Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: Lettera aperta del Capogruppo di AN-PDL Francesco Macrì al Sindaco Fanfani

sabato 29 maggio 2010

Lettera aperta del Capogruppo di AN-PDL Francesco Macrì al Sindaco Fanfani

Lettera aperta del Consigliere Francesco Macrì al Sindaco nell’interesse della città di Arezzo
Signor Sindaco, le sembrerà inconsueta e forse inopportuna questa mia lettera. Le scrivo per chiederle di azzerare la sua giunta.
La sua statura di uomo e di politico è messa quotidianamente a repentaglio dai suoi assessori mentre la città si aspetta ed ha bisogno di un’amministrazione seria, capace di idee e di soluzioni, in grado di affrontare un momento storicamente molto difficile. La città ha bisogno di uno scatto verso il domani che non siete in grado di fare. I suoi collaboratori hanno ampiamente dimostrato di non essere all’altezza del compito. Immagino che, così come tutti i consiglieri comunali e i cittadini informati, anche lei abbia sopportato con grande imbarazzo l’atteggiamento dell’assessore Brezzi, così goffo ed impacciato nella sua “difesa” dell’indifendibile: l’unico gesto di dignità sarebbe stato offrire le dimissioni ma al professore manca il coraggio. Ci pensi lei! Se non lo farà, questo modo, così “allegro”, di gestione delle risorse pubbliche vedrà coinvolta anche la sua personale immagine.
Lei oggi, azzerando la sua giunta, manderebbe un messaggio di grande responsabilità alla cittadinanza tutta. Una decisione in tal senso le offrirebbe l’opportunità di scegliere nuovi collaboratori, espressione diretta della città, politici e non, magari giovani e sicuramente ben più motivati e capaci.
Non creda che l’azione politica dell’opposizione si esaurisca nell’attesa di una sua caduta rovinosa: io amo la mia città, vorrei una guida amministrativa migliore e, benché io sia espressione di una forza politica a lei avversaria, le garantisco che la ritengo il sindaco di tutti, me compreso.
Durante quest’ultimo anno di lavori di consiglio abbiamo assistito ad un’azione di governo sbiadita e, secondo il sentire comune di molti nostri concittadini, dedita soltanto al piccolo cabotaggio. Dell’ineffabile Brezzi ho già detto, ma che dire di Vettese e del declino inarrestabile della più antica e nobile delle istituzioni cittadine (dopo il Comune, naturalmente), la Fraternita dei Laici? Oppure dei risultati disastrosi della gestione delle deleghe della signora De Robertis, protagonista della perdita di Arezzo Wave e della sua sostituzione con un evento di plexiglas come il Play Art? O ancora dell’ultima performance di Banchetti che si è dimostrato palesemente incerto nel gestire i lavori di Via Veneto fino alle ultime contraddittorie decisioni sul “senso di marcia”. E il volitivo assessore Dringoli, come fa a non accorgersi e porre rimedio al proliferare incontrollato di buche nelle strade della città? Oppure Marconi, mi sapete dire come fa a non capire che senza una sala operativa adeguata, le telecamere non servono a nulla; e, perché continua imperterrito a creare confusione nell’ambiente della giostra del Saracino? Poi, per finire e in tutta onesta, mi sa dire a cosa servono e cosa facciano Giustini , Caporali, Rossi?
La sua giunta e lei con loro avete aperto un fronte “di guerra” con gli ordini professionali, per quanto concerne un Regolamento Urbanistico privo di strategia, incomprensibile e dirigistico; un fronte con le Associazioni di categoria che non trovano il minimo sostegno in una crisi che si fa sempre più difficile da affrontare; un fronte con tutti i cittadini che non vedono risposte concrete e sono persino costretti a fare ore di fila presso lo Sportello Unico, peraltro vostro vantato fiore all’occhiello.
Se guardassimo complessivamente al suo mandato, fino ad oggi, troveremmo moltissime macerie e, se anche lei sapesse ben guardarsi intorno, capirebbe che non ha assessori in grado di dare un “colpo di reni” per costruire, ma semplici dilettanti, forse anche un po’ vagabondelli.
Quindi cancelli questa giunta e ancor prima di decidere per elezioni ad autunno provi con gente nuova, capace di dimostrare competenza e passione civica; insomma, faccia qualcosa, lo faccia per la città e per se stesso.
Per un calcolo politico di facile lettura, l’opposizione potrebbe preferire il perpetuarsi di una così disastrosa gestione, dove lei alla stregua di un pipistrello senza “radar” sbatacchia di qua e di là, ma non è il mio modo di intendere l’impegno politico. Io desidero che la nostra città viva serena e possa affrontare le prossime elezioni con spirito costruttivo. Le propongo, quindi, una “tregua politica, in cambio di un suo segnale forte: faccia fuori tutti e porti intorno a se persone in grado di svolgere il proprio lavoro con capacità e impegno, fuori da ogni consorteria, di sua personale fiducia. Dieci mesi di serio lavoro amministrativo e poi, alle prossime elezioni, sarà battaglia in nome del futuro della nostra città. Attendo una sua risposta.
Con cordialità
Francesco Macrì