Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: Macrì: “Basta autovelox per fare cassa”

sabato 27 giugno 2009

Macrì: “Basta autovelox per fare cassa”

Dichiarazione del consigliere comunale Francesco Macrì:



Desidero esprimere il mio personale apprezzamento al Prefetto di Arezzo e al coraggio che ha dimostrato nel tentativo di mettere ordine a un modello di viabilità comunale che ha visto, per responsabilità dell’attuale amministrazione, solo il dilagare degli autovelox.

È oramai consolidata la percezione nei cittadini che le cosiddette ‘macchinette’ sono state piazzate per fare cassa, a danno specialmente e inevitabilmente di chi sposta per lavoro, di chi è costretto a fare il pendolare tra una zona e l’altra della città per motivi familiari e professionali, in definitiva delle fasce deboli della popolazione.

Avevamo pronosticato per tempo l’impostazione della Giunta in tema di sicurezza stradale: questa delicata materia è vista esclusivamente in termini contabili e di bilancio, non di controllo e presidio del territorio. Non si capisce infatti, e qui mi sostiene la mia esperienza di amministratore, come in sede di redazione del bilancio si possa determinare l’anno prima l’ammontare delle multe per l’anno dopo. Oggi, rispetto al 1995 quando è cominciata la mia esperienza in Consiglio Comunale, la cifra imputata alla voce ‘multe’ è triplicata. La dimostrazione più lampante di questa logica del mero ‘fare cassa’.

Mi auguro che la Giunta non si contrapponga agli intenti del Prefetto e che sia in grado di rivedere il complessivo utilizzo del corpo della PM: non è possibile vedere i vigili urbani impegnati soltanto nel comminare multe, considerando che oggi a svolgere la stessa funzione ci sono gli ausiliari del traffico e che telecamere e strumenti tecnologici piazzati in vari punti della città dovrebbero da un lato dissuadere e dall’altro bastare a rilevare infrazioni. Invece, giornalmente, vediamo un esercito di ‘esattori pubblici’ in giro, a piazzare foglietti nei vetri delle auto, a fermare automobilisti senza poter svolgere compiti di efficace prevenzione e monitoraggio stradale in grado di evitare incidenti, ad esempio fra i giovani nelle ore serali e notturne del weekend. Mi sembra tra l’altro il modo migliore per squalificare professionalmente il nostro personale in divisa.