Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: 03/02/08 - 10/02/08

venerdì 8 febbraio 2008

La cultura negata (foibe...)

E' ormai da troppo tempo che i nostri giovani devono continuare a studiare la storia su dei libri di testo faziosi, che raccontano ciò che vogliono e nascondono ciò che non si deve o non si vuole divulgare.
Ma finalmente siamo giunti in una nuova epoca, dove il sapere si apprende anche oltre i libri di testo scolastici, grazie anche alla proliferazione dei mezzi di informazione e soprattutto allo sforzo di tutti coloro che hanno mantenuto ferma la memoria.
Il riferimento principale è quello della Giornata del Ricordo dei martiri delle foibe e dell'esodo dei 350.000 italiani istituita dallo stato italiano nella giornata del 10 Febbraio.
Per troppi anni su questa vicenda si è preferito rimanere in silenzio e non scrivere niente, o quasi, sui libri di storia, ma quel silenzio si è rotto e oggi tutti possiamo sapere ciò che veramente è successo.
Il silenzio sulla tragedia delle foibe, le cavità carsiche nelle quali furono gettate vive dai partigiani comunisti del Maresciallo Tito decine di migliaia di italiani senza distinzioni politiche e/o razziali, il silenzio sull'esodo dei nostri connazionali di Istria, Fiume e Dalmazia, costretti a fuggire dalla ferocia e dalla pulizia etnica. Pagine tristi della nostra storia mai scritte, mai completamente metabolizzate da una Nazione che ha preferito dimenticare.
Noi con il massimo impegno e la massima determinazione, proveremo a restituire loro la dignità del ricordo, perchè non debbano mai più sentire attorno a loro il silenzio...
A tutti i martiri e a tutti gli esuli costretti al dolore e agli insulti a causa di assurde e vigliacche logiche politiche è dedicato il ricordo, con l'istituzione del "Giorno del Ricordo" celebrato il 10 Febbraio di ogni anno.

giovedì 7 febbraio 2008

Comunicato stampa "Comitato 10 Febbraio" di Arezzo

Ospitiamo di seguito il Comunicato stampa dei responsabili di Arezzo del "Comitato 10 Febbraio".

“Giornata del Ricordo” - 10 Febbraio 2008

Siamo giunti al 4° anniversario dall’istituzione della “Giornata del Ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati” e come ormai è consuetudine, il 9 Febbraio 2007 saremo a ricordare questo tragico e indelebile avvenimento distribuendo materiale informativo durante la mattina nelle principali scuole superiori della città e nel corso del pomeriggio nel centro cittadino.

Dopo decenni di oblio, il 30 Marzo 2004 il Parlamento italiano ha approvato la legge di istituzione della “Giornata del ricordo”, restituendo così dignità alla memoria delle migliaia di italiani trucidati barbaramente sul confine orientale e dei 350.000 connazionali costretti all'esilio dalle terre natie di Istria, Fiume e Dalmazia per sfuggire alla repressione dei partigiani del Maresciallo Tito e alla sistematica pulizia etnica attuata nei confronti dei cittadini italiani.

Il 10 febbraio la Repubblica Italiana celebrerà ufficialmente questa ricorrenza, e questa dovrà essere l'occasione per dimostrare che la storia non può e non deve essere strumento di lotta politica, ma parte integrante della cultura e della tradizione di un popolo, senza amnesie, né colpevoli dimenticanze.
Ma torniamo per un momento ai fatti: migliaia di italiani scomparsi dalle loro case, dai loro cari, dalla loro terra; vittime di un disegno criminale basato sull’odio etnico e sull’ideologia marxista – leninista, che condussero le armate titine a torturare, uccidere ed infoibare coloro che si opponevano all’annessione della Venezia Giulia all’ex-Jugoslavia di Tito. L’ordine del leader comunista slavo, Kardelj, era di epurare tutti gli oppositori politici, compresi anche gli uomini del CLN di Trieste e Gorizia in quanto non comunisti e oppositori delle annessioni alla Jugoslavia.

Nel ricordo delle vittime delle foibe non c’è spirito di parte, ma una responsabilità fondamentale sì: riportare alla luce un evento strappato alla storia per troppi decenni e consegnarlo alla memoria per sempre, preservandolo dall’oblio e avvalorando un’identità, una capacità di sentirsi parte di un Paese, di una regione, di una provincia, di un comune. Una capacità che può prolungarsi nel tempo proprio grazie al filo del ricordo, che speriamo tutte le nostre istituzioni locali vogliano prendere per mano.

Vi aspettiamo dunque durante la giornata di sabato per unirci nel ricordo della tragedia Istriana-Giuliano-Dalmata e Vi invitiamo ad approfondire l’argomento sul sito internet nazionale: www.10febbraio.it


I Responsabili del Comitato 10 Febbraio Arezzo
Andrea Mazzielli
Filippo Viviani

mercoledì 6 febbraio 2008

Carnevale quanto ci costi...

Approvato dall'ultima seduta del consiglio della Circoscrizione Fiorentina di Arezzo il progetto "Indiani d'America". Coinvolge le scuole elementari presenti nel territorio di competenza della Circoscrizione e prevede la costruzione di costumi carnevaleschi.
Premesso che è indubbio il fine ultimo dell'aggregazione e dell'incentivazione della creatività dei bambini;
Premesso che il Carnevale dell'Orciolaia è ormai un evento radicato, famoso e vissuto da tutta la città di Arezzo e oltre;
Analizziamo le spese da affrontare per la realizzazione di questo progetto, che nella sua completezza è pari a € 6.268,00 :
1) spese noleggio furgone € 250
2) spese segreteria € 250
3) costo totale per classi € 3.168 : è vero che ci saranno due operatori per classe e che le classi coinvolte saranno le II, III e IV, ma per prima cosa non sappiamo quante classi aderiranno al progetto e poi in caso di adesione parziale il costo da pagare risulterebbe troppo alto. Onestamente costi non consoni ad associazioni che organizzano questi eventi e che dovrebbero avere come scopo quello di aggregare e fare beneficenza, ma che invece troppo spesso pensano di più a guadagnare.
4) costo materiali € 1.000
5) costo animazione domeniche € 1.600 per 10 operatori: vale a dire che ogni operatore per svolgere la sua funzione durante il pomeriggio della domenica di carnevale riscuoterà ben 160 €, cifra a nostro parere troppo alta o comunque non adatta alle disponibilità economiche della circoscrizione visto il particolare periodo di taglio delle spese.
Altrimenti in un periodo di ristrettezze economiche, quale quello attuale, andiamo a spendere soldi pubblici in progetti, di cui senza dubbio si devono lodare gli scopi, ma che potrebbero essere sviluppati dal personale interno scolastico, sostenendo così soltanto le spese dei materiali.
E già quì i soldi pubblici che potevano essere risparmiati, ammontano a ben 5.000 €.
Un'altra occasione per dare dimostrazione della buona gestione della cosa pubblica è andata persa!

UN ADDIO AD UN AMICO

Addio amico mio darti questo addio mi fa star male perchè eri una persona solare sempre sorridente, di compagnia e un ragazzo ingamba e rispettoso, uno dei pochi che avevano dei valori. Condoglianze alla famiglia e mi aggiungo al loro dolore condoglianze anche alla famiglia dell'altro ragazzo anche se non lo conoscevo.


Nessuno muore sulla terra
finchè è nel cuore di chi resta.

CIAO MARCO...
Nico Palazzini

Si sciolgono le Camere...

e finalmente, il 13 ed 14 Aprile, glli Italiani torneranno alle urne.
Apprendamo dal sito www.tgcom.it che Walter Veltroni, di cui abbiamo già ampiamente trattato nel nostro blog, ha confermato, dopo aver "navigato" per giorni e caambiato più volte opinione, che alle elezioni "il PD correrà da solo".


Veltroni vuol apparire integerrimo, monolitico e dar a vedere che egli non intenderebbe mai più essere messo sotto scacco da partiti e partitini, se dovesse governare.
Egli cerca così di smarcarsi dalla "figuraccia politica" del governo Prodi, cerca una nuova "verginità politica" che passerà, con ogni probabilità da 5 anni di opposizione.

Ma un dubbio mi perseguita: c'è da fidarsi di queste affermazioni?
Riuscirà ad essere coerente con questa posizione, accettando una "disfatta elettorale" o tornerà sui propri passi con la stessa incoerenza di quando dichiarò che, se fosse stato rieletto Sindaco di Roma, avrebbe portato a termine il proprio mandato e poi si sarebbe dedicato ad altro?

Verificheremo presto.

martedì 5 febbraio 2008

Gli amari primati della Toscana

Nella classifica nazionale di chi paga più tasse, la Toscana è seconda soltanto alla Liguria. E' quello che emerge da un'indagine di ANCI (associazione nazionale comuni italiani) considerando le tasse regionali, provinciali e comunali.
Nell'arco di circa 20 anni la Toscana ha scalato la classifica delle regioni più esose, arrivando fino al 2° posto, sperando di non andare oltre, ma anzi di migliorare.
Anche perchè nonostante la pressione fiscale pro capite sia molto alta, non vuol dire che i toscani ricevano in cambio servizi migliori e maggiori opere infrastrutturali rispetto ad altre regioni. Il contrario: la spesa per il sociale rappresenta circa il 15% della pressiomne fiscale, mentre in altre regioni si oltrepassa anche il 23%. Stesso discorso per gli investimenti infrastrutturali. Se poi andiamo a vedere il costo per il bollo auto c'è da piangere: la giunta regionale Martini, a fine 2006, ha deciso un aumento del 10%. Abbiamo quindi un tesoretto anche in Regione che ammonta a circa 30 milioni di euro l'anno, ma non sappiamo che fine facciano questi introiti. Oltre a questo aumento rimane anche la legge nazionale del governo Prodi, che differenzia l'importo da pagare per il bollo in base alla rispondenza dell'auto alla normativa antinquinamento. Quindi più hai l'auto vecchia e più devi pagare, come se chi ha l'auto vecchia la voglia veramente per piacere più che per necessità e ristrettezze economiche!

lunedì 4 febbraio 2008

domenica 3 febbraio 2008

Santoro FAZIOSO: una storia già sentita...

Il garante dell'informazione, Calabrò ha richiamato Santoro e la sua trasmissione annozero su raidue, con l'accusa di violazione del pluralismo nell'informazione. Il garante continua poi dicendo: "l'informazione deve essere equilibrata, obiettiva e deve garantire il contraddittorio senza anticipare giudizi e ciò non vuol dire porre limiti alla libertà di informazione, ma evitare di rendere l'informazione una gogna mediatica, ispirata più all'amore per l'audience che all'amore per la verità.
Ricordate nel 2002 una puntata dell'allora trasmissione 'sciuscià', sempre condotta da Santoro, il quale inaugurò la serata con le note di 'bella ciao' come a evocare una liberazione dall'allora governo Berlusconi??
E' veramente indecoroso dover pagare il canone alle tv di stato, per ricevere in cambio programmi televisivi di questa caratura. Oltretutto la pubblicità nei canali televisivi di stato si è allineata, come durata, ai canali commerciali, quindi questa tassa è ancora più ingiustificabile.