Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: "Parcheggio all’ospedale di Arezzo: vergognoso fare cassa sfruttando situazioni emotive"

venerdì 20 marzo 2009

"Parcheggio all’ospedale di Arezzo: vergognoso fare cassa sfruttando situazioni emotive"

Dichiarazione del consigliere comunale Francesco Macrì:
L’ennesima prepotenza amministrativa della Giunta Fanfani prende spunto da una situazione che i cittadini vivono con particolare coinvolgimento emotivo. Mi riferisco al progetto di nuovo parcheggio all’ospedale San Donato che porta con sé l’ennesimo obolo a carico degli aretini, stavolta colpiti mentre si recano a fare visita a parenti e amici. Davvero una dimostrazione di spiccata sensibilità!
Siamo dinanzi a un provvedimento pensato esclusivamente per fare cassa dove gli annunciati criteri sociali di ripartizione dei pedaggi appaiono confusi, dunque poco credibili, meri slogan per permettere agli utenti di ingoiare un boccone che si rivelerà molto amaro.
Ma sono due le questioni che mi preme sottolineare: la prima entra nel merito della struttura che, come annunciato, dovrà essere sopraelevata. Mentre il centrosinistra strepita contro leggi urbanistiche del Governo nazionale e presunti “condoni camuffati”, ad Arezzo pensa a una torre d’impatto visivo devastante per sopperire, così si dice, a un problema se non inesistente comunque risolvibile con altro genere di progetti. Sfido chiunque a dire che nel parcheggio attuale presso l’ospedale non si trova posto durante buona parte della giornata. Per le ore di maggiore afflusso, post-pranzo e tardo serali, le soluzioni sono a portata di mano se solo pensassimo a nuovi posti auto nelle zone limitrofe o al limite a un parcheggio interrato che eviterebbe l’effetto edilizio impattante sopra ricordato. La sosta potrebbe essere così ripartita: gratuita e ad alta rotazione all’esterno e a pedaggio ridotto per tutti nell’interrato.
Arriviamo all’altra considerazione, legata al ruolo di Atam. Viene affermato che i costi di realizzazione della struttura multipiano sarebbero a carico di questa azienda tacendo totalmente sul Comune. Siamo prossimi al “vendere fumo”: cos’è Atam se non un’azienda che opera non secondo criteri prettamente imprenditoriali ma sulla base di certezze di ritorno offerte, appunto, dal Comune di Arezzo che può ricorrere al credito indebitandosi per mantenerla finanziariamente solida? A ben vedere, i cittadini per quest’opera presuntuosa pagano due volte: il pedaggio del parcheggio e i costi che il Comune sopporterà per consentire ad Atam di realizzarlo.
Ecco dunque il “regalo” di Fanfani al quartiere di Pescaiola e ai cittadini, di tutta la provincia, costretti a recarsi in un luogo come l’ospedale dove non arrivano certo con il sorriso. Snaturando gli stessi fatti, facendo credere che viviamo una realtà ospedaliera caotica dove si creano giornalmente confusioni e ingorghi per il traffico che giustificherebbero politiche tariffarie per distogliere dall’uso dell’auto. Arezzo non è Careggi ma cercano d’inculcarlo per legittimare agli occhi dell’opinione pubblica un intervento identificabile soltanto come impopolare.