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mercoledì 3 novembre 2010

Macrì: “Altro che raschiare il barile! Qui si confezionano bidoni”

Dichiarazione del vicepresidente del Consiglio Comunale, Francesco Macrì:
Il 19 ottobre 2010 il vicesindaco di Arezzo Giuseppe Marconi ebbe a dire sulla stampa locale contro i tagli del governo nazionale: ‘Raschio il fondo del barile per recuperare 11 milioni’ di euro. Il 3 novembre 2010 si viene a sapere che l’Ato 4, ente in dismissione, spende un milione di euro, soldi pubblici, per una sede inutile, visto che l’Ato stessa nei fatti, per fortuna, verrà chiusa.
Bene c’è un palese conflitto di interessi nelle parole di chi denuncia una politica finanziaria del governo fatta di austerità e saggezza, chiedendo di non sprecare nemmeno un centesimo di euro, e la definisce di tagli indiscriminati che costringono a ‘raschiare il barile’ per far tornare i conti. Invece il vice sindaco, oltre che di barili, si intende di bidoni perchè con una mano raschia e con l’altra compartecipa all’acquisto di un bidone a favore dell’Immobiliare 3000. Il tutto giustificato dal fatto di trovare a un ente in dismissione una sede con ampio archivio: è noto che un ente in una fase come questa, produce numerosi fascicoli. Poi ci sono un ampio parcheggio, perchè un ente in dismissione ha tanti dipendenti con auto, e soprattutto un bel giardino.
Senza per il momento entrare nelle polemiche del conflitto di interessi, lo farò per senso istituzionale nella sede dovuta, ovvero in Consiglio Comunale, voglio condannare la politica del doppio binario linguistico del vicesindaco che, a microfoni accessi, denuncia tagli scriteriati e, a microfoni spenti, avalla lo sperpero di un milione di euro per un bidone bello e buono. I tagli governativi sono concepiti proprio per evitare sprechi come questo, altro che per mettere in ginocchio gli enti locali! Servono semmai per rendere virtuosi questi ultimi e chi li amministra impedendo operazioni quantomeno politicamente inopportune.