Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: “Il caso Brezzi-Ambrosio sempre più imbarazzante”

lunedì 24 maggio 2010

“Il caso Brezzi-Ambrosio sempre più imbarazzante”

Dichiarazione del consigliere comunale Francesco Macrì

Leggo da un giornale abbastanza conosciuto che l’affaire Brezzi - Ambrosio è sbarcato agli onori della cronaca nazionale. Dalle dichiarazioni dell’assessore Brezzi si legge una sempre maggiore difficoltà a difendere un operato indifendibile anche con delle affermazioni del genere: “i vertici tecnici del Comune mi hanno garantito della legittimità dell’operato”.
Su questa affermazione viene meno la caratura politica di un uomo che conferma che l’unica attività alla quale rimane molto affezionato è scaricare la responsabilità, oggi, sui tecnici. Premesso che un conto è la legittimità degli atti amministrativi e un conto è l’opportunità di questi, al Professor Brezzi sfugge tuttavia il passaggio cruciale che obbliga noi uomini politici a rispondere delle attività svolte quando ricopriamo il ruolo di assessori. Questa responsabilità nasce dal fatto che ci presentiamo agli elettori e ci proponiamo punto d’ascolto e punto di gestione per il bene collettivo. Questo può apparire retorico ma in realtà è molto, molto concreto ed è il motivo per cui gli assessori debbano rispondere ai cittadini del proprio operato. Ma questa sensibilità non può essere patrimonio di Brezzi, che è assessore, non va dimenticato, scelto da “sua maestà” in persona senza passare al vaglio degli elettori. Sì, sento già l’obiezione: tutti gli assessori sono scelti dal Sindaco e anche Lucherini delegava i propri fiduciari! Ma un conto è essere nominati assessori dopo avere affrontato le elezioni amministrative e preso centinaia, se non migliaia, di preferenze, legittimati dunque da un elettorato che non possiamo trascurare una volta assunto l’incarico di giunta. Un conto è stare lì per regalia proveniente dall’alto. Nascondersi dietro la legittimità data dai tecnici è imbarazzante prima di tutto per l’assessore stesso che pone in essere una così assurda difesa e in secondo luogo anche per quei tecnici che un domani dovranno continuare a lavorare con questo alto profilo di uomo politico.
Volevo inoltre ringraziare il presidente della Commissione Consiliare Cultura che ha voluto convocare martedì pomeriggio Brezzi per una audizione ufficiale. Aspetteremo con grande curiosità l’esito di questa commissione per presentare successivamente in una conferenza stampa i prossimi passi politici che intraprenderemo su questa vicenda. Ne posso anticipare uno: chiederò in consiglio la modifica dell’erogazione dei contributi a favore delle associazioni culturali eliminando la possibilità di affidamenti diretti, obbligando per qualsiasi erogazione l’assessorato a promuovere comunque un avviso pubblico. In secondo luogo proporrò una card di identità per le associazioni, una sorte di anagrafe comunale dell’associazionismo. In questa card dovranno essere contenuti dati tipo: anno di costituzione, regolarità contributiva e di pagamenti nei confronti di dipendenti e fornitori, obbligo di pubblicare nel sito internet del Comune i rendiconti contabili e amministrativi delle iniziative co-finanziate dal Comune e, per le associazioni che all’anno superano i 10.000 euro di contributi, l’obbligo di pubblicare sul sito internet del Comune i propri bilanci annuali. Forse così daremo una sterzata alla cattiva gestione e daremo a tutti una reale opportunità di misurarsi con gli eventi e la cultura cittadina.