Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: Comunicato stampa di Francesco Macrì

martedì 3 marzo 2009

Comunicato stampa di Francesco Macrì

Della Robbia e altre esposizioni: Tanti costi con poco ritorno.

Esposto alla Corte dei Conti se il Comune non risponde alle nostre interrogazioni.

Se il Comune continuerà a non rispondere alle nostre interrogazioni sul rapporto costi/benefici degli eventi espositivi come quello sui Della Robbia, non escludiamo di presentare sulla materia esposti alla Corte dei Conti». Lo afferma il Consigliere comunale di Alleanza Nazionale Francesco Macrì, che sulle mostre-vetrina che si susseguono ad Arezzo torna alla carica fresco dell’inaugurazione de «I Della Robbia. Il dialogo tra le Arti nel Rinascimento». Un evento il cui andamento, dice Macrì, gliene ricorda altri: «Stando ai primi dati di affluenza – osserva infatti – questa mostra promossa dalla Provincia di Arezzo con la partecipazione dell’Amministrazione comunale e della Regione non fa che ridestare l’amarezza mai sopita del clamoroso flop che ha contraddistinto l’esposizione della Minerva».
«Come quella mostra, infatti, anche questa – dichiara l’esponente di An – grava nei costi sulla collettività con un importo assai oneroso. Sebbene ancora nessuno voglia dichiararne il costo ufficiale, è facile asserire che la spesa sostenuta per la rassegna dedicata ai Della Robbia si aggiri intorno al milione e mezzo di euro. Ebbene – commenta ancora Macrì – se si pensa che con budget a uno zero in meno, ovvero mai con più di 150mila euro, la precedente Amministrazione (vera inauguratrice della politica dei grandi eventi come quello della Madonna dei Fusi, di De Chirico, o Da Picasso a Botero…) riusciva a collezionare dai 30.000 agli oltre 100.000 spettatori paganti come attestato dai dati SIAE, si capisce bene come il primo dato diffuso sull’affluenza nel primo week-end espositivo per 600 biglietti al botteghino si sia tradotta in un autentico fallimento».
«Al di là dello sforzo di comunicazione fatto per promuovere la mostra, con conferenze in ogni parte d’Italia e d’Europa, alla luce dei primi risultati quei viaggi, così onerosi dal punto di vista economico, sembrano discutibili gite turistiche. La mostra infatti, come ha già detto qualcuno fra gli addetti ai lavori, è provinciale, parzialmente storica e per niente critica: si tratta di un viaggio nella ceramica del Quattro-Cinquecento, che riguarda anche la famiglia Della Robbia. Oltre alle 131 opere, l’esposizione è colma di piatti e vasi tra manifatture ispano-moresche, turche, fiorentine, cinesi. Di arte plastica ci sono solo cose minori e per di più mancano cinque opere, il cui arrivo nelle teche ora vuote è genericamente previsto per “i prossimi giorni”, con la giustificazione che vengono da lontano. Ma non sono certo i capolavori. Quelli, i capolavori veri, sono quelli che mancano. Insomma – conclude Macrì – è una mostra colorata e “primaverile”, come l’ha definita Vittorio Sgarbi. Da vedere solo se ti capita di fare una gita fuori porta e per caso ti ritrovi in provincia d’Arezzo. Sì, ma a che prezzo…