Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: 28/11/10 - 05/12/10

venerdì 3 dicembre 2010

PdL: "il fallimento dell'Amministrazione Fanfani"

Convegno all’hotel Continentale in Piazza Guido Monaco ad Arezzo. Appuntamento Venerdi' 3 dicembre alle ore 17.30
“La nostra iniziativa nasce dal bisogno di chiarezza politica e dalle sollecitazioni dei moltissimi cittadini che hanno la nostra stessa necessità sulla vicenda Marconi / Aato 4 – commenta il capogruppo PdL, Gianni Cantaloni. Da quasi un mese siamo impegnati in questa battaglia di trasparenza: il 9 gennaio abbiamo presentato un’interrogazione urgente ma il Sindaco, come ci aveva preannunciato, era assente per motivi personali e la notizia del “dimissionamento” del vice Sindaco Marconi è stata data in aula dal Presidente Caroti. Il 29 novembre abbiamo presentato, con il consigliere Francini, una mozione sulla quale il Sindaco si è riservato la facoltà di rispondere dopo l’audizione in Commissione Controllo e Garanzia che stasera si riunirà per la terza volta proprio per ascoltare il Sindaco. La mozione tornerà di nuovo in Consiglio nella seduta del 22 dicembre. Vorremmo – conclude Cantaloni – arrivare ad una piena e trasparente spiegazione politica della vicenda che ha visto protagonisti il vice Sindaco Marconi (titolare di gran parte delle deleghe più “pesanti” dell’Amministrazione) e l’Aato 4. Nel frattempo prendiamo atto che la maggioranza e la compattezza dell’esecutivo si stanno sgretolando. E non da oggi. Ricordo le vicende Vettese e Tavanti ma soprattutto lo spostamento dell’equilibrio politico che rende l’Amministrazione Fanfani non più di centro sinistra ma di sinistra centro. Con atteggiamenti sia da parte dell’IdV che di esponenti dello stesso Pd che sollecitano le primarie e che certamente contribuiscono a rendere problematica la ricandidatura di Fanfani nel Pd”.
All’iniziativa di domani pomeriggio, in programma alle 17.30 all’hotel Continentale, interverranno i consiglieri comunali Guglielmo Borri, Francesco Francini e Francesco Macrì. Saranno presenti i coordinatori provinciale e comunale del Pdl, Maurizio D’Ettore e Gianni Pagliazzi. Il dibattito sarà moderato dal capogruppo in Consiglio comunale, Gianni Cantaloni.

giovedì 2 dicembre 2010

Scuola: Luca Valdambrini; "no alle occupazioni"

Il consigliere della facoltà economia AU Siena pubblica alcuni dati su cui riflettere.
Ormai dal 2008 a questa parte, l’Università è diventata un terreno di battaglia dove diversi schieramenti si affrontano da Nord a Sud senza esclusione di colpi. Il pomo della discordia si chiama Riforma Gelmini. Adesso siamo agli sgoccioli!
Scrivo perché dato il mio ruolo all’interno delle rappresentanze studentesche le quali mi vedono in duplice funzione tra Siena e Arezzo, vorrei porre l’attenzione su certi aspetti riguardante l’Ateneo di Siena del quale fanno parte le facoltà aretine. Spesso molti non si ricordano che Arezzo in fatto di università è influenzata notevolmente, se non totalmente, da quello che sta succedendo a Siena.
Personalmente, sono stanco di vedere le solite pagliacciate tristi mosse da una certa frangia della sinistra nei TG, giornali, blog ecc. Con questo non voglio dire che non bisogna protestare, ma io mi domando se queste persone o ragazzi che fomentano scenari post-apocalittici negando qualunque riforma a priori, sappiano quello che fanno. Vorrei sapere quanti di loro hanno letto e capito la riforma dal primo al 25° articolo. Se sanno come funziona un CDA oppure che cos’è una fondazione? Se hanno capito chi e che cosa questa riforma va a colpire? Sanno che sono stati tagliati i fondi delle borse di studio ma sono stati introdotti i prestiti d’onore. Sanno cosa sono i prestiti d’onore?? E altro ancora: Si veda DDL GELMINI.
Visto e ormai preso che questo decreto non piace; perché non sono queste stesse persone a proporre una “controriforma” Gelmini costruttiva? Sarebbe più utile invece di stare a occupare aule creando disagio e non facendo entrare gli studenti.
La risposta è semplice ve la dico io! Non hanno idee e ragionano per “partito” preso. La cosa più eclatante che sono stati proprio i loro amici quelli che sono contro la riforma ad aver disastrato i conti dell’Ateneo; gli stessi i quali poi mandano i ragazzi in piazza a protestare. Sono tutti contro la presenza di enti privati nel consiglio di amministrazione dell’Università quando allo stato attuale sono presenti nello stesso i rispettivi rappresentanti di CGIL, MPS, Provincia e Regione.
Ora voglio pubblicare un po’ di dati in cifre perché forse ancora molti non hanno capito cosa sta avvenendo e come il sistema Siena si è autoalimentato fino adesso giustificando il tutto con la scusa dell’errore tecnico per insabbiare la voragine nel bilancio pari ha 200 mln di €
Fondo annuale di finanziamento: 119 mln di € (di questo non è scritto da nessuna parte che non verrà più erogato)
Contributi Statali: 19 mln € (i quali per 6 anni l’Unisi non ha pagato)
Tasse Universitarie: 27 mln € (30% in più in 6 anni)
Spese per il personale 165 mln € e ricordo che Siena ha 1 dipendente ogni 3,7 studenti.
Facciamo un po’ i conti con la calcolatrice! Ma è necessario tutto questo personale?
Restringendo la prospettiva ad Arezzo, su quest’ultimo punto mi sono dibattuto di recente su una questione che riguarda come esso venga gestito nelle facoltà aretine. Io mi ritrovo con 2 dipendenti una per turno nella biblioteca alla Cadorna quando a Lettere (che si permette anche di occupare) ce ne sono ben 13 in 2 turni! Negando la disponibilità a ingegneria ed economia per coprire i turni in caso di malattia degli addetti. Ergo se una delle due dipendenti si ammala la biblioteca resta chiusa! Non contiamo poi gli impiegati nella miriade di uffici nelle palazzine al Pionta. Partendo da questo esempio chissà la situazione del personale da riordinare nel resto dell’Ateneo!
Inoltre denuncio il fatto dei recenti lavori di rinnovo, nonostante la situazione poco florida, di ambienti e uffici presso le facoltà di lettere quando alla Cadorna non viene nemmeno garantito il parcheggio ai professori che vengono da Siena a vantaggio dei dipendenti del comune. Questo è “razzismo” al contrario fatto in casa! Paradossalmente al Pionta si permettono anche di occupare o di manifestare senza sentire mai voci fuori dal coro. Ci illuminino quelli che guidano la mobilitazione cosa hanno da lamentarsi? Anzi facessero il posto agli studenti di ingegneria ed economia, liberando le palazzine oltre che dall’occupazione anche dai corsi di laurea di 7 studenti, sarebbe meglio per tutti quanti.
In generale è evidente che una riforma dell’Università è doverosa, al contempo, la comunità aretina dovrebbe prestare molta più attenzione alle proprie facoltà, specie in questo momento, e non assecondare le solite proteste dei collettivi lasciando da parte almeno per una volta mire campanilistiche contro Siena. Cose che non vengono fatte, perché si preferisce invece cavalcare proteste, dissenso e seminare voti. Adesso però ci andranno i collettivi a spiegare agli studenti come possono laurearsi in tempo con la didattica bloccata.
L’università è una risorsa, serve a garantire una futura classe dirigente e borghese alla città e provincia. Non possiamo continuare a essere così qualunquisti e credere di fare vacche grasse all’infinito. Purtroppo le Baronie universitarie sono una brutta gatta da pelare. Con la riforma i bilanci degli atenei in deficit verranno gestiti direttamente dal Ministero come è giusto che sia quando una cosa non si regge in piedi ne contabilmente ne strutturalmente. Come si suol dire…E’ finita la pacchia!
A ognuno le proprie idee ma che almeno tutti prima si informino e leggano il decreto invece di mettere i cartelli in capo alle statue.
Luca Valdambrini
Consigliere Facoltà Economia AU Siena

martedì 30 novembre 2010

Mandiamo Fanfani a leggere Dante...