Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: FRANCESCO MACRI' responsabile Sicurezza e Immigrazione di AN

venerdì 11 luglio 2008

FRANCESCO MACRI' responsabile Sicurezza e Immigrazione di AN

Di seguito riportiamo l'articolo pubblicato oggi 11 Luglio 2008 sul quotidiano "Il Nuovo Corriere Aretino":
"Nessuna richiesta dal Governo a Palazzo Cavallo sulla possibilità di insediare nel Comune di Arezzo uno dei nuovi centri di identificazione ed espulsione, che sostituiranno i vecchi centri di permanenza temporanea (Cpt) nelle regioni che ne sono sprovviste, tra queste c'è la Toscana, ma ad uscire allo scoperto è il responsabile Sicurezza ed Immigrazione di uno dei partiti di opposizione alla giunta del sindaco Fanfani. Francesco Macrì, An, si schiera decisamente a favore dell'eventualità che giunga ad Arezzo una richiesta da parte del ministero degli interni di realizzare proprio quì un centro per gli immigrati clandestini. Ad avviso del consigliere comunale "Arezzo e la sua provincia hanno bisogno di una più stretta azione di controllo di questi soggetti, tenendo conto del dato toscano secondo cui siamo la regione italiana che calamita maggiormente le presenza meno deisiderabili", dice Macrì che annuncia in cantiere una conferenza di programma sulle questioni di sicurezza ed immigrazione a livello locale. Comprendendo quanto una struttura locale simile potrebbe essere impattante con il territorio, il consigliere comunale di AN "auspica la collaborazione dell'amministrazione" e osserva che quello della prevenzione della clandestinità "è un problema che travalica gli schieramenti e tocca da vicino anche l'interesse degli immigrati regolari". La tematica dell'integrazione "nel rispetto della nostra cultura e delle nostre leggi", sarà al centro della conferenza che verrà organizzata "allo scopo di focalizzare l'attenzione della politica anche a livello locale sulla necessità indispensabile che sia pienamente applicato in ogni realtà il pacchetto sicurezza approntato dal Governo nazionale". Durante il colloquio con Il Nuovo Corriere Aretino, Macrì non si sottrae neppure ad un commento su di un dato che lo riguarda da vicino, relativamente alla classifica delle presenze ed assenze alle sedute del Consiglio comunale. Il dato che lo riguarda gli attribuisce la cosiddetta "maglia nera". Proprio a lui ( e per la verità anche ad un altro componente del suo gruppo), cioè al consigliere di AN risultato il primo degli eletti del suo partito, per numero di preferenze ottenute. Neppure su questo argomento, Macrì si nasconde dietro un dito, e senza acccampare giustificazioni sul numero di volte in cui è stato registrato assente in aula, mette i punti sulle"i" della questione. Tutto di un fiato dice: "Mio malgrado sono stato inquisito dalla magistratura che, facendo il suo dovere e il suo lavoro, mi ha rinviato a giudizio su una vicenda di presunte pressioni che avrei esercitato su di un imprenditore per fargli assumere un altro consigliere comunale. Il tribunale, con una sentenza che non dà adito ad altra interpretazione, mi ha completamente scagionato. Nel 2006, anno della mia ricandidatura, avrei voluto rinunciare a ripresentarmi, primo per rispetto dell'istituzione, secondo per rispetto del mio partito che invece ha voluto riconfermarmi la sua fiducia. Rieletto, ho tenuto volutamente una presenza più defilata, in termini di presenze in aula, in tutto il periodo della mia implicazione giudiziaria. Ma ho sempre avuto il massimo rispetto per il mio mandato elettorale, per chi mi ha votato e anche per i cittadini che non rappresento politicamente". Ora Macrì torna sulla scena.