Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: Intervista a Francesco Macrì

martedì 11 marzo 2008

Intervista a Francesco Macrì

Francesco Macrì, poco più che trentenne, ma già storico rappresentante dei giovani della destra aretina, attuale Dirigente Nazionale di Azione Giovani, vice-Presidente provinciale di Alleanza Nazionale, dal 1995 in Consiglio Comunale, ha ricoperto per ben due volte il ruolo di assessore allo sport, politiche giovanili e nuove tecnologie del Comune di Arezzo e attuale consigliere comunale di Arezzo.

-Francesco, stiamo al presente, il 13 e il 14 Aprile si vota, come vedi la campagna elettorale?

-Nonostante una legge elettorale infame voluta dall’UDC di Follini, e che aumenta il divario fra gli elettori e gli eletti facendo assomigliare le candidature a delle vere e proprie nomine, si presenta agli italiani un’'occasione storica: far nascere nelle urne un nuovo e grandissimo partito del centro-destra italiano che darà rappresentanza all’intero blocco sociale che fin dal 1994 ha preso coscienza di sé e che abbiamo visto rappresentatom nei milioni di elettori il 2 Dicembre 2006 nelle mitica manifestazione di Roma. Gli elettori di Alleanza Nazionale devono sentirsi sicuri nel riporre la loro fiducia in questo nuovo simbolo il “Popolo della Libertà” nella quale la destra politica italiana avrà ruolo e dignità che la destineranno a guidare questo importante evoluzione politica, rammentando che a Fiuggi nacque una nuova Destra che già nel nome, si apriva alla società con l’'ambizione di dare una casa a tutte le forze non di sinistra e che facevano riferimento a determinati valori.

-Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

-Sono gli stessi del mio passato e del mio presente: massima dedizione all’'attività politica ed amministrativa. con un occhio ai giovani e facendo tesoro dei miei errori. Nel mio prossimo futuro dovrò valutare di cambiare leggermente la mia azione politica in base alle esigenze reali della gente, data la situazione attuale del paese. Penso alla sicurezza ed alle fasce più disagiate della società: giovani, anziani e le classi sociali deboli.

-Cosa ha rappresentato per te militare nel Fronte della Gioventù prima ed in Azione Giovani poi?

-Mi sono avvicinato alla destra in maniera istintiva iscrivendomi al Fronte della Gioventù a metà anni ottanta. Un castello chiuso dal di dentro. Il passaggio ad Azione Giovani fù indolore ma nel segno di una maturazione complessiva che portò la destra a grandi successi. La definirei una scelta altruistica” perché con Fiuggi abbiamo dato la possibilità a milioni di italiani di avvicinarsi a alle nostre idee abbattendo un pregiudizio di più di quaranta anni.

-Credi che abbia senso la militanza nella politica odierna?

La militanza ha sempre senso: vuol dire fare politica come passione; il militante si differenza dall’iscritto perché vive e si impegna per il partito riscoprendo all’interno di esso i più alti valori umani di amicizia, solidarietà e spirito di sacrificio. La militanza è, inoltre, l’esatto contrario del carrierismo e del’individualismo in politica.

-Cosa diresti ad un ragazzo che si avvicina oggi alla politica ed alla destra?

-Striamo compiendo oggi una tappa importante nell’ottica di una semplificazione del quadro politico nazionale, quindi un ragazzo che oggi si avvicina a noi compie una scelta coerente con valori ed ideali storici della destra. “Le radici profonde non gelano”, avrebbe detto Tolkien e la nostra comunità ha solide radici che non ci faranno cambiare di una virgola.

-Quale è stato il tuo rapporto con la vecchia dirigenza del partito a livello locale?

-Il nostro partito si è saputo rinnovare molto: ha visto in 20 anni avvicendarsi molti dirigenti, io da circa 21 sono ai vertici prima del M.S.I. ed oggi di A.N. . Molti aretini hanno dato il loro contributo alla destra politica aretina, molti altri saranno chiamati nei prossimi anni a farlo.

-Si è concluso la scorsa settimana il tuo processo con la tua piena assoluzione. Tu hai sempre dichiarato di avere la coscienza apposto, come ci si sente ad averlo potuto provare e dimostrare a tutti?

-Sono, ovviamente, felicissimo. La politica è la mia più grande passione, vissuta e svolta sempre in modo professionale e quindi essere costretto a limitare l’attività politica mi ha fatto molto soffrire. Tantissimi sono i cittadini che fanno riferimento a me, e il non poter intervenire sempre e comunque sui svariati temi cittadini sia perché non me la sentivo sia perché non era opportuno a causa delle note vicende, mi faceva star male.
Oggi finalmente posso consegnare al passato questa dolorosa vicenda, dimostrando a tutti che in quella indagine non c’entravo nulla e la mia posizione
era assolutamente marginale.

-Chi ti è stato vicino in questi questo lungo periodo sia a livello umano che politico?

-Mia moglie Francesca in primis che si è dimostrata una ragazza eccezionale nel sopportare questo calvario nei primi due anni di matrimonio, i ragazzi di Azione Giovani con Giuseppe Rubechi in testa, tanti amici del partito da Matteoli a Gasparri fino alla dirigenza locale, parenti ed elettori che non hanno mancato di dimostrare la loro vicinanza, solidarietà e la loro certezza sulla mia innocenza. Come è giusto che sia in questi ultimi giorni gli amici si sono moltiplicati.
Ma tra tutti devo essere grato al mio avvocato, Maurizio Bianconi , all’'epoca dell’'avviso di garanzia era il mio “miglior nemico” e non ha avuto remore nell’'offrirmi la sua difesa umana,politica e professionale.Sono felice per lui, in pochi giorni a vinto un processo importante ed è stato meritevolmente candidato alla camera.

-E’ vero che dopo l’assoluzione in tribunale sei uscito in lacrime dalla commozione?

-Premesso che commuoversi è umano, è assolutamente falso, anche se l'’emozione è stata forte. Semmai è l’avvocato Bianconi che è scoppiato in lacrime


I ragazzi di Azione Giovani Arezzo