Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: 26/04/09 - 03/05/09

giovedì 30 aprile 2009

Macrì su traffico del sesso: "Intensificare i controlli e multe salate"

"Fanfani segua Alemanno sulla sicurezza. E rispolveri l'ordinanza di Lucherini, quella delle multe salate ai clienti delle lucciole, come valido deterrente contro il business della prostituzione". Ad Arezzo la malavita e il sesso a pagamento fanno ormai coppia fissa nella cronaca nera di tutti i giorni e Francesco Macrì, consigliere di An ed ex assessore del centrodestra, incalza la giunta. "Qui servono idee e iniziative - dice Macrì - Servono vigili urbani davvero presenti sul territorio e impegnati 24 ore su 24. Ci vuole una vera azione di dissuasione e di controllo. No, non basta riempersi la bocca con l'espressione ‘pugno duro', che lascia il tempo che trova. Bisogna passare alle azioni". Lotte armate, sangue e pestaggi per spartirsi il mercato del sesso a pagamento, sia nei locali che sulle strade. Di questo si parla ormai costantemente in città. Scontri, denunce, arresti e pistolettate. L'altra notte, solo per citare l'ultimo episodio, inseguimento da brivido tra San Marco e Saione, sempre legato al controllo del territorio a luci rosse alla periferia della città. "Quando Lucherini era sindaco - ricorda Macrì - emise una ordinanza che prevedeva sanzioni amministrative agli automobilisti che si fermavano lungo le strade a contrattare con le prostitute od appartarsi con loro", ricorda Macrì. "Quella è una misura che va senz'altro ripresa come avviene in altre realtà, o perlomeno assunta a modello. Qui non su tratta di iniziative bacchettone: ormai è chiaro a tutti il collegamento forte tra il meretricio e la linfa vitale per la criminalità diffusa in città. Bisogna fare qualcosa. Il solo sistema di videosorveglianza attivato dall'amministrazione è una risposta parziale. Ci sono zone e situazioni che restano scoperte. Dopo la sparatoria dell'Orciolaia, anche il Comune deve fare di più.". L'esponente del centrodestra aggiunge: "In questo campo l'impegno deve essere duraturo e strutturato. Le iniziative improvvisate non servono a nulla. Tutto passa dal convincimento che anche il sindaco ha poteri forti in questo campo. L'ordinanza di Alemanno contro la prostituzione, con multe da 200 euro a clienti e passeggiatrici sulle strade della Capitale, ha cambiato di molto le cose. Lucherini aveva avviato qualcosa di analogo qui." L'ordinanza del sindaco di Roma Gianni Alemanno, si avvale delle norme contenute nel Regolamento della Polizia Municipale e nel Codice della Strada. Nell'ordinanza si sottolinea che "l'attività di meretricio produce gravi situazioni di turbativa alla sicurezza stradale, a causa di comportamenti gravemente imprudenti, in violazione del Codice della strada, di soggetti che, alla guida dei propri veicoli, sono alla ricerca di prestazioni sessuali". Nel provvedimento inoltre si sottolinea anche come l'uso da parte delle prostitute "di un abbigliamento indecoroso e indecente" sia "motivo di distrazione per gli utenti della strada e causa di frequenti incidenti stradali", e si cita il Regolamento della Polizia Municipale che "prevede il divieto di atti offensivi alla decenza e alla morale". Secondo Francesco Macrì il Comune di Arezzo dovrebbe adottare anche il provvedimento, sempre di Alemanno, che inasprisce le misure contro chi va in giro con armi da taglio. Anche l'ex sindaco Luigi Lucherini definisce "strumento utile" quell'ordinanza che fece scalpore all'epoca. "Sorveglianza del territorio, pattuglie e servizio di controllo sulle ventiquattro ore - dice Lucherini - si possono fare se i numeri del personale dei vigili e l'organizzazione del corpo lo consentono. Io allora mi impegnai sull'organico. Creai anche il vigile di quartiere. Poi il patto di stabilità ha cambiato le cose per gli enti locali. Non c'è cosa peggiore - aggiunge l'ingegnere - che adottare provvedimenti che poi non si è in grado di far rispettare."

martedì 28 aprile 2009

In ricordo di SERGIO RAMELLI...

Il 29 Aprile del 1975 moriva a Milano Sergio Ramelli, giovane militante del Fronte della Gioventù colpito a morte da un commando di Avanguardia Operaia.
Azione Giovani Arezzo ricorda Sergio Ramelli, giovane studente dell’ Isituto Tecnico "Molinari", dal quale fu costretto a ritirarsi a causa dell’emarginazione ricevuta per le sue idee. Di conseguenza si iscrive ad un istituto privato, ma continua coraggiosamente la sua militanza nel F.d.G. e nelle strade di Milano. Il 13 Marzo 75 Sergio, sotto la sua abitazione, viene aggredito a colpi di spranga e chiave inglese da un gruppo di estremisti di sinistra. Portato in ospedale, dopo 47 giorni di agonia, morirà a 18 anni il 29 aprile.
Per anni gli assassini di Sergio restarono impuniti. I responsabili dell’infame aggressione verranno catturati solo dopo 10 anni, quando alcuni militanti dell’organizzazione extraparlamentare di sinistra "Prima Linea", pentitisi, decisero di parlare. Fra i componenti del gruppo killer solo due finirono in carcere, per poi essere affidati uno alla semilibertà e l’altro all’affidamento sociale. Gli altri evitarono la galera con condoni e regimi limitativi o sostitutivi.

L’intitolazione di Via Sergio Ramelli anche nel Comune di Arezzo, grazie alla proposta del consigliere Francesco Macrì, insieme ai colleghi di Alleanza Nazionale, rende onore a Sergio, simbolo della ribellione al sistema, della difesa delle proprie idee e dell’amore per il proprio popolo. Lui, diverso dalla massa dei suoi coetanei, originale nella sua scelta, ostinato a continuare a sperare nella vittoria di qualcosa di più grande di lui, di qualcosa di spirituale, trascendente, ma anche di qualcosa di ripudiato, osteggiato, pericoloso.
Per non dimenticare la storia di Sergio, per ricordare un periodo in cui nel nostro Paese si poteva morire per le proprie idee, per condannare la violenza, sempre e comunque, qualsiasi colore indossi.