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mercoledì 17 febbraio 2010

Regolamento Urbanistico: Francesco Macrì cala tre assi

Chiesa nel quartiere Tortaia, area ex Lebole, maxivariante di Pratantico
Il consigliere comunale Francesco Macrì (An) ha formalizzato con tre osservazioni su aree specifiche di grande interesse cittadino, le critiche già espresse nella stampa nei confronti dell’amministrazione comunale e delle sue posizioni.
“Riassumendo, ecco quanto chiedo – precisa Macrì. Per quanto riguarda la chiesa nel quartiere Tortaia, la revisione delle previsioni del Regolamento Urbanistico relative all’ubicazione dell’area in cui dovrebbe sorgere la chiesa. L’edificio deve tenere conto delle realtà preesistenti con particolare attenzione alle trame del tessuto urbanistico circostante. È opportuno mettere in evidenza l’insufficienza in termini di superficie dell’attuale previsione che non consentirebbe la realizzazione di una struttura oratoriale e di attrezzature sportive per i giovani. Per svolgere correttamente la sua funzione pastorale e di accoglienza la chiesa ha bisogno anche di spazi e strutture di supporto che ne qualificano la localizzazione.
Area ex Lebole: il mio è un no netto alla previsione di una quota di ‘residenziale’, non concepita perfino dal Piano Strutturale, perché sarebbe completamente avulsa dal contesto della ‘Cittadella degli Affari’ comprendente non solo la ex Lebole ma anche l’area del Centro Affari e Convegni attualmente in fase di realizzazione. La mia proposta per la ‘Cittadella degli Affari’ nel suo insieme è quella di prevedere un’infrastruttura di ricucitura, definita ‘Piastra Servizi’ a terra, come filtro tra l’area Lebole e il Centro Affari, dare alla ‘Cittadella’ dei connotati attinenti, pensarla finalmente come zona accorpata urbanisticamente evitando interventi parziali nell’una e nell’altra area, pervenendo una volta per tutte a un reale ‘biglietto da visita’ della città per chi, provenendo dall’autostrada, si accinga a penetrare nel tessuto urbano propriamente detto. In particolare per la Lebole, l’idea è di dare impulso al turismo congressuale con la realizzazione di padiglioni modulari ricavati dal riutilizzo e dalla ristrutturazione dei vecchi capannoni industriali.
Maxivariante di Pratantico: qui, è necessario rivedere completamente la configurazione urbanistica dell’intera area progettata con Piano Attuativo presentato in Consiglio Comunale dal Sindaco il 23 dicembre 2009 poi ritirato. La proposta – conclude Francesco Macrì – è di incentrare l’intervento su una piazza - giardino baricentrica rispetto alle residenze da disporre a corte intorno alla piazza stessa, concepita come vero fulcro urbanistico. In questo quadro diventa logico ridurre la superficie utile lorda da 8.300 + 300 a 6.000 metri quadrati con inserimento di altezze dei fabbricati varie fino a tre piani per ridurre anche la superficie coperta a terra”.