Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: 15/02/09 - 22/02/09

venerdì 20 febbraio 2009

Ritti sulla cima del mondo noi scagliamo una volta ancora la nostra sfida alle stelle! Filippo Tommaso Marinetti


Manifesto del futurismo
"Le Figarò" 20 Febbraio 1909


1-Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità.

2-Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.

3-La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità penosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.

4-Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità

5-Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.

6-Bisogna che il poeta si prodichi con ardore, sfarzo e magnificenza, per aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali.

7-Non vi è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro.

8-Noi siamo sul patrimonio estremo dei secoli! poichè abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente.

9-Noi vogliamo glorificare la guerra-sola igene del mondo-il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore

10-Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria

11-Noi canteremo le locomotive dall'ampio petto, il volo scivolante degli areoplani. E' dall'Italia che lanciamo questo manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il Futurismo


Azione Giovani Arezzo, a 100 anni dalla pubblicazione del Manifesto (riportato sopra e in immagine e tradotto), ricorda Filippo Tommaso Marinetti, poeta ed intellettuale, e tutto il movimento futurista, avanguardia culturale di letteratura ed arte del '900 italiano.

giovedì 19 febbraio 2009

PD: un passo avanti... e due indietro

Se Veltroni aveva provato a fare un passo avanti cercando di traghettare la sinistra italiana verso un nuovo modo di fare e pensare la politica, attraverso linguaggi ed idee che fino ad allora erano sempre state estranee ai sinistri nostrani, sibito i papaveri del PD si mostrano pronti a farne 2 indietro": Parisi ha espresso la volontà di candidarsi alla leadership del partito "nel solco dell'Ulivo" di prodiana memoria. Anche Enrico Letta, anch'egli non escludendo una sua possibile candidatura alle primarie, cerca alleanze, ma, al contrario di Parisi, guarda all'UDC. In ultimo Massimo D'Alema, da sempre ostile a Veltroni, ha varie volte strizzato l'occhio alla sinistra del Pd e, sopra tutto, ai vendoliani.

Il PD è alla deriva, dilaniato dalle sue componenti e dai suoi generali che lo stanno cannibalizzando dal suo interno cercando di tornare ad una politica vecchia, fatta di accozzaglie ed accorducci tra soggetti politici troppo distanti tra loro: il rischio di fare questi due passi indietro è quello di fare la fine dell'ultimo governo Prodi.

VELTRONI: "SCUSATE, MA NON CE L'HO FATTA"

mercoledì 18 febbraio 2009

Il sogno che si infrange sull'isola

E' durato 20 mesi il sogno di Veltroni.

20 mesi di "ma anche", di "pacatezza" e di dialogo che si sono infranti sugli scogli della Sardegna, che sono crollati con Soru e con la debacle del PD sceso al 25% di consensi sull'isola.

E con il sogno di Veltroni crolla anche il primo governo ombra della storia d'Italia, ma, sopra tutto, crolla il progetto del Partito Democratico; cercare di conciliare la parte più sinceramente social-democratica della sinistra e quella cristiano-sociale dei centristi si è dimostrato impossibile.
La causa è evidente: Veltroni è un uomo dalle larghe vedute ma dalla scarsa leadership, ha alcune idee ma cattivi compagni di viaggio (partito) per il suo progetto che non hanno fatto altro che distinguersi rispetto alle sue posizioni, puntualizzare sulle differenze di vedute.
Franceschini, al quale è stato chiesto di fare da traghettatore verso il nuovo congresso, non sembra uomo di carisma e di polso in grado di segnare una rotta discontinua rispetto a Valter... toccherà di nuovo al vecchio Massimo tornare in sella?

Comunicato stampa: Notaro e Macrì «I medici devono essere lasciati liberi di decidere»

La Consigliera regionale di An-Pdl, Angela Notaro e il consigliere di An al Comune di Arezzo, Francesco Macrì replicano a quanto affermato dall’assessore regionale alla salute Enrico Rossi e al presidente dell’ordine dei medici di Arezzo Raffaele Festa.
«Quanto espresso dall’assessore regionale Enrico Rossi e dal presidente dell’Ordine dei medici, Raffaele Festa – affermano Notaro e Macrì – ci lascia sconcertati. La loro, più che una dichiarazione, ha il sapore di un diktat politico nei confronti di una categoria che già di per se è molto sensibile a certi richiami. Ci stupiamo come l’assessore Rossi il presidente Festa non abbiano colto il senso della norma che non obbliga in alcun modo i medici a denunciare i clandestini, ma lascia ampia e piena libertà di decidere, affidandosi, semmai, a quel senso di coscienza civica che ogni cittadino dovrebbe avere. Una libertà che, invece, l’assessore Rossi e il presidente Festa negano, obbligando i medici a sottostare a quelle che sono le loro personali convinzioni. Un atto gravissimo perché, di fatto, genera uno stato di silenzio da parte di quei medici che si trovano in posizione contraria rispetto alla loro, ma che paura di essere esposti al pubblico ludibrio decidono di tacere. Ricordiamo sia a Rossi che a Festa che la norma in questione non nega il diritto alla salute, la quale è garantita dal servizio nazionale dello Stato, non chiede ai medici di non curare i clandestini, ma li lascia liberi di collaborare, con una spontanea segnalazione dettata solo dalla propria coscienza, all’emersione della irregolarità collegata alla clandestinità. Crediamo che sia stato sollevato un inutile polverone creato ad arte dalle forze della sinistra e invitiamo i medici a decidere in base alla propria discrezione e non a diktat politici».

martedì 17 febbraio 2009

Ciao Walter!


Riportiamo testualmente la notizia ANSA battuta alle ore 16:47 del 17-02-09

"PD, VELTRONI CONFERMA DIMISSIONI
Walter Veltroni ha confermato le sue dimissioni da segretario del Pd davanti al coordinamento che è tornato a riunirsi nella sede di Sant'Andrea delle Fratte. A quanto si è appreso, il leader democratico intende tenere domani una conferenza stampa. "


fonte www.ansa.it

Soru K.O. - Sardegna al centro-destra

Cambia il vento in Sardegna e Ugo Cappellacci sarà il nuovo governatore dell'isola, portato al trionfo da circa il 56% dei voti raccolti dallo schieramento di centro-destra, con il PDL al 36%.

Il k.o. di Soru e delle sinistre è evidente: Il PD si attesta intorno al 25% (perdendo -8%), Rifondazione registra -1%. L'unico partito a crescere, nelle fila dei sostenitori di Soru è l'IDV di Antonio Di Pietro che passa dall'1% al 5%.

Questa netta sconfitta potrebbe acquistare il valore di una Waterloo per Veltroni, già messo in forte difficoltà dalle correnti e correntine del proprio partito: teodem, D'Alemiani, Parisiani e Rutelliani stanno già tutti pensando ad un rovesciamento del buon Walter?

lunedì 16 febbraio 2009

Libri:La libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni - Benjamin-Henri Constant de Rebeque - Piccola Biblioteca Einaudi



Il libro non è altro che un discorso di uno dei più grandi filosofi della politica del XIX secolo, Constant, pronunciato a Parigi nel 1819.

Il risultato è un piccolissimo manuale, circa 70 pagine, il cui stile scorrevole, immediato ed estremamente schietto è legato alla natura stessa dell'occasione per la quale erano state scritte queste pagine, ovvero un discorso, come già detto.
Il contenuto rappresenta uno dei pilastri del pensiero liberale, un macigno che fissa i i punti di riferimento della moderna concezione della libertà.

Constant è abilissimo nell'attaccare, senza per altro mai nominarli direttamente, i suoi nemici giacobini, ovvero coloro che vorrebbero tornare ad un sistema di democrazia e libertà antico come quello delle città stato greche.
L'autore riesce a toccare, in modo sintetico ma chiaro, tematiche che sono ancora molto attuali tra cui :l'ingerenza dello stato nelle questioni private, la partecipazione dei cittadini all'esercizio del potere ed il valore del commercio tra le moderne democrazie.

In sintesi: il libro è una delle letture fondamentali che tutti coloro che pensano e fanno politica dovrebbero affrontare, meditare, comprendere ed elaborare.