Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: Macrì: “Sindaco facci sognare: una revoca bis per l’amministratore di Tenute di Fraternita”

giovedì 1 ottobre 2009

Macrì: “Sindaco facci sognare: una revoca bis per l’amministratore di Tenute di Fraternita”

Chi non è buono per il Re non è buono neppure per la Regina!
“Perché la mia non sembri una battaglia fondata sugli slogan, intendo citare la nota integrativa al bilancio 2008 della Fraternita: ‘In data 6 novembre 2008 si è proceduto all’acquisto di 4 unità immobiliari, site in via del Castro, Arezzo, per un importo di € 913.000,00 da destinarsi ad affitti agevolati in collaborazione con il Comune di Arezzo’. Ora, ci vuol dire finalmente Vettese da chi li ha comperati e perché non da altri? Perché in via del Castro e non in posti più convenienti? Ci dice poi perché chi ha bisogno di una casa popolare la vuole con il garage e il resede? Non è che gli assegnatari protesteranno perché non c’è la piscina? E ci spieghi anche Vettese perché la convenzione con Arezzo Casa e il Comune è stata fatta solo un mese e mezzo dopo l’acquisto come riportato nell’articolo di Arezzonotizie ‘Comune e Fraternita: insieme per la casa’ del 22 dicembre! Tra l’altro, il Comune per reperire gli alloggi propri un bando lo ha fatto, a differenza di Vettese. Forse la convenzione è stata fatta per dare una giustificazione postuma all’acquisto?
Veniamo adesso alla Fattoria di Dorna. Terreni ceduti con bando pubblico dall’Università di Firenze al Consorzio Valdarno Superiore scarl in proprio o per persona da nominare. Improvvisamente Vettese ‘è stato nominato’ cioè ha fatto fronte a un impegno preso da altri e anche qui ce ne dovrebbe spiegare le cristalline dinamiche.
Altro punto: per comprare i terreni la società Tenute di Fraternità, avendo solo il capitale sociale versato non è andata a prendere i soldi in banca come un normale operatore economico ma si è fatta prestare dalla casa-madre 770.000 euro, soldi spesi dalla Fraternita dei Laici per comprare un terreno che non risulta intestato a essa. Quindi, se Tenute di Fraternità gestite dal noto agronomo Gerardo Vettese dovesse fallire, la Fraternita perderebbe sia il credito sia il terreno (cioè un milione e mezzo di euro). Credo che gli aretini sia di destra, che di centro che di sinistra, che hanno a cuore l’istituzione Fraternita dei Laici si siano fatti una idea dell’accaduto e siano assolutamente contenti della sostituzione di Vettese con Liletta Fornasari che riporterà l’istituzione al prestigio che gli è dovuto.
Per quanto mi compete io continuerò, anche da solo, a fare il lavoro per il quale gli aretini mi hanno votato e chiederò da oggi al Consiglio Comunale un intervento della Procura della Corte dei Conti per verificare bilanci, atti della Fraternita e operato del Magistrato e dei sindaci revisori. Procura che Vettese stesso e il suo Sindaco e mentore Giuseppe Fanfani saranno felici di accogliere per mostrare gli splendidi risultati raggiunti.
Infine, un auspicio e una domanda. L’auspicio: considerate le serie motivazioni, non lontane dalle questioni rappresentate dal sottoscritto, che hanno portato alla revoca del sig. Vettese, non sarebbe il caso d’incaricare il nuovo Primo Magistrato di operare una seria verifica complessiva e procedere alla revoca dello stesso anche dal ruolo di Amministratore Unico di Tenute di Fraternita? Chi non è buono per il Re non è buono neppure per la Regina!
La domanda: siete ancora sicuri, cari concittadini, che questi amministratori, che pochi anni fa ci puntavano l’indice contro, sono i moralizzatori, gli anti-Lucherini, il nuovo della politica?
Riflettete.
Francesco Macri'
Consigliere An Comune Arezzo