Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: Lo sciopero anti-Gelmini...

mercoledì 29 ottobre 2008

Lo sciopero anti-Gelmini...

sarà un successo garantito?!
Sapete come andrà a finire lo sciopero anti-Gelmini di domani? Noi sì: sarà un successo generale. Siamo in grado di anticipare dati e percentuali. Eccoli: insegnanti che aderiranno allo sciopero: 95-98 per cento. Personale non docente: 94-97 per cento. Scuole chiuse: 85-88 per cento. Blocco dell’attività didattica: 100 per 100, cioè totale. Chi ce lo ha detto? Beh, la fonte è sempre segreta, ma la talpa non è poi così difficile da identificare. Basta dare un’occhiata alle cifre delle passate agitazioni, soprattutto nella scuola secondaria, per capire. Ma andiamo con ordine, e spieghiamo il perverso trucco. La scorsa settimana, negli istituti elementari circolava un documento alla firma degli insegnanti: li si informava che i sindacati della scuola hanno deciso lo sciopero generale, giovedì 30 ottobre, contro la riforma Gelmini.
E’ prassi che in occasioni di astensioni dal lavoro e manifestazioni sindacali, presidi e direttori facciano sottoscrivere l’avviso a tutti i docenti, per presa visione, perché ne siano informati tempestivamente. Fin qui tutto ok, ma da qui in poi viene il bello, anzi il veleno dell’imbroglio legalizzato a favore dei sindacati. Il preside non è autorizzato, anzi è diffidato, a chiedere ai singoli maestri e maestre se aderiranno o meno all’agitazione, se andranno in piazza oppure in classe. Oibò, e come fa allora il preside a sapere su quante forze, su quanti insegnanti, bidelli, segretarie e addetti vari non scioperanti potrà eventualmente contare? Semplice, non lo può sapere e non lo deve sapere.
Dunque al preside resta una sola decisione: chiudere la scuola il giorno dello sciopero, dichiarare di non poter garantire la sicurezza di insegnanti e bambini. Assurdo, non vi pare? Eppure, questa infernale prassi è sancita dal contratto di lavoro. Dove si legge: “A differenza di quanto previsto per l'adesione ad assemblee sindacali, il personale scolastico non è obbligato a dichiarare preventivamente la propria posizione in ordine alla partecipazione allo sciopero, perché l'accordo prevede che la dichiarazione preventiva (di adesione o non adesione allo sciopero) costituisca atto volontario del personale”.
Beh, con questo bel truccone anche lo sciopero o lo scioperetto più sgarruppato va che è una meraviglia. E allora, un bel consiglio non richiesto alla ministra Gelmini: approfitti del casino attuale per mandare la disdetta di quell’articolo marpione. Convochi, con un pretesto qualsiasi, gli arruffapopoli della funzione pubblica e dia una bella pennellata di sbianchetto sul quel contratto capestro e dannoso per lo Stato. E per noi contribuenti.