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giovedì 15 ottobre 2009

AZIONE GIOVANI A SOSTEGNO DEL MONUMENTO AI CADUTI AL LICEO CLASSICO DI AREZZO

La notizia dei giorni scorsi in merito all’iniziativa promossa da Vittorio Giorgetti per mantenere inalterata la statua e la targa dedicata alla memoria dell’aretino Vittorino Ceccherelli ci trova pienamente d’accordo. Si tratta del monumento presente nell’atrio del Liceo Classico di Arezzo che da oltre mezzo secolo lo commemora insieme ai Caduti.
In particolare Vittorino Ceccherelli, aviatore legionario, mori’ in uno scontro aereo con un pilota che conduceva un aereo sovietico. Ceccherelli fu insignito di varie onorificenze fra cui la Medaglia d’Oro al valor militare. La sua sensibilità riguardo a quel contesto storico si evince da alcune sue lettere: “Questa guerra è la peggiore di tutte“, “Dio ci salvi da questa carneficina umana”, “Questa guerra è la strage piu’ orrenda che la storia ha conosciuto”, “Il cuore è diventato un pezzo di pietra e non si sente piu’ nulla”.
La richiesta di rimozione della targa arriva da un presunto gruppo di cittadini residenti in Catalogna che si sente offeso per la commemorazione del nostro concittadino. In particolare vorremmo venire a conoscenza di quante sono e chi sono queste persone che fanno esplicito riferimento alla sinistra locale. E’ quindi evidente che la motivazione della richiesta di rimozione nasce da motivi ideologici e da personalità che vorrebbero riscrivere la storia.

Anche in Spagna i Monumenti ai Caduti della guerra civile, gli uni accanto agli altri, non sono mai stati abbattuti. Una ragione in più per non capire cosa spinge gli italiani in Catalogna a chiederne la rimozione al liceo classico di Arezzo. E’ facile capire che dietro questa operazione mediatica si nasconde la voglia da parte di una formazione politica di cavalcare la polemica.
Per questi motivi ci sentiamo di condividere l’iniziativa al fine di mantenere inalterato il Monumento ai Caduti presso il Liceo Classico “F. Petrarca” invitando le forze politiche e non, a sottoscrivere la suddetta petizione. Così dimostrando di avere a cuore la memoria dei Caduti e delle nostre radici.

Azione Giovani Arezzo

martedì 13 ottobre 2009

Il Castro? Una fogna a cielo aperto

Il monitoraggio biologico delle acque superficiali del fiume Castro effettuato nel mese di giugno scorso rivela che nelle quattro stazioni monitorate (Mulinelli, la Parata, Via Fiorentina e Montione) la qualità dell’acqua è estremamente variabile. In particolare la classe di qualità per la mappatura biologica delle acque viene stabilita da una scala che va da 1 a 5. La gravità della situazione è data dal fatto che nelle quattro stazioni campione viene rilevata sia la qualità migliore che quella peggiore. Questo a dimostrazione che il fiume Castro, dopo aver attraversato tutta la città ed aver ricevuto tutti gli scarichi urbani ancora non allacciati al collettore fognario, presenta il grado di qualità 5, equivalente ad un’acqua fortemente inquinata. Altra piaga legata al fiume Castro è il fenomeno della zanzara tigre, la cui proliferazione è favorita dalle condizioni del fiume stesso. Gli interventi estivi del comune di Arezzo anche quest’anno non hanno attenuato il problema come avrebbe dovuto. Durante il periodo compreso fra il 1 Aprile e il 1 Ottobre previsto dall’assessorato vi è un’ordinanza ben precisa per evitare il fenomeno delle acque stagnanti a seconda del tipo di zona pubblica o privata. Nel caso dei corsi d’acqua si parla di “soggetti pubblici o privati gestori dei corsi d’acqua che hanno l’obbligo di: curare la manutenzione dei corsi d’acqua onde evitare ostacoli al deflusso delle acque stesse; mantenere le aree libere da rifiuti o altri materiali che possono favorire il formarsi di raccolte stagnanti d’acqua; eliminare le eventuali sterpaglie”. Le ordinanze devono essere osservate da tutti indistintamente, oppure quando il soggetto è pubblico si puo’ chiudere un occhio?
Altro problema causato dal fiume, in particolare nella zona compresa fra lo sbocco al parco Ducci fino all’incrocio con la ferrovia in Via Marco Perennio è il fenomeno dell’erosione degli argini durante il deflusso delle acque che determina un continuo indebolimento ed allargamento degli argini a discapito delle abitazioni limitrofe.
In particolare, la provincia è l’ente al quale spettano le funzioni di difesa del suolo, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e la prevenzione delle calamità. La circoscrizione fiorentina ha cercato di “segnalare” questi problemi all’amministrazione provinciale e comunale, ma conseguendo scarsi risultati. Quindi è doveroso che i rappresentanti degli enti preposti forniscano una qualsiasi risposta nel rispetto degli aretini che giornalmente osservano i loro doveri di cittadino.

Andrea Mazzielli
Consigliere An Circoscrizione 2 Fiorentina
Presidente Provinciale Azione Giovani – Giovane Italia