Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: 12/09/10 - 19/09/10

giovedì 16 settembre 2010

Macrì: “Stop alle macellazioni rituali e basta con il politicamente corretto della sinistra sull’immigrazione”

Dichiarazione del consigliere comunale Francesco Macrì (PdL):
L’Italia non è un paese xenofobo. Questo governo con la sua azione sta tentando di trovare soluzioni adeguate e in linea con l’Europa sui vari aspetti del problema “immigrati”. Molti di loro in Italia stanno bene, si integrano. Le tanto criticate espulsioni o respingimenti, il pacchetto sicurezza cosiddetto “Maroni”, mi sembra non abbia ricevuto la censura europea che in questi giorni sta colpendo Sarkozy per i suoi provvedimenti contro i rom. Questo è un paese aperto e libero che dà a chi arriva una qualità migliore della vita e solo la demagogia del centrosinistra poté gridare allo scandalo quando l’attuale governo affrontò il tema offrendo soluzioni adeguate.
Soluzioni che partono da un assunto: non possiamo negare l’esistenza di problemi che sorgono quando non governiamo il territorio, quando le amministrazioni come la nostra comunale, consentono la nascita di interi quartieri abitati da immigrati o addirittura lasciano aprire una moschea in un edificio adibito a magazzino. La politica dei ghetti è finta e falsa solidarietà. E se non c’è posto per tutti, molte saranno le persone che possono diventare manovalanza per la criminalità organizzata, la prostituzione, lo spaccio di droga. Quando si preferisce tollerare anche il peggio, in onore del “politicamente corretto”, si avallano le peggiori forme di schiavitù moderna. Si consentono strappi e deroghe alle leggi e ai regolamenti locali, permettendo che si celebrino riti religiosi in scantinati pur di dire: “noi siamo per la tolleranza, noi siamo quelli aperti, i buoni”. Non possiamo più stare a questo manicheismo di sinistra: dobbiamo dire in maniera chiara che come un prete cattolico o protestante non può celebrare messa in un locale non idoneo, così un imam non può fare altrettanto.
Allo stesso modo ritengo la macellazione rituale una orrenda pratica di morte che infligge agli animali inutili sofferenze. Il diritto di culto non può invadere, privandogliene, la dignità di un animale, che pur destinato alla macellazione industriale ha tutto il diritto di non soffrire. In Italia purtroppo c’è una legge assurda approvata da un governicchio nel 1998 che prevede che i diritti degli animali sono tali a meno che non vengano torturati per religione. Questa legge va abrogata immediatamente e quindi mi farò portavoce nei confronti dell’attuale governo di questa istanza. Nel frattempo chiedo al Prefetto di Arezzo, al Sindaco di vigilare su questa pratica, chiedendo che nelle macellerie non venga venduta carne di animali uccisi in tal maniera. Non solo le istituzioni devono fare il possibile per evitare questa orrenda pratica ma il senso civico non può permettere un tale rituale, così come poligamia e infibulazione. È inutile che l’assessore Cecchini partecipi solo a tavoli istituzionali e faccia collezione di uscite sulla stampa, nel segno ovviamente del “politically correct” presunto progressista che non perde tempo a invocare una moschea, ma è opportuno, visto che ha la delega alla salute degli animali, che ci proponga dati e numeri precisi sulla macellazione rituale. Nei prossimi giorni depositerò una interrogazione consiliare su questo argomento, ma rimane il fatto politico che per il centro sinistra la laicità delle istituzioni è da rivolgersi sempre e solo nei confronti della chiesa cattolica, mentre per altre religioni è pronto a mostrare il collo, in questo caso non il suo, ma dell’agnello o del cavallo di turno.‪

lunedì 13 settembre 2010

Una volta ancora...arrivederci ad Atreju 2011

Con l’intervento del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e del Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, si è ufficialmente conclusa la dodicesima edizione di Atreju. Per cinque giorni l’attenzione dell’opinione pubblica italiana si è depositata su questa piccola grande avventura, cresciuta dispettosamente fino a travalicare ogni ambito generazionale e politico. Non resta che salutare le decine di migliaia di persone giunte da tutta Italia per partecipare alla nostra Festa. Ma soprattutto, non resta che ringraziare le decine di militanti della Giovane Italia che hanno donato il proprio lavoro nell’organizzazione dell’unica manifestazione giovanile capace di raccontare il vero volto di una generazione che non smetterà mai di impegnare se stessa in una dura lotta quotidiana contro le forze del Nulla. È ora, è tempo di andare, il Fortunadrago sta per spiccare di nuovo il suo volo. Ci rivediamo ad Atreju 2011 !!