Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: Fini apre al lodo Alfano Costituzionale

domenica 15 novembre 2009

Fini apre al lodo Alfano Costituzionale

Il presidente della Camera a tutto campo intervistato in una trasmissione rai: "Una manovra anti-Berlusconi da parte mia e di Napolitano? È delirante". E sul voto anticipato: " Sarebbe il fallimento della legislatura, ma anche del Pdl."
"Questa legislatura - spiega Fini - è nata con una maggioranza molto ampia, con la Lega, per Berlusconi. Si tratterebbe di spiegare agli italiani che con una maggioranza tanto alta non si riesce a governare; le spiegazioni a volte convincono, altre no. E poi questa legislatura nasce con un grande fatto politico di cui Berlusconi può menar vanto, la nascita del Pdl". Dunque, per Fini le elezioni anticipate "sarebbero il fallimento della legislatura sia per gli elettori dia per il Pdl. Non penso che le elezioni anticipate possano essere evocate, a meno che non ci si convinca della bizzarra teoria del complotto. In ogni caso, nella Costituzione vigente nessuno, neanche il presidente del Consiglio, può sciogliere le Camere se non il Capo dello Stato".
LODO COSTITUZIONALE BIPARTISAN - Io ho il massimo rispetto per tutti, quindi anche per il Pd. Mi auguro che in quel partito discutano e no boccino l'ipotesi con una rottura con cui andare sulle barricate". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini a 'In 1/2 Orà a proposito della possibilità che il Pd accetti il confronto sul lodo costituzionale. "Il Parlamento è garante. Io credo che se c'è la volontà di risolvere il cortocircuito attuale senza garantire a Berlusconi l'impunità, nessuno può pensare di abbatterlo per via giudiziaria", ha concluso Fini.
NESSUN COMPLOTTO - "La situazione attuale va superata, perché non è che io voglia fare un nuovo partito o archiviare il Pdl o abbia in testa un complotto: chi lo pensa non ha capito niente". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini a 'In mezz'orà, spiegando che "molte volte sinistra e destra sono solo delle etichette messe per pigrizia su dei contenitori sempre più vuoti che rappresentano il presente ma non sono il futuro". Dunque, Fini invita a "superare la situazione attuale", per "smontare le etichette fasulle del passato". E invita a "riflettere chi da destra dice che Fini è diventato di sinistra". "E' solo la conferma del fatto - chiosa il presidente della Camera - che alcune vecchie certezze della sinistra non ci sono più ed oggi siamo alla ricerca di nuove sintesi".
NON VOGLIO UNA LEADERSHIP - "No se io avessi voluto esercitare una leadership personale mi sarei tenuto stretto un partito al 13%. Io invece credo nel Pdl. Credo in questo progetto". Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha risposto così durante la trasmissione "In mezz'ora" di Lucia Annunziata alla domanda se lui per caso, con il suo atteggiamento di questo periodo intendesse esercitare una leadership personale. "Questa settimana di protagonismo tv, come lei l'ha definita - prosegue - è per presentare il libro. Era dunque previsto da tempo. Non mi sarei poi immaginato che coincidesse con questi momenti della politica. Non sono uno che prevede il futuro". Un conto poi è affermare che "serva, ad esempio, una correzione di rotta", avverte Fini, altro conto è dire che "mi metto di traverso". "Non c'è nessuna intenzione di minare il consenso del centro destra" conclude.
NO AD UN NUOVO CONGRESSO - "Fare un nuovo congresso del Pdl francamente mi sembra una non soluzione". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini a 'In mezz'orà. Fini ha detto che nel Pdl si respira un "clima parossistico" e che comunque lui sta vivendo "con molta serenità" e di ritenersi "tranquillissimo" perché "con la coscienza a posto". "Se qualcuno pensa che il problema del Pdl o dell'attuale compagine di governo sia il ruolo del presidente della Camera mi pare un pò autoconsolatorio. Un partito del 35-40% ha il dovere di guardare al di là del contingente. Dare fastidio se chiedo ciò non toglie niente alla mia serenita".
tratto da il sole 24ore