Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: 28/09/08 - 05/10/08

sabato 4 ottobre 2008

giovedì 2 ottobre 2008

Macrì: “Ringraziare Gori e annullare la selezione temporanea”

Il Gruppo di An chiede di andare direttamente al concorso per Comandante della PM. E critica la Giunta e il sindacato per il silenzio su questa vicenda.
“In primo luogo, anche a nome del gruppo consiliare di An, ritengo giusto ringraziare Enzo Gori per come in questi anni ha servito non solo il Comune ma l’intera comunità aretina. Un’esperienza di professionalità e di disponibilità che avrebbe meritato almeno un cenno di ringraziamento da parte della Giunta comunale. Non solo in considerazione della figura di Enzo Gori ma anche in relazione all’orgoglio del Corpo della Polizia Municipale. La Giunta non solo non ha fatto questo ma ha avviato e concretizzato procedute criticabili, e non solo da noi, per la sua successione. Il pensionamento di Gori non è stato certo una sorpresa: era annunciato e quindi era prevedibile e necessaria la definizione, per tempo, delle procedure per la sostituzione. Così non è stato. Si poteva andare nella direzione di un concorso pubblico ma si è preferito far ricorso a una scelta “tampone”, cioè a una selezione per nomina temporanea che ha ottenuto le critiche di vari corpi, tra i quali quello Forestale dello Stato, che sono rimasti incomprensibilmente esclusi. Resta poi da capire quale figura professionale accetterà di impegnarsi per un ridottissimo numero di mesi: mi auguro che sia la migliore possibile ma le premesse non consentirebbero tale ottimismo. L’Amministrazione ha poi aggiunto problema a problema nominando comandante ad interim, in attesa della selezione prima e del concorso poi, la Dirigente dell’Ufficio Legale: ha certamente i titoli ma, altrettanto certamente, non ha l’esperienza necessaria e la competenza specifica. Perché, quindi, non fare la scelta naturale e cioè indicare una risorsa interna al corpo di Polizia, che sarebbe stato una garanzia per la Pm, per il Comune e per la città? Soprattutto in un periodo delicatissimo per quanto attiene al bisogno di sicurezza. In questo quadro il gruppo di An chiede all’Amministrazione di annullare la selezione temporanea e di procedere con il concorso. E su questa proposta, come sulla valutazione complessiva della vicenda, sarebbe interessato a conoscere il parere del sindacato, sempre attento, ma per altre vicende, a quanto accade nel Comune. Forse sono troppo occupati con il Ministro Renato Brunetta”.

mercoledì 1 ottobre 2008

Francesco Macrì su "La Nazione" di Arezzo



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martedì 30 settembre 2008

Comunicato stampa di Francesco Macrì

Nodo di Olmo, Macrì : «Una rotatoria per mille disagi. Basta con questi lavori ad andamento (molto) lento»

«Sono passati circa sei mesi da quando, di concerto con l’amministrazione provinciale e con notevole promozione pubblicitaria, la giunta Fanfani annunciò l’avvio dei geniali lavori relativi alla realizzazione di una grande rotatoria presso il nodo di Olmo. Allora gli aretini rimasero stupefatti e impressionati, visto che per anni si sono sentiti promettere la realizzazione delle opere sul famoso snodo, capaci di consentire il futuro passaggio in scioltezza sia della Due Mari che della viabilità d’interesse cittadino. Su quelle opere da novella dello stento (quella che dura tanto tempo e non finisce mai), si deve ammettere che al pari delle amministrazioni locali anche i governi hanno le loro grandi responsabilità. E infatti ciò che oggi preoccupa di più è la consapevolezza che in Italia le cose provvisorie sono quelle che rischiano di diventare più durature. Se questo accadesse nel caso in questione, è chiaro che intanto diminuiranno le motivazioni locali rispetto alla definitiva sistemazione».
«Ma veniamo ai lavori in corso: come si possono non segnalare i grandi disagi che stanno patendo gli automobilisti, gli aretini quotidianamente costretti a transitare da lì e che hanno dovuto subire code incredibili? Dove? Ovunque: per chi viene da Arezzo, le code arrivano anche fino al supermercato; venendo da Rigutino, nelle ore di punta la colonna di auto parte dal centro commerciale di Olmo; infine, per chiuderla in bellezza, per chi viene da Pieve al Toppo si può andare a passo d’uomo fino dall’incrocio di San Zeno».
«Ora, da pubblico amministratore ammetto che qualche sacrificio sarebbe sopportabile se la futura sistemazione risolvesse in maniera positiva e definitiva i problemi di traffico. La cosa diventa però inaccettabile se si guarda a come i lavori sono stati organizzati. In queste situazioni l’amministrazione deve dare prova d’efficienza, contrattualizzando con le ditte lavori ventiquattr’ore su ventiquattro anche nei giorni festivi. In pratica, dovrebbe fare ciò che farebbe qualsiasi privato alle prese con un ordine urgente. Invece, anche oggi che è lunedì di lavori in corso ne abbiamo visti ben pochi».
«Ma alla giunta Fanfani tutto questo non interessa. Loro non sono capaci di fare una rotatoria in tempi accettabili, e i cittadini in più se li devono pure sciroppare quando fanno le conferenze stampa su ogni singolo pezzo di marciapiede. In totale: non fanno, e quel poco che fanno resta con pochi esiti. E l’andamento è lento. Molto lento».

Francesco Macrì
Consigliere Comunale A.N.
Dirigente Nazionale Azione Giovani

lunedì 29 settembre 2008

Film: L'ultimo Samurai



Uno splendido Tom Cruise, alcolizzato e tormentato dagli incubi viene inviato in Giappone, dove scoprirà (e ci farà scoprire)l'etica ed il sistema valoriale dei samurai. Non sveliamo altro.
Film incantevole per le atmosfere magistralmente ricreate dalla regia di Zwick e da un'ottima fotografia, ma, sopra tutto, una pellicola che entra a pieno titolo tra i film culto della nostra generazione dei ragazzi di destra.

Una citazione:
"Io appartengo al guerriero in cui la vecchia via si è unita alla nuova"



In cerca di miti sui quali costruire?
Se si, il film è quello giusto!



Regia: Edward Zwick.
Attori principali: Tom Cruise, Ken Watanabe, William Atherton, Billy Connolly, Darin Fujimori.
144 minuti. - Produzione USA 2003.


Per il trailer del film cliccare QUI

domenica 28 settembre 2008

finalmente...

Dopo tanti tentennamenti e false giustificazioni alla fine il sindacato (Cgil) che tanto si opponeva alle condizioni contrattuali offerte dalla Cai per l'Alitalia, ha accettato firmando l'accordo. E' quindi evidente che le obiezioni che portavano avanti tanto il sindacato quanto il Pd e Veltroni stesso erano soltanto di facciata e servivano soltanto per far fallire l'accordo. Infatti la conclusione positiva di ciò rappresenta un'ulteriore vittoria tangibile di questo governo e che alla sinistra piaccia o no, deve sapere che gli italiani se ne rendono conto fin troppo bene. Le loro barricate sono servite solo per acquisire visibilità sui mezzi di informazione per qualche giorno e per evitare di andare a braccetto con il governo, visto che nonostante tutte le buone intenzioni di creare un'opposizione costruttiva, alla fine si è rivelata come del resto ci aspettavamo, distruttiva.
E' comprensibile che il leader della Cgil doveva in qualche modo "salvarsi la faccia" di fronte a tutte quelle persone che lo avevano visto dire no all'accordo e dopo qualche giorno ha cambiato idea sulla stessa identica proposta. Le sue giustificazioni, ovviamente sono tutte di facciata. Dice che le modifiche apportate riguardano la preferenza di assunzione di personale che lavorava per Alitalia in caso di necessità, ma è chiaro che la nuova compagnia preferirà certo le persone che già hanno fatto questo lavoro (e che quindi hanno una certa esperienza) piuttosto che assumere personale da formare. Altro punto riguarda il calo massimo degli stipendi fissato nella misura del 6-7% per gli stipendi sopra i 1200€: potrà essere recuperato con maggior rendimento e straordinari. Bella scoperta!
Insomma il piano di sabotaggio dell'accordo a cura di Cgil, Pd & C. è fin troppo evidente. L'importante è il risultato ottenuto, certamente soddisfacente, alla faccia di tutti coloro che preferivano rimanere senza lavoro, piuttosto che accettare le nuove condizioni della Cai (ricorderete tutti i festeggiamenti da una parte del personale Alitalia per il fallimento dell'accordo nei giorni scorsi). Questa è l'Italia! Ma per fortuna è in forte minoranza...