dipendenti l’obbligo di osservare un minuto di silenzio in memoria dei nostri militari attorno ai quali, salvo poche eccezioni di fanatici estremisti di sinistra, si è stretta l’intera nazione.
Ma di questa nazione evidentemente il Comune di Arezzo si è dimenticato di fare parte denotando un atteggiamento antipatriottico di cui è responsabile il Sindaco Fanfani. All’attentato, il Sindaco ha risposto limitandosi a esprimere una riflessione di carattere general-generico sul terrorismo ribadita anche a margine di una cerimonia che ha visto protagonista in Consiglio Comunale una parlamentare afgana. E non si confonda quest’ultimo evento, già previsto e che incidentalmente è caduto dopo la tragedia di Kabul, e l’obbligo di legge di seguire le modalità fissate dal Governo per dare seguito alla dichiarazione di lutto nazionale. Nessun dirigente è stato informato della cosa, sensibilizzato a rispettare questo momento, nessun ufficio comunale è stato messo in condizione di rendere memoria ai nostri morti. Bastava una e-mail ai dipendenti, come in passato in occasioni analoghe.
Di fronte a questo grave accadimento che ha fatto di Arezzo repubblica a sé, annuncio la presentazione al prossimo Consiglio Comunale di un’interrogazione e di un esposto al Prefetto. Non vorremmo che il Comune si sia perfino dimenticato di esporre la bandiera a mezz’asta, anche questo un dovere che vincola ope legis e non mera discrezionalità a seconda delle alleanze politiche contingenti.

sabato 19 settembre 2009

RACCOLTA FIRME PER ABOLIRE LA LEGGE SUI CLANDESTINI IN TOSCANA

Sabato 26 Settembre la federazione di Arezzo della Giovane Italia, movimento giovanile del PDL, darà il via alla raccolta delle firme per promuovere il referendum abrogativo della nuova legge regionale toscana sull’immigrazione.
In breve questa legge dà allo straniero clandestino e irregolare un diritto addirittura maggiore di quello che ha un immigrato regolare e il risultato sarà che ci riempiremo di clandestini a discapito della sicurezza di tutti i cittadini.
Alcuni articoli di questa legge mettono in evidenza che ogni immigrato, anche irregolare, ha diritto alle cure mediche, e che farà diventare la Toscana terra di conquista per l'immigrazione clandestina. E' una legge di cui si vergognano persino i sindaci di centrosinistra, poiché tendono a sminuirne l'impatto che avrà. Oltretutto va a danneggiare oltre che i toscani anche gli immigrati regolari, che da anni lavorano e sono integrati nel tessuto sociale toscano.
L’indignazione nasce dal fatto che la legge toscana consideri, per tutte le «persone dimoranti» nel territorio regionale, «anche se prive di titolo di soggiorno», la possibilità di fruire degli «interventi socio-assistenziali urgenti e indifferibili, necessari per garantire il rispetto dei diritti fondamentali riconosciuti ad ogni persona in base alla Costituzione e alle norme internazionali».
Un grave atto di discriminazione al rovescio, che apre una prospettiva inquietante per la Toscana quale inevitabile terra promessa per tutti gli irregolari e i clandestini d’Europa, generando di fatto una zona franca a giuridisdizione differenziata nel nostro continente
Pertanto appuntamento a Sabato mattina al mercato cittadino e a Sabato pomeriggio nel centro cittadino di Arezzo per approfondire la questione e firmare per abolire questa vergognosa legge regionale.

giovedì 17 settembre 2009

Fieri di essere italiani

Chissà se il Guardian, il Times, il Pais, il Financial Times, Die Zeit, Le Monde e tutti gli altri giornali de mondo che hanno trasformato l’Italia nella loro personale ossessione, oggi troveranno spazio nelle loro pagine per raccontare che paese è davvero il nostro. Chissà se riusciranno per un momento a distogliere lo sguardo dai loro incubi berlusconiani e guardare all’Italia come a una democrazia che sacrifica i suoi uomini migliori perché la democrazia si affermi nel mondo.
Aspettiamo di leggere gli editoriali di quei direttori, tutti firmatari dell’appello di Repubblica sulla libertà di stampa, e vorremmo trovarvi per una volta parole di ammirazione e di rispetto per un Paese in prima linea nella difesa di quel che resta dell’Occidente e di un governo che è stato capace di non arretrare da quella frontiera nemmeno quando altri hanno cominciato a impaurirsi e tentennare.
L’Italia che i giornali internazionali oggi amano odiare è l’Italia di questi ragazzi, del loro coraggio, della loro consapevolezza, la stessa che li spinge a tornare sul campo anche quando i turni o le ferite potrebbero tenerli a casa. E’ l’Italia delle loro famiglie, che come nei giorni di Nassiriya, mostrarono al mondo il volto del loro dolore non sfigurato dalla rabbia o dalla rivendicazione ma pacificato dal senso di un dovere compiuto.
Ci vuole un paese forte e un paese sano per reggere queste prove, ci vuole un paese che ha netto il senso della sua missione nel mondo, del suo posto in Europa, della sua responsabilità per i valori che nutre e difende. E non è il paese che quella “grande stampa internazionale” ha visto e raccontato ai suoi lettori per mesi.
L’impegno italiano in Afghanistan e il prezzo che oggi è stato pagato dalle sei vittime dell’attentato talebano, spalanca d’improvviso la porta di questa Italia e mostra quei giornali e quei direttori intenti ai loro bisbigli e alle loro pruderie .
Per noi che ogni 23 novembre ricordiamo le vittime di Nassriya e il coraggio delle loro famiglie, resta di rimanere convinti che è giusto andar fieri di essere italiani.