Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: 14/10/07 - 21/10/07

sabato 20 ottobre 2007

Manifestano anche contro se stessi…

Oggi, 20 Ottobre 2007: la sinistra scende in piazza a Roma per manifestare contro se stessa.
Infatti alcuni esponenti della maggioranza di governo partecipano alla manifestazione sul Welfare, tema sul quale il governo non riesce a mettersi d’accordo sulle scelte strategiche da adottare, indetta dalla sinistra radicale. E’ arrivato il momento che il governo, di cui alcuni manifestanti fanno parte, prenda provvedimenti seri ed efficaci contro la precarietà del lavoro e per garantire un futuro certo ai giovani.
Questo avviene nello stesso giorno in cui il Ministro della Giustizia, Clemente Mastella, afferma che la maggioranza di cui fa parte non c’è più e quindi è meglio andare a votare a primavera 2008.
Questo proprio a causa del clima di ingovernabilità presente al Senato, in vista della discussione sulla finanziaria, dove da una parte i moderati di centro-sinistra non intendono fare passi indietro, e dall’altra gli esponenti della sinistra più estrema, non intendono certo rinunciare alle loro pretese.
Dopo tutte queste contraddizioni nella maggioranza, ci aspettiamo un rapido ritorno alle urne per il bene dell’intero paese.

Nel salutarvi, ricordo a tutti che Azione Giovani Arezzo manifesterà e farà una campagna informativa per la libertà ed in favore della rivolta del popolo birmano contro il regime di ispirazione marxista e sostenuto dal governo cinese nel centro cittadino oggi dalle ore 18,00 in poi.
Vi aspettiamo numerosi!!!

ALCOL AL VOLANTE

Sono stati giorni d’angoscia sulle strade: pirati ed ubriachi l’hanno fatta da padrona, lasciando dietro il loro passaggio una scia di sangue, paura e sgomento. Sull’onda emozionale della cronaca è tornata ad esprimersi la politica, ma si è ancora lontani – a nostro parere – dal poter modificare lo status-quo e portare la questione “strada” a livelli accettabili per uno stato che possa dirsi civile. Si avverte da parte di tutti il bisogno di sicurezza, ma anche di certezze: le nuove norme sulla circolazione stradale, per quanto poco valide in fatto di deterrenza, sono state accolte con diffidenza, in parte smontate dalle lobby di sballo e velocità: da una parte coloro che rivendicano il diritto di vendere alcolici a go-go, ad ogni ora del giorno e (soprattutto) della notte, continuando in larga parte a somministrare bevande anche oltre i nuovi limiti orari fissati dalle leggi.- La velocità più limitata non è la panacea di tutti i mali. Potremmo anche condividere, ma senz’altro le conseguenze degli impatti si aggravano col quadrato della velocità. Questa non è un’opinione: è fisica, ed un professore dell’Istituto Superiore di Sanità, lo ha confermato in molti degli articoli pubblicati a titolo di consulente.- La domanda più ricorrenti degli ultimi tempi: “quanto alcol si può bere per non incorrere nel superamento della soglia legale?”. L’agenzia ANSA ha interpellato il dottor Piergiorgio Zuccaro, tossicologo presso l’Istituto, la risposta è semplice: bastano due bicchieri di vino per raggiungere la soglia legale di 0,5 g/l. “Un calice di vino, una lattina di birra, un aperitivo o un bicchierino di superalcolico.- Il contengono rispettivamente 125, 330, 80 e 40 millilitri di liquido: in tutti i casi la quantità di alcol presente è 12 grammi, che corrisponde a un livello di alcol pari a 0,2 grammi per litro di sangue per cui sono necessarie due ore per riportare a zero la quantità di alcol presente nel sangue. Naturalmente il livello di alcol può aumentare più rapidamente quando si beve a stomaco vuoto, così come nelle donne (la cui capacità metabolica è la metà rispetto a quella di un uomo) e nelle persone più magre”. Meglio sarebbe, come fanno all’estero, non bere affatto quando si guida, designare un conducente sobrio (il cosiddetto capitano di serata) che riaccompagni la comitiva al termine del dopocena. Meglio ancora, fregandosene degli sguardi di sufficienza o di compatimento, ordinare al barman un bel succo di frutta, ma sembra proprio che una sorta di etichetta sociale in vigore nel dopocena (e durante i pasti) vieti categoricamente questo atteggiamento considerato eccessivamente salutistico o, nel peggiore dei casi, bollato come puritano. “Chi guida con un tasso alcolemico di 1,5 , ha bevuto almeno uno o due litri di vino, anche se il tasso può variare a seconda del tempo trascorso dal momento in cui si beve e quello in cui ci si mette al volante. Persone con tassi così elevati, sono bombe che camminano, senza nessuna cognizione di quello che stanno facendo, vere e proprie macchine impazzite”. “Bombe”, “macchine impazzite”: è giusto che nel 2007, chi esce la sera debba mettere in conto di essere centrato da una di queste persone, al volante senza alcun controllo? La rassegnazione che ciascuno di noi, nonostante tutto, sembra aver metabolizzato, ci ricorda le interviste fatte ai superstiti dei cecchini del mercato di Sarajevo, durante la guerra in Bosnia. Ricordate? Tutti sapevano che da qualche palazzo uno sniper stava per tirare il grilletto, ma nessuno – o quasi – poteva rinunciare a fare la spesa. “Ci si può limitare a un bicchiere di birra o di vino, oppure a un bicchierino di whisky. Tuttavia queste sono quantità approssimative e dettate dal buon senso, perché bisogna considerare anche il tempo che passa dal momento in cui si beve a quello in cui ci si mette alla guida. Inoltre non tutti reagiscono allo stesso modo alla stessa quantità di alcol e va tenuto conto del fatto che la sua assimilazione è proporzionale al peso”. L’esperto consiglia – a chi sospettasse di aver esagerato, col gomito – di acquistare uno dei tanti etilometri fai da te, che si possono comprare in farmacia, in qualche supermercato o su internet, ribadendo il concetto che meglio sarebbe non bere affatto. Il problema, secondo noi, è che colui che beve, ad un certo punto, non è più in grado di smettere. Avrebbe dovuto pensarci prima, ma non in Italia, dove non è affatto facile (o probabile) essere controllati per strada. La possibilità di vedere un poliziotto che ti porge il boccaglio di un etilometro, equivale a trovare un biglietto da cento euro per terra. La vera domanda del secolo, non è “quanto alcol possiamo bere per non superare la soglia legale”, ma “quante sono le possibilità, per un conducente, di incorrere in un controllo etilometrico”. Ovviamente, conosciamo la risposta, sapendo che sulle strade italiane l’utilizzo dell’etilometro è quasi irrilevante. La Polizia Stradale ed i Carabinieri riescono a mettere insieme circa 500.000 controlli l’anno (erano poco più di 200.000 fino allo scorso anno) che, spalmati su 35 milioni di patentati, significano una possibilità di controllo ogni 80/100 anni. Non possiamo considerare il contributo delle polizie locali, perché non vi è alcun dato statistico nel merito. Secondo uno studio statistico, nel periodo 2002/2004 solo il 3% dei patentati italiani è stato sottoposto a controllo (e solo l’1% è stato sottoposto a più di una verifica), rispetto al 16% della media europea e al 38% dei paesi con più alto tasso di controlli. Pare mancare la condivisione, sembra essere assente un’illuminata chiave di ragionamento. Chi specula sulla vita dei nostri giovani, ma non solo, è colui che riempie loro il naso di alcolici e superalcolici, affermando che non è il bere la causa di tanto sangue, dimenticando i quattrini che si fanno a servire un drink dopo l’altro a chi deve poi tornare a casa. Chi specula sulla vita di tutti, è colui che sventola i dispositivi di sicurezza passiva montati su questo e l’altro modello di auto, salvo poi alludere che al volante di quel mostro la strada è una conquista. Eh già. Una conquista sarebbe riuscire a tornare a casa, sani e salvi.
Con riferimenti dal sito www.asaps.it

venerdì 19 ottobre 2007

Al via la campagna di solidarietà promossa da Azione Giovani Arezzo nei confronti del popolo birmano.



Partirà da domani, sabato 20ottobre e proseguirà per tutta la prossima settimana la campagna di solidarietà nei confronti del popolo birmano promossa da Azione Giovani Arezzo.

Militanti e simpatizzanti della giovane destra aretina consegneranno opuscoli informativi per sensibilizzare la cittadinanza sulla repressione attuata dal regime militare d'ispirazione marxista, salito al potere nel 1988 grazie all'appoggio della Cina, e che negli ultimi mesi ha represso la pacifica rivolta del popolo birmano, causando 9 morti e imprigionando più di mille manifestanti.

Azione Giovani Arezzo si schiera, quindi, a finaco di monaci, suore, sttudenti e lavoratori che si battono per la propria libertà contro una sanguinosa dittatura.




(comunicato stampa di ven. 19 ottobre 2007)

giovedì 18 ottobre 2007

Le "anime" di Azione Giovani





Dalla parte....

di Storace.

Non per simpatia personale o politica, che ammetto da parte mia non esserci mai stata, non per cercare un riavicinamento con "La Destra", solamente una bataglia di Libertà.
Un battaglia che prescinde da quella giusta e sacrosanta che la nostra Presidente nazionale, Giorgia Meloni, sta portando avanti, nelle sedi preposte, per difendere il simbolo di Azione Giovani.

Libertà appunto: libertà di poter controbattere a chi taccia qualcuno di "indegnità" con la stessa parola, libertà di poter esprimere un giudizio ironico sul fatto che i senatori a vita sono la stampella di questo governo.

Dalla parte di Storace, questa volta si, perchè in uno paese in cui, oltre il governo, tutte le cariche dello stato sono in mano ad una sola parte politica, qualsiasi battaglia di Libertà è una battaglia da condividere.

13 ottobre 2007, Roma





Azione Giovani Arezzo, Presente!


mercoledì 17 ottobre 2007

LA SICUREZZA

Il tema non è di poco conto, come tutti sanno ed ormai è risaputo la certezza della pena è alla base di tutto. Mille problemi si sovrappongono in questa tematica con vari indotti, le case Circondariali, la cerenza del personale nella Polizia Penitenziaria, con il loro misero stipendio. Gli Istituti penitenziari ne abbiamo almeno dieci quasi pronti nel territorio, come fatto vedre dall'inchiesta di canale cinque, lasciati in disuso facendo polverizzare i soldi investiti dalle casse dello Stato.- Di Leggi ne abbiamo anche troppe che però tra cavilli di procedura tra buone condotte ed altro ci ritroviamo che i delinquenti sono sempre a spasso facendo ciò che vogliono, mentre gli onesti sono ingabbiati nei mille cavilli burocratici, pensate che dopo quattordici anni è arrivata una multa ad una signora che vive di stenti, deve pagare o gli vierne pignorato quel poco che ha. La macchina burocratica è lenta ma raggiunge chi non deve in quanto quella multa è già in prescrizione e tutti i soldi che ci sono voluti per la carta gli invii pre le notifiche a chi sono a carico? Bè torniamo al annoveroso problema della Sicurezza come combattere la criminalità ? Lasciamolo fare a chi è capace e che lo fà per dedizione, come i poliziotti, anche se sotto pagati al confronto dei coleghi Europei, .................... all'Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza, al Corpo della Forestale, Polizia Regionale, Polizia Provinciale, Polizia Municipale ect.. chi più ne ha, più ne metta. In uno Stato democratico, penso che basti una Polizia sola e deve essere quella dello Stato che riveste e tutela la voce del cittadino in quanto non è un corpo militare, al contrario dei paesi comunisti che usano corpi militari per tenere l'ordine sia in caserma che fuori.- In fase processuale ci voglio prove e non indizzi e pertanto tutto è opinabile e controvertibile anche nella confessione del reo (Vedasi Strage di ERBA).- Il Codie di Procedura Penale fa acqua da tutte le parti, il Codice penale è pieno di interpretazioni con mille richiami a regolamenti e decreti, così la pena va da un minimo ad un massimo e se poi patteggi ti vienei ridotta, se poi hai dei precedenti specifici e precisamente la reiterasione la pena ti viene ridotta in quanto devi essere reintegrato nella società.- I tutori dell'ordine hanno mille problemi dovuti al taglio della Finanziaria per risanare la spesa pubblica, mentre in altri Dicasteri il contenimento delle spese non viene fatto il personale è in abbondanza grazie al clientilismo di trenta/quaranta anni fà. La macchina burocratica sempre più grande sia di cartaceo sia di modulistica, pertanto ricreano analfabetismo, dico benme analfabetismo perchè è vero che molti sanno leggere ed firmare ma non sanno capire i mille tranelli che ci sono nei moduli che ti propinano ogni volta gli Enti pubblici.- Poveri poliziotti che vanno in servizio con scarpe che non lo sono, pantaloni che non lo sono e quant'altro?

martedì 16 ottobre 2007

PARTITO DEMOCRATICO


Il nuovo partito democratico, l'ennesimo partito costituito dal dopo guerra perchè i Comunisti non sono mai riusciti in modo serio a gestire le loro idee e splecialmente una Nazione. Gli unici rimasti sono quelli che imperversa la non tolleranza, la corruzione, il essere NIENTE perchè se hai un tuo pensiero SEI un oppositore al regime.- Dopo parlano che NOI siamo dei totalitari, almeno rispettiamo le idee altrui, valutando i punti che possono rendere beneficio alla società, in tutti i settori, sia politici, sia amministrativi, sia pratici per l'andamento sereno della Vita di tutte le persone.- Noi Giovani capiamo e sappiamo che la sinistra non da spazio alle nostre idee innovative, molti dei giovani di sinistra non sanno neppure cosa possa essere il comunismo, non avendo avuto una visione e una libertà di pensiero; in quanto i loro genitori non curanti della educazione politica, ascoltavano le logiche e giuste proteste umane di coloro che avevano passato la guerra e come ogni guerra lascia il segno e naturalmente nessuno vorrebbe che ritornasse perchè è brutto vivere in miseria ed uccidere altre persone.- La sinistra pur effettuando dei genocidi in altre nazioni non ha mai riferito in modo univoco la realtà dei misfatti eseguiti e comunque in tutto il globo di governi comunisti sono rimasti ben pochi Cuba, Cina, ex Birmania e pochi altri. Come poteve vedere alla televisione sono Stati che stanno mutando poco a poco perchè non si può occludere la bocca o per meglio dire la voce a nessuno.-
Pensate che per le elezioni di domenica scorsa, ci sono stati giovani di sinistra che hanno avuto la somma di 100€ per il volantinaggio di tre ore, equivalente a dire 33 € all'ora e spiccioli, povero pensionato che se vai a fare qualche ora a pulire le scale o vai dal tuo amico a vendemmiare per fare una buona e sana colazione ti vengono a multare perchè non hai dichiarato il profitto acquisito.- Vorrò vedere se il giovane di sinistra denuncierà il compenso ricevuto sul modello 730 dell'Ufficio delle Entrate?

FIORENTE FIORONI

Ovvero...cronache di studenti ignoranti.


Sbalordita.
Sono a dir poco sbalordita (e non aggiungo altri termini) dalla masnada di polemiche che il Decreto Fioroni sta facendo nascere sulla bocca di tutti, studenti soprattutto.
Asini senza speranza? Certo che no.
Forse solo pecoroni a cui piace seguire la massa per un dissenso che fa “moda”, pronunciato da chi promette e non darà mai niente a nessuno.
Ma questo forse è solo l'inizio..
Ho sbirciato molto nei vari blog e siti e i commenti che ho visto farebbero rivoltare mio nonno nella tomba..il senso, perdonatemi ma non riesco a capirlo.
Nessuno vuol, fare gli esami di riparazione..ma perchè poi dico io. Sarò stata anche somara quando facevo le superiori ma non mi pareva fossero così degradanti.
Si cerca l'accordo, si vuol scioperare...scuse inutili che spiccano nei breviari studenteschi che non reggono alle ragioni riportate dal Ministro.
Gli esami di riparazione non contribuiscono a riparare le lacune del sistema scolastico? Troppo facile far polemica e poi sui banchi far ciò che si vuole con i risvolti che tutti conosciamo bene.
Un blog di chiara provenienza opposta esorta ad aiutare gli studenti che non possono permettersi di frequentare la scuola, diritto all'istruzione..bene..e l'aiuto..vale anche ad abbonare la voglia di far nulla?

Meditate gente meditate...e che il cielo ci aiuti.

Diritti senza Rovesci



Ovvero diritti senza doveri.


Il presidente della regione Toscana, Martini, ne ha tirata fuori un’altra delle sue.


Dopo averci deliziato con l’assessorato regionale alla pace e riconciliazione trai popoli e iniziative contro la pena di morte e per la promozione dei diritti umani; dopo aver istituito in Toscana la stanza del buco; dopo aver reso gratuiti i farmaci ormonali per chi cambia sesso; dopo essersi rifiutato di istituire i centri di prima accoglienza per gli immigrati; adesso se ne esce con un’altra proposte delle sue: dotare gli immigrati clandestini della tessera sanitaria. In barba al governo che ha introdotto il ticket per la visita di “Pronto Soccorso” e che ha aumentato lo stesso ticket per tutte le altre prestazioni sanitarie (alla faccia della sanità pubblica) Martini non trova null’altra cosa da fare che concedere diritti a chi illegalmente si introduce nel nostro paese. Così ogni clandestino potrà avvalersi di servizi medico/sanitari alla pari di un qualsiasi cittadino italiano, servizi per i quali non paga le tasse e, ovviamente, non avrà i soldi per pagare nemmeno il ticket o, almeno, nessuno sa (o tutti sanno?!?) come dovrà procurarseli. Nessuno nega il diritto a qualsiasi persona si trovi sul nostro territorio di essere curata qualora si trovi vittima di gravi infortuni o in pericolo di vita, ma, in tutta sincerità, non è tollerabile concedere alcun tipo di documento a persone della quale non si può accertare e documentare l’identità ed il reddito. Siamo di fronte, nuovamente, ad una sinistra che non sa affermare il principio di legalità, che non sa difendere le Istituzioni e, sopra tutto, non riesce garantire ai contribuenti servizi, coerenza e trasparenza.

lunedì 15 ottobre 2007

LE PRIMARIE DEL PD

Veltroni è il nuovo lider del partito democratico, rivestendo questa carica non è compatibile istituzionalmente con la figura del primo cittadino di ROMA e per tanto dovrebbe lasciare il posto ad altra persona eletta regolarmente dal popolo. Da queste primarie l'affluenza come ben sapete è stata di circa 3.000.000 di elettori, sicuramente non veritieri come illustrato dalla trasmissione televisiva "striscia la notizia". Scondo voi se hanno votato anche i sedicenni ritenendoli maturi per una decisione politica, è giusto che allora coloro che delinqono devono essere puniti? Veltroni lo farà il gambetto al suo "compagno" Prodi? Questa mossa secondo la visione dei "compagni" serve per prendere i voti che hanno perso perchè se si andasse a rivotare perderebbero, la sinistra con questa mossa crede di riaquistare i voti persi (secondo il mio punto di vista), voi che ne dite?

Dx Amaranto

Tra le varie definizioni in senso classico che si possono dare del termine "destra" nessuna si addice ad Azione Giovani Arezzo: non siamo liberali e nemmeno conservatori, non siamo neofascisti nè terzoposizionisti.

Mi piace definire il nostro movimento come "Dx Amaranto": ovvero una Destra con la "D" maiuscola, che sa bene da dove viene e tiene bene di conto che "le radici profonde non gelano" (per dirla con Tolkien). Ma allo stesso tempo siamo un destra moderna (dx, appunto) che gurda il fututo, che non è l'ultima espressione di qualcosa che è stato e che non tornerà più ma guarda con senso di sfida il futuro.
Un Destra politicamente pragmatica ma caratterizzata da forti ideali di riferimento come la Patria e la Famiglia.
Una Destra Amaranto si, come il colore simbolo di Arezzo, perchè la territorialità per noi è molto importante, perchè siamo innamorati della nostra città e della sua provincia: convintiche quello che siamo sia profondamente determinato da ambiente e territorio che plasmano il nostro bagaglio culturale e lo determinano.

Concludo citando parole tratte dal nostro sito internet nazionale:

La Nostra cultura non è un contenitore di nozioni, di precetti, di ideologie.
La Nostra cultura non nutre uomini in provetta o semplici ripetizioni di se stessi.
La nostra cultura è un eterno divenire, frutto di contaminazioni e sperimentazioni che muovono da una visione del mondo secolare, consolidata e condivisa.
La nostra cultura è fatta di esempi, uomini, idee che forniscono le chiavi di comprensione del presente e sono rivolte al futuro.

domenica 14 ottobre 2007

Manifestazione & Manifestazioni


Qualsiasi cosa ne dica Prodi, oltre gli slogan c'è stato qualcosa in più.


Gioco/forza che egli liquidi tutto con una battuta, ma ieri a Roma si è svolta (presente Azione Giovani Arezzo) la più grande manifestazione della Destra italiana dal dopo gurerra ad oggi.
500.000 persone di ogni età ed estrazione sociale si sono ritrovate a manifestare insieme contro questo governo, e che al signor Prodi questo non faccia piacere è facilmente intuibile anche perchè è stato bersaglio di cori sbeffeggianti per ore...

Il presidente del consiglio tenga però bene a mente quanto successo durante la manifestazione: nessuno scontro o minimo diverbio, forze dell'ordine applaudite più volte, nessun danneggiamento a proprietà pubblica o privata, nessuna scritta o bandiera bruciata.

Se lo ricordi signor Prodi, e lo tenga bene a mente: la prossima volta che qualche suo alleato che siede nella sua maggiornaza in parlamento (vedi Caruso) organizzerà una manifestazione avrà lo stesso senso civico, la stessa coscienza, lo stesso rispetto che hanno avuto miltanti di Destra?

Ci sarà poco da aspettare per prendere atto, nuovamente, che non è proprio così...

UNA DEMOCRAZIA INCAPACE DI PRENDERE DECISIONI...

Quello che appare agli occhi di tutti noi è un Governo (e una Giunta comunale di Arezzo), che stenta a prendere decisioni, vuoi per la paura che essendo a volte impopolari subiscono un calo di consensi, vuoi per attuare in modo assiduo e controproducente la cosiddetta democrazia partecipata, fra un corteo e l’altro, i problemi restano sempre irrisolti.
Proprio riguardo ai cortei, c’è da parte della coalizione di centro-sinistra un’incoerenza assoluta: alcuni esponenti dei partiti facenti parte del Governo e della stessa maggioranza, sono alleati di Governo, ma allo stesso modo partecipano ed organizzano manifestazioni di protesta contro il Governo di cui loro stessi fanno parte.
Certo è che risulta difficile prendere decisioni quando una coalizione di governo è composta da esponenti con visioni, idee e valori completamente opposti. Col senno del poi, sappiamo che in ogni occasione utile i partiti minoritari (per percentuale di consensi) pongano dei veti bloccando ogni tipo di cambiamento, progetto, riforma… e alla fine un interesse marginale prende il sopravvento sul bene di tutta la collettività.
Quello che serve a tutti noi per evitare di cadere nell’immobilismo verso cui ci stiamo dirigendo è che i rappresentanti delle istituzioni, democraticamente eletti, prendano decisioni e le portino avanti fino al raggiungimento dell’obiettivo, senza interruzioni a causa di questa o quella manifestazione che si presenta ad ogni proposta di cambiamento.
Aspettiamo che anche ad Arezzo, gli esponenti di alcuni partiti di centro-sinistra facenti parte della maggioranza nella Giunta e nel Consiglio comunale, scendano in piazza a manifestare contro alcune scelte della maggioranza che governa la città e di cui fanno parte, quindi contro loro stessi.