Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: 20/06/10 - 27/06/10

mercoledì 23 giugno 2010

Mazzielli (Giovane Italia): Maturità, il tema sulle foibe è un’autentica svolta

Il tema sulla tragedia delle foibe fra le tracce della prima prova di maturità rappresenta un'autentica vittoria culturale e una svolta storica nella scuola italiana.

Nel 2004 l’ on. Roberto Menia è il primo firmatario della legge nazionale che istituisce le commemorazioni per il 10 Febbraio di ogni anno del “Giorno del Ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriano-giuliano-dalmata”.

Ad Arezzo nel 2005 l’amministrazione comunale, tramite l’allora assessore Francesco Macri’, delibera l’intitolazione di una strada della città “Largo Martiri delle Foibe” per mantenere vivo il ricordo di quei tragici episodi della storia italiana.

In seguito si svolgono le celebrazioni e le iniziative della televisione pubblica, come la fiction “Il cuore nel pozzo”, su sollecitazione dell’allora ministro Maurizio Gasparri.

Per troppo tempo le foibe sono state vigliaccamente messe da parte, censurandole in ogni libro di storia, in nome di una ideologia sconfitta dalla storia. In tal senso lo sforzo di tutti i militanti del movimento giovanile a partire dal Fronte della Gioventù, passando per Azione Giovani e arrivando alla Giovane Italia, è stato molto proficuo nel mobilitare ed informare le nuove generazioni su una tematica che fino a poco tempo fa rappresentava un vero e proprio tabù.

A questo punto non resta che attendere i dati sulle percentuali di studenti che hanno optato per questa traccia proposta quest’anno dal Ministero dell’Istruzione, cosi’ capiremo quanti studenti hanno una purché minima conoscenza della tragedia delle foibe e soprattutto gli insegnanti dovranno iniziare a dare il giusto spazio a questi avvenimenti troppo a lungo dimenticati.

In questo modo renderemo finalmente onore a tutti i nostri compatrioti che hanno perduto la vita o che hanno dovuto subire l'esilio dalla propria terra e faremo enormi passi avanti verso una memoria condivisa che unisce l’Italia e gli italiani.

Andrea Mazzielli
Presidente Provinciale Azione Giovani – Giovane Italia
Consigliere Circoscrizione 2 Fiorentina - Arezzo

martedì 22 giugno 2010

Maturità, la prima volta delle foibe Entusiasti gli esuli, la destra esulta

Per Gasparri "si ricompone una memoria collettiva", Alemanno si dichiara soddisfatto e la Meloni confessa che sarebbe stato il suo tema. Plaudono le associazioni degli esuli e il sindaco di Trieste

La prima volta delle foibe in un esame di Stato. E la prima volta - anche se in un'appendice - in cui viene utilizzata una dichiarazione di Mussolini come documento per costruire un tema. La scelta del Ministero dell'istruzione è destinata a non passare inosservata. Soprattutto a destra, che esulta e parla di un'autentica svolta.
Plaudono il Capogruppo del PDL al Senato Maurizio Gasparri, secondo cui "si ricompone una memoria collettiva", il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che parla di "scelta positiva", e il ministro per la gioventù Giorgia Meloni che, se avesse dovuto sostenere l'esame quest'anno, avrebbe fatto sicuramente quello sulle foibe.
Secondo il sottosegretario all'Ambiente Roberto Menia, primo firmatario della legge che ha istituito il Giorno del Ricordo, la scelta rappresenta "una bella vittoria sulla strada della giustizia", mentre per il membro del Pdl Renato Farina, della Commissione Cultura della Camera, è finalmente stato dato "uno schiaffo all'oscurantismo''. Paola Frassinetti, deputato del Pdl e presentatrice di una risoluzione in Commissione Istruzione per diffondere nelle scuole la conoscenza delle foibe, ha anche precisato che quella del Ministero è una decisione che "rende onore ai martiri".
La traccia non poteva naturalmente lasciare indifferenti le associazioni degli esuli e i rappresentanti istituzionali delle città che hanno vissuto da vicino quel periodo storico. Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha dichiarato che "finalmente il "secolo breve" è alle spalle", un'opinione condivisa dal presidente della Federazione degli esuli istriani, fiumani e dalmati Renzo Codarin, secondo cui "il tema sulle foibe è perfetto" e da Lucio Toth, presidente dell'Associazione nazionale Venezia-Giulia e Dalmazia (Angvd), secondo cui, malgrado le polemiche, "è meglio che se ne parli piuttosto che non".