Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: 15/11/09 - 22/11/09

venerdì 20 novembre 2009

Caso Ceccherelli: diciamo tutta la verità

In seguito alla richiesta di rimozione della targa dedicata a Vittorino Ceccherelli nel Liceo Classico di Arezzo da parte un comitato promotore di residenti della Catalogna, ci sentiamo in dovere di fare alcune precisazioni.
La raccolta firme promossa da questo comitato non ha valore legale dal momento che queste persone non sono residenti ad Arezzo ed in ogni caso dovrebbero raggiungere il numero minimo di trecento, come stabilito dal regolamento comunale, per essere discusse dal consiglio stesso su presentazione di uno o piu’ consiglieri.
Il comitato promotore è rappresentato da tale Rolando D’Alessandro, il quale assassino’ Donello Gorgai, un amico comunista, nel 1974. La causa di cio’ fu un litigio per motivi di donne e cio’ avvenne a Camucia. Felice evase con la complicità di qualcuno, che la Procura non ha mai individuato, tre giorni dopo la sentenza che lo condannò a 14 anni di reclusione. D’Alessandro, rimasto latitante per oltre 28 anni, si è visto dichiarare estinta la pena.

Una personalità con questo passato, grazie alla complicità morale della sinistra estrema che si riconosce nei valori del comunismo, non puo’ certo venire a darci lezioni di pace e fratellanza.
Tutti i rappresentanti delle istituzioni, in primo luogo l’assessore alla partecipazione presente all’incontro con il comitato (in questa vicenda non sarebbe stata piu’ opportuna la non partecipazione?), devono sentirsi in dovere di prendere pubblicamente le distanze dal comitato stesso e dal suo rappresentante.
Ebbene, se vogliamo veramente dire la verità agli studenti del Liceo Classico di Arezzo e a tutti gli aretini, la dobbiamo dire tutta la storia di questa vicenda e non solamente cio’ che fa comodo ad una ben precisa parte politica. Non si puo’ non sapere o peggio far finta di non sapere che chi ci vuole dare lezioni di democrazia e libertà si è macchiato di un omicidio e chi lo appoggia è erede di un’ideologia che ha causato 100 milioni di morti nel mondo.

Azione Giovani Arezzo – Giovane Italia

giovedì 19 novembre 2009

BATTISTI: IL BRASILE E' PAESE AMICO

E' una grande soddisfazione.
Con l'applauso di tutto il Parlamento si e' dimostrato che il sistema Italia rispetta ovviamente la democrazia ed i diritti civili. Il figlio di Torreggiani e tutte le altre vittime uccise da Battisti che cosi' non hanno subito una beffa dopo il dolore per la perdita dei loro cari.
Un'altra sentenza sarebbe stata orribile. Quando si tratta di moralita', questa e' al di sopra di ogni rapporto, anche di quelli economici, che si ha con un Paese.
Il merito va al governo ed al popolo amico del Brasile.

martedì 17 novembre 2009

LA RUSSA: Da Israele un contributo contro gli ordigni esplosivi nei teatri di guerra

"L’incontro col ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak e’ stato un incontro molto cordiale ma anche molto importante sul piano di una maggiore collaborazione industriale nel settore della difesa". Lo ha affermato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, giunto in Israele per una missione che lo portera’ ad avere incontri istituzionali ma anche piu’ squisitamente "tecnici" sul piano della difesa.
"Sono molto interessato alle attrezzature per neutralizzare gli ordigni esplosivi improvvisati, ma anche agli aerei senza pilota e ad altre occasioni di attivita’ comuni che possano essere sviluppate. Siamo interessati a tutto cio’ che puo’ essere di aiuto alla sicurezza delle nostre Forze Armate in teatri quali l’Afghanistan e ovunque queste operino".
Per quanto riguarda i rapporti con Teheran, La Russa ha ribadito che "l’opzione militare e’ quella che non ci piace e che, quindi, non vogliamo" ricordando, pero’, che vi sono "ragioni per essere preoccupati soprattutto per gli atteggiamenti iraniani anche se non va mai tralasciata alcuna possibilita’ per aprire un varco e continuare l’azione di contatto". La Russa ha poi rivelato come, invece, da parte israeliana non vi sia un "eccessivo ottimismo sulle buone intenzioni iraniane".

domenica 15 novembre 2009

Fini apre al lodo Alfano Costituzionale

Il presidente della Camera a tutto campo intervistato in una trasmissione rai: "Una manovra anti-Berlusconi da parte mia e di Napolitano? È delirante". E sul voto anticipato: " Sarebbe il fallimento della legislatura, ma anche del Pdl."
"Questa legislatura - spiega Fini - è nata con una maggioranza molto ampia, con la Lega, per Berlusconi. Si tratterebbe di spiegare agli italiani che con una maggioranza tanto alta non si riesce a governare; le spiegazioni a volte convincono, altre no. E poi questa legislatura nasce con un grande fatto politico di cui Berlusconi può menar vanto, la nascita del Pdl". Dunque, per Fini le elezioni anticipate "sarebbero il fallimento della legislatura sia per gli elettori dia per il Pdl. Non penso che le elezioni anticipate possano essere evocate, a meno che non ci si convinca della bizzarra teoria del complotto. In ogni caso, nella Costituzione vigente nessuno, neanche il presidente del Consiglio, può sciogliere le Camere se non il Capo dello Stato".
LODO COSTITUZIONALE BIPARTISAN - Io ho il massimo rispetto per tutti, quindi anche per il Pd. Mi auguro che in quel partito discutano e no boccino l'ipotesi con una rottura con cui andare sulle barricate". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini a 'In 1/2 Orà a proposito della possibilità che il Pd accetti il confronto sul lodo costituzionale. "Il Parlamento è garante. Io credo che se c'è la volontà di risolvere il cortocircuito attuale senza garantire a Berlusconi l'impunità, nessuno può pensare di abbatterlo per via giudiziaria", ha concluso Fini.
NESSUN COMPLOTTO - "La situazione attuale va superata, perché non è che io voglia fare un nuovo partito o archiviare il Pdl o abbia in testa un complotto: chi lo pensa non ha capito niente". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini a 'In mezz'orà, spiegando che "molte volte sinistra e destra sono solo delle etichette messe per pigrizia su dei contenitori sempre più vuoti che rappresentano il presente ma non sono il futuro". Dunque, Fini invita a "superare la situazione attuale", per "smontare le etichette fasulle del passato". E invita a "riflettere chi da destra dice che Fini è diventato di sinistra". "E' solo la conferma del fatto - chiosa il presidente della Camera - che alcune vecchie certezze della sinistra non ci sono più ed oggi siamo alla ricerca di nuove sintesi".
NON VOGLIO UNA LEADERSHIP - "No se io avessi voluto esercitare una leadership personale mi sarei tenuto stretto un partito al 13%. Io invece credo nel Pdl. Credo in questo progetto". Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha risposto così durante la trasmissione "In mezz'ora" di Lucia Annunziata alla domanda se lui per caso, con il suo atteggiamento di questo periodo intendesse esercitare una leadership personale. "Questa settimana di protagonismo tv, come lei l'ha definita - prosegue - è per presentare il libro. Era dunque previsto da tempo. Non mi sarei poi immaginato che coincidesse con questi momenti della politica. Non sono uno che prevede il futuro". Un conto poi è affermare che "serva, ad esempio, una correzione di rotta", avverte Fini, altro conto è dire che "mi metto di traverso". "Non c'è nessuna intenzione di minare il consenso del centro destra" conclude.
NO AD UN NUOVO CONGRESSO - "Fare un nuovo congresso del Pdl francamente mi sembra una non soluzione". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini a 'In mezz'orà. Fini ha detto che nel Pdl si respira un "clima parossistico" e che comunque lui sta vivendo "con molta serenità" e di ritenersi "tranquillissimo" perché "con la coscienza a posto". "Se qualcuno pensa che il problema del Pdl o dell'attuale compagine di governo sia il ruolo del presidente della Camera mi pare un pò autoconsolatorio. Un partito del 35-40% ha il dovere di guardare al di là del contingente. Dare fastidio se chiedo ciò non toglie niente alla mia serenita".
tratto da il sole 24ore