Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: 16/12/07 - 23/12/07

venerdì 21 dicembre 2007

Video: Gemelli diversi




(tratto dal sito di La7; www.la7.it - 13/12/2007)

giovedì 20 dicembre 2007

BOTTA RISPOSTA

Con questo Fini non si ricuce il centrodestra
di (DANIELLA SANTANCHE')

Caro direttore, apprezzo il tuo paziente lavoro di ago e filo per provare a ricucire gli strappi di Alleanza Nazionale e restituire una parvenza di unità al popolo di centrodestra. La causa è nobile ma l'impresa disperata, e lo si capisce chiaramente dalla tua intervista con Gianfranco Fini apparsa domenica su "Libero". Perchè a Fini i ragionamenti di buon senso politico, di questi tempi, non interessano più di tanto. Da dieci anni è il numero due, ma forse solo il tre, del centrodestra e non lo consola il fatto di essere il numero uno del suo partito visto che lì la concorrenza non è prevista per regolamento. Il vestito gli sta stretto e non gli è parso vero il terremoto negli scenari politici scatenato prima dal Partito Democratico di Veltroni e poi dal Popolo delle Libertà di Berlusconi.
Ha fiutato l'occasione di scalare la classifica e difficilmente mollerà la presa. Tutti i mezzi sono buoni anche i "pizzini" mandati in giro con la richiesta di avere mani libere sulla legge Gentiloni per le televisioni e sulla questione della giustizia. Che c'è di male, si dirà, la politica è ricerca del potere e non è uno sport per gentiluomini. Forse. Ma quando la politica è al servizio delle idee, della visione di un Paese e non viceversa, altrimenti le cose si ingarbugliano, diventa difficile venirne a capo e al Paese si fa un pessimo servizio. Rifaccio io il centrodestra, anche da solo, promette Fini nella tua intervista. E come? Con tutti quelli che ci stanno, spiega, magari anche quelli di sinistra pronti a imparentarsi con la forte identità di Alleanza Nazionale.








VS








Meglio un Fini di chi vuole imporre tutto
di (VITTORIO FELTRI)

Cara Daniela, i tuoi dissapori nei confronti di Gianfranco Fini sono noti e non mi stupisco del tuo desiderio di polemizzare con lui. Cose vostre, interne alla destra, forse addirittura personali. Capirai che su questa strada non ti posso seguire; non sono parte in causa, ma un semplice cronista con la garanzia della libertà di critica. Credimi non ho alcun interesse che Berlusconi faccia la pace con Alleanza Nazionale e con l'Udc. Ma siccome mi occupo, tra le altre cose, di politica ho intervistato Fini nel tentativo di cogliere l'ispirazione della sua linea. E le sue dichiarazioni hanno provocato un terremoto. Segno che erano importanti.
Ho trovato strano l'atteggiamento dei coordinatori di Forza Italia Bondi e Cicchito, i quali Hanno risposto a Fini intervistato da Libero co una lettera indirizzata al Giornale anziché a noi. Più ridicoli e scorretti di così si muore. Ma non è di questo che intendo parlare. Stiamo al tema.
La Casa delle Libertà è stata demolita. Prima dall'uscita di Pier Ferdinando Casini. Poi dal Cavaliere che si è messo in proprio con il Popolo delle Libertà. La manovra non mi ha colto impreparato. Già in Settembre - ricorderai - avevo annunciato su Libero che Silvio aveva in programma di mollare gli alleati e costruire attorno hai circoli di Michela Brambilla un nuovo soggetto politico che raggruppasse chiunque avesse interesse all'iniziativa.

Gli articoli sono stati ripresi dal quotidiano Libero del 19/12/07




I miei commenti su gli articoli.
Egregia sig.ra Santanchè ho poco da contestarli perchè gli ha già contestato, e spero che gli abbia fatto aprire gli occhi il sig. Feltri con il suo articolo parallelo. Comunque gli volevo fare un osservazione; lei nel suo articolo dice che noi di Alleanza Nazionale siamo pronti ad accogliere i parenti di sinistra. Ma da che pulpito viene la predica. Quando Forza Italia ha come coordinatore Bondi un ex socialista stato a sinistra e poi è volato a destra perchè a capito che il vento in casa di Forza Italia tira meglio. D'altronde il suo collega Storace che tre anni fa predicava al decennale di AN, che il partito si doveva staccare dal sig. Berlusconi. Lei visto che ha carpito le volontà del suo citato collega per fondare un partito "La Destra" per opporvi internamente con ideologie contrastanti la linea guida del nostro partito è andata subito a braccetto con il miglior offerente.
Egregio sig Feltri non so cosa dire, ammiro la sua onestà nell'illustrare a 360° tutte le vicissitudini politiche del nostro paese.

mercoledì 19 dicembre 2007

Cuba ed il postcastrismo

Si è di fatto aperta ieri, con un comunicato stampa, la fase post-castrista di Cuba.
Il leader maximo ha espresso la volontà, date le condizioni di salute e l'avanzata età, di lasciare spazio a qualcuno più giovane di lui, ma precisando che resterà a fare da "ideologo" a chi gli succederà.

In parole povere non cambierà nulla: salirà formalmente al potere suo fratello, che dopo la malattia di Fidel aveva già preso la "reggenza" e lui rimarrà dietro: overò manovrerà suo fratello.

Cuba continuerà a non essere libera, a ridurre in catene i propri oppositori politici interni, i dissidenti, così come vengono chiamati: continuerà la sua scellerata guerra all'occidente, continuerà a cercare di far girare al contrario la ruota del tempo, della storia dell'evoluzione umana.
E l'occidente continuerà, in gran parte, a tacere, Bertinotti e Diliberto continueranno a salutare il regime Cubano come espressione di eguaglianzaq e libertà e governi sinistri, progressisti o giù di lì taceranno i crimini che insanguinano Cuba.

CUBA NO ES LIBRE! (clicca qui per il sito italiano degli esuli cubani)

martedì 18 dicembre 2007

Comunicato stampa di Francesco Macrì (18/12/07)

An, Arci e Ascom, Macrì (An): «Salvi da Salvicchi» Dichiarazione del Consigliere comunale di Alleanza Nazionale Francesco Macrì

«Il Gruppo in Consiglio Comunale di An osserva con particolare attenzione la polemica fra alcuni membri della dirigenza Arci (Associazione Culturale di Sinistra) e l’ex Presidente, il consigliere comunale Carlo Umberto Salvicchi. Da tempo infatti il consigliere Macrì chiedeva le dimissioni di Salvicchi dalla carica o di consigliere comunale o di presidente Arci, a causa di una manifesta incompatibilità fra le due cariche visti i numerosi rapporti convenzionali e contributivi che l’Arci intrattiene con l’Amministrazione comunale di Arezzo».

«Oggi veniamo a sapere che sotto la presidenza Salvicchi vi sarebbe stata, a detta dei suoi ex colleghi, una gestione ‘allegra’ che ha nei fatti indebitato pesantemente l’Arci stessa. Oggi quindi An ripropone il quesito e il problema, chiedendo che sia fatta piena luce su tutti i servizi effettuati negli ultimi due anni dall’Arci per il Comune, ivi compresi eventuali rapporti indiretti, e chiediamo anche che tutti i consiglieri di maggioranza dichiarino se sono ancora all’interno del consiglio direttivo dell’Arci stessa. Infatti, secondo il sito internet dell’Arci e salvo casi di particolari omonimie, alcuni consiglieri sembrano a tutt’oggi ancora membri con funzioni direttive all’interno dell’Associazione».

«Nello specifico chiediamo di sapere se risponda al vero che il sig. Marco Bianchi abbia il ruolo – stando appunto ad internet – sia di membro del consiglio direttivo Arci, sia di Presidente della Commissione cultura. Se così non fosse, ci scusiamo con l’interessato. Ma se invece risultasse vero quanto appare nel sito internet dell’Arci di Arezzo, allora si porrebbe il problema della presenza del sig. Marco Bianchi in un doppio ruolo. Il sig. Bianchi ci potrebbe quindi spiegare perché abbia insabbiato la discussione su Play Art Festival e Arezzo Wave: forse perché nell’organizzazione del Play Art sono state coinvolte alcune importanti associazioni affiliate all’Arci e quindi attigue e controllate? Ricordiamo infatti che c’è ancora un alone di mistero sulle cifre del Play Art e su dove siano finiti i soldi, nonostante le numerose e continue richieste da parte dell’opposizione di conoscere i rendiconti di quel gigantesco contributo straordinario».

«Tornando a Salvicchi. per quanto concerne la ventilata assunzione all’Ascom del consigliere comunale esponente di spicco del nascente partito democratico, il gruppo di An esprime forti perplessità, pur nel rispetto e nella considerazione di una associazione di categoria che della imparzialità politica e dell’equidistanza ha sempre fatto una bandiera a tutela dei numerosi commercianti che da sempre rappresenta , svolgendo un primario e positivo ruolo istituzionale».


«A Salvicchi rinnoviamo ancora la nostra cortese ma ferma richiesta di dimettersi da ogni incarico pubblico».

Francesco Macrì
Consigliere Comunale di Arezzo
Dirigente Nazionale Azione Giovani


lunedì 17 dicembre 2007





domenica 16 dicembre 2007

Fioroni (Ministro dell'Istruzione): "Studenti troppo ignoranti nella scuola"

... ma il merito è anche di chi ci insegna ...
E' evidente che la nostra scuola è sempre più povera in termini di risultanti che consegue nell'insegnamento ai giovani ragazzi. Con ciò non voglio dire che le cause sono da ricercarsi esclusivamente all'interno della struttura scolastica. E' vero che i giovani acquisiscono sempre minori competenze, a parità di titolo di studio conseguito, rispetto ad alcuni anni fa. Senz'altro il cambiamento della società intesa come famiglia, come scuola e come mezzi di informazione ha portato ad un mutamento radicale nel processo di educazione di un giovane.
La scuola deve fare la sua parte, che è quantomeno determinante nella crescita educativa e culturale di un ragazzo. Deve filtrare il messaggio di serietà nella scuola, che non deve avere più il bisogno della scolarizzazione di massa, perchè ormai quella fase è superata. Deve essere introdotto in modo preponderante il principio della meritocrazia che tanto incide sul livello di motivazione dello studente affinchè si migliori e faccia sempre meglio. Questo è il valore principale che manca nella nostra scuola, e se vogliamo allargare le vedute, manca ancor di più nella nostra società del lavoro e dei rapporti di tutti i giorni.
Il cambiamento di rotta nella scuola poù essere apportato esclusivamente dall'introduzione di premi e riconoscimenti del merito, altrimenti proseguiremo sulla strada del relativismo che ha soltanto il merito di uccidere gli stimoli dei nostri giovani.