L'innominabile

C'è un uomo che ieri sera è apparso in tv contemporaneamente a Ballarò e a Matrix.
Lo stesso uomo che alla Camera dei Deputati, dopo tutti gli appelli al dialogo e alle riforma "condivise", ha attaccato il neo-Presidente del Consiglio con un discorso infuocato.

Un uomo che ha problemi ad esprimersi in un'Italiano corretto, un uomo che ha la cultura della magistratura, e forse solo quella.
Un uomo che fa del dubbio e del sospetto elementi caratteristici della sua lotta antiberlusconiana che assume, per lui, spesso il valore di una crociata, tant'è devoto alla causa.

Alle ultime elezioni ha preso un sacco di voti, è vero.
Il suo partito è cresciuto notevolmente: proprio ieri ha dichiarato di aver preso i voti dei simpatizzanti di Beppe Grillo (ma non erano stati invitati all'astensione?).

E così lui cavalca l'onda: fa il presenzialista in TV, continuando a emettere sentenze assolute su tutto e tutti; con arroganza e povertà lessicale.


ORA DOMANDO: AVETE FORSE CAPITO DI CHI STO PARLANDO?