Semplificazione

Quello che è accaduto da qualche mese a questa parte, ovvero dalla nomina di Veltroni a segretario del PD fino alla odierna costituzione del polo centrista (qui la notizia del sito internet ANSA) rappresenta una svolta epocale pari a quella che si è avuta con la seconda Repubblica e la "discesa in campo" di Silvio Berlusconi.
Il quadro politico di oggi, con il quale si andrà alle prossime elezioni politiche, presenta, sostanzialmente 2 grandi partiti, con due progetti politici ben definiti, e che, con tutta probabilità saranno destinati a diventare i cardini del sistema politico italiano dei prossimi anni.
Una grandissima svolta per un paese come il nostro, in cui, il moltiplicarsi di schieramenti, ha da sempre, prodotto instabilità ed incertezza economica e sociale;
una semplificazione storica che spinge in "bel paese" nella direzione delle democrazie occidentali, in cui ad alternarsi al governo sono sempre le due maggiori forze politiche: democratici e repubblicani, laburisti e conservatori, socialiti e popolari.

Urge però, restando in linea con il titolo di questo articolo, la semplificazione fiscale, quella istituzionale da realizzarsi attraverso tagli ad enti inutili e a spese ingiustificate, modificanto la struttura bicamerale perfetta a favore di un sistema più snello in cui sia anche risotto il numero dei parlamentari.