Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: Comunicato Stampa di Francesco Macrì

mercoledì 5 novembre 2008

Comunicato Stampa di Francesco Macrì

Polo universitario: Arezzo è colonia di Siena, basta con le politiche di Area vasta che penalizzano sempre noi.

«Il Polo universitario Aretino sta sempre più rovinando l’Università di Siena. Nonostante che il Comune e la Provincia di Arezzo contribuiscono finanziariamente, oggi piangono un buco da 145 milioni di euro generatosi a causa di una gestione allegra delle risorse e da carrozzoni inutili come il Polo stesso. Basterebbe prendere il caso Siena per giustificare al massimo il Decreto Gelmini. Si legge sull’ultimo numero di Panorama: “Quanto si spende per i nuovi poli distaccati è un enigma impenetrabile. Gli unici dati riguardano la sede di Arezzo, la più vecchia e popolata. Costa 15 milioni di euro l’anno ma porta introiti modesti: 3,5 milioni arrivano dalle tasse studentesche e 800 mila euro da una società consortile di cui fa parte anche l’ateneo. La differenza è un passivo di 10,7 milioni”».

«Ebbene: Per ripianare questo mega buco, ora l’università di Siena ha nominato Brezzi come coordinatore di un gruppo di lavoro per il risanamento economico. Brezzi è professore certo rispettabile, ma noto agli aretini per essere un amministratore pubblico capace di spendere e spandere i denari pubblici in banchetti, concerti e concertini, nonché organizzatore di iniziative culturali di dubbia necessità o con risultati incerti come l’ultimo flop clamoroso della mostra relativa alla Minerva (450.000 euro per poche migliaia di visitatori)».

«Ora poi ci troviamo di fronte a una incredibile verità: il conflitto d’interessi del Prof. Brezzi che deve gestire il risanamento dell’Università da cui percepisce il suo stipendio, mentre come assessore al comune di Arezzo contribuisce a determinare azioni e contributi a favore del Polo universitario aretino. Ci chiediamo: come possono enti locali strozzati da una politica di Area Vasta ad alimentare un morto che cammina? Con che faccia il sindaco Fanfani attacca la situazione dell’ospedale aretino, quando poi il Pd in Regione – consigliere Ricci compreso – vota a favore dell’Area vasta sanitaria che premia sempre e solo Siena?»

«La nostra ricetta è forte e chiara. Usciamo immediatamente dal PUA. Abbandoniamo un carrozzone che serve solo a garantire stipendi e cattedre, ad alcuni docenti come la moglie di D’Alema. Chiudiamo definitivamente un mondo universitario che è collegato a filo doppio con la politica nepotistica in grado solo di far proliferare cattedre per i soliti noti per insegnare materie assurde. Chiudiamo con la politica del Fanfanismo in cui si vota una cosa per poi dire l’esatto contrario».

«Noi oggi invitiamo Brezzi a dimettersi dalla carica di assessore alla cultura per dedicarsi a tempo pieno al buco dell’Università. Così saremo sicuri di due cose: la prima è che senza Brezzi gli aretini risparmieranno un po’, e la seconda è che, con Brezzi, l’Università di Siena spenderà un po’ di più. E’ ora di rivendicare ad Arezzo la necessità di attivare una sua libera università o un centro di alta specializzazione che si ancori fortemente al suo tessuto locale e produttivo attraverso una politica frutto di una netta presa di distanze da strategie di Area Vasta che determinano uno scadimento di Arezzo e dei servizi per i suoi cittadini. Oggi l’ospedale, poi il diritto allo studio: Arezzo è colonizzata da Siena».