Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: 06/07/08 - 13/07/08

venerdì 11 luglio 2008

FRANCESCO MACRI' responsabile Sicurezza e Immigrazione di AN

Di seguito riportiamo l'articolo pubblicato oggi 11 Luglio 2008 sul quotidiano "Il Nuovo Corriere Aretino":
"Nessuna richiesta dal Governo a Palazzo Cavallo sulla possibilità di insediare nel Comune di Arezzo uno dei nuovi centri di identificazione ed espulsione, che sostituiranno i vecchi centri di permanenza temporanea (Cpt) nelle regioni che ne sono sprovviste, tra queste c'è la Toscana, ma ad uscire allo scoperto è il responsabile Sicurezza ed Immigrazione di uno dei partiti di opposizione alla giunta del sindaco Fanfani. Francesco Macrì, An, si schiera decisamente a favore dell'eventualità che giunga ad Arezzo una richiesta da parte del ministero degli interni di realizzare proprio quì un centro per gli immigrati clandestini. Ad avviso del consigliere comunale "Arezzo e la sua provincia hanno bisogno di una più stretta azione di controllo di questi soggetti, tenendo conto del dato toscano secondo cui siamo la regione italiana che calamita maggiormente le presenza meno deisiderabili", dice Macrì che annuncia in cantiere una conferenza di programma sulle questioni di sicurezza ed immigrazione a livello locale. Comprendendo quanto una struttura locale simile potrebbe essere impattante con il territorio, il consigliere comunale di AN "auspica la collaborazione dell'amministrazione" e osserva che quello della prevenzione della clandestinità "è un problema che travalica gli schieramenti e tocca da vicino anche l'interesse degli immigrati regolari". La tematica dell'integrazione "nel rispetto della nostra cultura e delle nostre leggi", sarà al centro della conferenza che verrà organizzata "allo scopo di focalizzare l'attenzione della politica anche a livello locale sulla necessità indispensabile che sia pienamente applicato in ogni realtà il pacchetto sicurezza approntato dal Governo nazionale". Durante il colloquio con Il Nuovo Corriere Aretino, Macrì non si sottrae neppure ad un commento su di un dato che lo riguarda da vicino, relativamente alla classifica delle presenze ed assenze alle sedute del Consiglio comunale. Il dato che lo riguarda gli attribuisce la cosiddetta "maglia nera". Proprio a lui ( e per la verità anche ad un altro componente del suo gruppo), cioè al consigliere di AN risultato il primo degli eletti del suo partito, per numero di preferenze ottenute. Neppure su questo argomento, Macrì si nasconde dietro un dito, e senza acccampare giustificazioni sul numero di volte in cui è stato registrato assente in aula, mette i punti sulle"i" della questione. Tutto di un fiato dice: "Mio malgrado sono stato inquisito dalla magistratura che, facendo il suo dovere e il suo lavoro, mi ha rinviato a giudizio su una vicenda di presunte pressioni che avrei esercitato su di un imprenditore per fargli assumere un altro consigliere comunale. Il tribunale, con una sentenza che non dà adito ad altra interpretazione, mi ha completamente scagionato. Nel 2006, anno della mia ricandidatura, avrei voluto rinunciare a ripresentarmi, primo per rispetto dell'istituzione, secondo per rispetto del mio partito che invece ha voluto riconfermarmi la sua fiducia. Rieletto, ho tenuto volutamente una presenza più defilata, in termini di presenze in aula, in tutto il periodo della mia implicazione giudiziaria. Ma ho sempre avuto il massimo rispetto per il mio mandato elettorale, per chi mi ha votato e anche per i cittadini che non rappresento politicamente". Ora Macrì torna sulla scena.

Le mille difficoltà del partito democratico

Quello che è successo in questi ultimi giorni, a partire proprio dal giorno della manifestazione contro il caveliere (No Cav Day) e il suo governo in piazza Navona a Roma, è un segno che il progetto di Veltroni di creare un partito nuovo con idee e programmi diversi da quelli che erano dei partiti di provenienza stà cominciando a fallire.
Questa ipotesi si basa su un fatto che è sotto gli occhi di tutti: alla manifestazione organizzata dall'Idv di Di Pietro e con il contributo di alcune associazioni girotondine, hanno partecipato fra gli altri anche molti elettrori del partito democratico. Notizia motivata sia dalla presenza di alcune bandiere (comprese quelle di ulivo, rifondazione, comunisti italiani..) sia dalla presenza di alcuni esponenti del pd (vedi Parisi) che si sono dissociati dalle posizioni di Veltroni e che hanno riconosciuto il loro popolo in quella piazza.
E infatti, Veltroni si sente rappresentante solo della parte veramente moderata del pd, perchè quella corrente che ha partecipato alla manifestazione, è stata ad ascoltare, applaudire e inneggiare a ciò che di vergognoso, arrogante ed offensivo è stato detto in quella manifestazione.
E Di Pietro non ha preso le distanze dalle follie proclamate in piazza da Guzzanti, Grillo e Travaglio, anzi si è messo alla testa di questo gruppo di persone divenendo il leader di quella piazza.
Cetro che il dialogo tanto invocato da Veltroni quanto negato da questo gruppo di manifestanti, non sarà facile da mantenere vista la spaccatura netta dell'opposizione finora guidata da Veltroni ma da ora in poi chissà... Forse torneremo alla sinistra dei cento partitini!

mercoledì 9 luglio 2008

Insulti

Insulti e solo insulti.
Questa l'essenza della giornata "No CAV" a Piazza Navona.
Non importa chi è insultato: Berlusconi, Napolitano, la Carfegna, il Papa e pure Veltroni.
L'importante è che il "popolino" identifichi un nemico, anzi più di un nemico, sul quale sfogare le proprie frustrazioni, la propria rabbia.
Proprio come accadeva, ed accade oggi, nei regimi totalitari: si individua un "Demonio" e una banda di canaglie che gli fanno da comprimari e poi gli si attribuiscono le peggiori nefandazze, lo si epiteta nel peggiori dei modi, lo si mette al patibolo senza possibilità di confronto.
E poco importi che il nemico si chiami una volta Berlusconi, l'altra U.S.A., oppure massoneria, o Ratzinger: l'importante è che ci sia, perchè per alcuni, una vita senza un capro espiatorio sembra difficile.
Perchè nella contrapposizione e nell'ingiuria molti ritengono di avere argomenti di cui (s)parlare, mascherando così lacunose paludi esistenziali.

martedì 8 luglio 2008

Il futuro della pubblica amministrazione

L'obiettivo è molto arduo ed ambizioso. Riformare la pubblica amministrazione, eliminando le consulenze inutili e costosissime e premiando il lavoro dei dipendenti pubblici meritevoli.
Questa la sfida del governo Berlusconi ed in particolare del ministro della funzione pubblica, Brunetta.
A partire dai premi che non saranno più concessi a pioggia, ma legati alla reale produttività del singolo dipendente. Poi la lotta ai fannulloni, concedendo la possibilità di licenziare coloro che falsificano gli attestati di presenza o che presentano falsi certificati medici. E anche il medico dipendente pubblico che attesta false malattie potrà essere sanzionato o licenziato.
E per incentivare i dipendenti della pubblica amministrazione a lavorare in un certo modo, guardando sia alla qualità che alla quantità di lavoro svolto sono necessari anche degli incentivi economici che vadano a premiare coloro che rappresentano il motore dell'economia e che rendono efficiente la pubblica amministrazione.
Per stanziare le risorse economiche necessarie a premiare i meritevoli, saranno tagliate le consulenze, che solo nel 2006 sono costate 3 miliardi di euro (circa 500 mila consulenti a fronte di 3 milioni e 650 mila di dipendenti pubblici).
I buoni propositi per rendere veramente efficiente la pubblica amministrazione ci sono e l'importante è che il governo mantenga sempre forte questa spinta di modernizzazione dell'Italia.
Ne beneficieranno tutti gli italiani.

lunedì 7 luglio 2008

Film: Correndo con le forbici in mano




Una commedia e tragedia allo stesso tempo.

Un film che è il ritratto di una modernità struggente, dove i vizi, le deviazioni mentali, le perversioni si intrecciano e si insinuano nello spettatore passando da grottesche e ripugnanti, fino ad essere banali e scontante.

Il film, tratto dall'omonimo libro autobiografico scritto da Augusten Burroughs, narra l'infanzia e l'adolescenza della vita del giovane Augusteen, prima turbata dall'implosione dela sua famiglia, poi sconvolta dalla malattia mentale della madre e dal suo abbandono a casa dello psicologo della madre stessa.
Tra questi eventi si combinano e si incastrano turbamenti, perversioni, malattie mentali, truffe e crisi adolescenziali e chi più ne ha più ne metta.

La tecnica narrativa del regista (Ryan Murphy, noto per varie serie TV come Nip&Tuc) è semplice e forse un pò freddina, tanto che il film, a tratti risulta lento e poco scorrevole.


Da guardare con calma e animo ben disposto..... accrescerà la vostra autostima e la stima dela vostra famiglia.

Regia: Ryan Murphy.
Attori principali: Annette Bening, Jill Clayburgh, Brian Cox, Joseph Fiennes, Evan Rachel Wood, Alec Baldwin, Joseph Cross, Gwyneth Paltrow.
116 minuti.
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