Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: Smaltimento rifiuti, Macrì (An): "Basta gingillarsi".

martedì 27 gennaio 2009

Smaltimento rifiuti, Macrì (An): "Basta gingillarsi".

Comunicato stampa di Francesco Macrì

Com«Basta stare a gingillarsi. Prendiamo esempio da Siena e adeguiamo l’impianto di San Zeno fino a rendere autosufficienti Arezzo e provincia». Lo chiede il Consigliere comunale di Alleanza Nazionale Francesco Macrì, che in questo senso ha pronta un’interrogazione al sindaco Fanfani da presentare nel prossimo consiglio comunale. «A Siena – spiega – l’inceneritore di Poggibonsi smaltisce 90 mila tonnellate l’anno. Qui da noi, invece, ci si gingilla con la raccolta differenziata porta a porta senza adeguare il nostro impianto alle necessità vere del territorio. L’impianto di Arezzo, infatti, con la sua capacità di 38 mila tonnellate annue è assolutamente insufficiente ai nostri fabbisogni: figuriamoci se è possibile accogliere i rifiuti di altre province come qualcuno paventa».
Macrì parla dati alla mano: «La capacità di San Zeno – afferma – non arriverebbe a coprire il 40% del fabbisogno della nostra provincia anche se si facesse una raccolta differenziata del 50%». I conti sono presto fatti: «Un cittadino produce mediamente 630 chili di rifiuti urbani in un anno. Questo significa che la nostra provincia necessita di una capacità di smaltimento pari a 200mila tonnellate annue. Differenziare i rifiuti è cosa buona e giusta, ma i fatti parlano chiaro: anche se la raccolta differenziata raggiungesse la fantasiosa quota del 60%, rimarrebbero ancora 80mila tonnellate di rifiuti da smaltire. Per questo sostengo che la paventata ipotesi che San Zeno possa diventare il polo dello smaltimento dei rifiuti della Toscana del sud è pura fantasia».
Semmai il pericolo corre in senso opposto: «Quello che invece succederà se non adegueremo l’impianto alle vere necessità del nostro territorio – prevede Macrì – sarà che saremo costretti a portare i nostri rifiuti allo smaltimento in impianti distanti, con i conseguenti costi di trasporto, i mancati guadagni e la totale dipendenza da altri». Secondo l’esponente di An, insomma, l’intenzione di Aisa di fare una raccolta differenziata spinta sono encomiabili, certo, ma si debbono anche alla realtà di un impianto, quello di San Zeno, che non ce la fa più a smaltire il carico di quanto arriva. «L’azienda – conclude Macrì – è sfibrata».
Da qui la proposta che diverrà oggetto dell’interrogazione urgente di Macrì a Fanfani: «Occorre essere lungimiranti – dice – imitare Siena e portare la capacità del nostro impianto a 90 mila tonnellate sfruttando il calore prodotto per scaldare per lo meno le case di San Zeno, come del resto avviene in Austria e in mezza Europa. Coingas e Aisa hanno la capacità per farlo. Avere questa risorsa e non sfruttarla ci porta all’ultimo posto in Toscana. Di questo, la sinistra estrema e i Verdi sono responsabili»

Francesco Macrì