Website Ribbon Azione Giovani Arezzo - Dx Amaranto: Meloni, La Russa e Gasparri su Popolo della Libertà

martedì 24 marzo 2009

Meloni, La Russa e Gasparri su Popolo della Libertà

"Nessuno è senza partito". Così il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, risponde ai giornalisti che gli chiedono se, dopo la confluenza di An nel Pdl, non si senta senza partito."Non ho mai creduto - spiega - che il mio percorso politico e culturale, la mia storia, la mia identità, la mia comunità dipendessero da un contrassegno elettorale. Ieri c'era il mio percorso e la mia comunità, oggi c'è il mio percorso e la mia comunità, domani ci saranno ancora".Quanto al richiamo, fatto ieri da Gianfranco Fini, a immaginare tra dieci-venti anni, Giorgia Meloni afferma di condividerlo pienamente. "Tutti sanno che ho chiamato il mio ministero della 'Gioventù ' perche' tentavo di dire che la politica deve tornare a occuparsi di dare risposte di lungo periodo. Avere una maggiore capacita' di lungimiranza, non limitarsi a cio' che torna immediatamente come consenso, perche' questo e' stato cio' che ha creato in Italia la devastazione che noi conosciamo". "Ho condiviso pienamente la lettura di Fini - conclude - l'ho trovata molto lungimirante, una bella sfida: non e' una cosa facile da fare. Pero' a noi le belle sfide sono sempre piaciute".
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"Rimpianto sicuramente no, un po' di pathos, un po' di tensione morale sicuramente sì. Ma rimpianto no perché, l'ho detto anche durante il congresso, noi siamo convinti di entrare in un nuovo soggetto politico alla pari di Forza Italia con tutta la nostra storia, con tutta la nostra militanza, con tutta la nostra identità. Questa identità non è immobile, come ha detto Fini non è la coperta di Linus, quindi cambierà nel tempo ma cambierà per l'evoluzione naturale non perché si sia dovuto lasciare un pezzo della nostra identita' fuori dalla porta del Popolo della libertà". E' quanto ha detto Ignazio La Russa parlando a 'Panorama del giorno', in riferimento alla confluenza di An nel Pdl sancita ieri dal Congresso di Roma.
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'L'elemento fondativo del Pdl, tra i tanti, e' stato un evento di una fisicita' totale: la manifestazione del 2 Dicembre del 2006. Cosa c'e' di piu' fisico, di piu' partecipato e di piu' antico di una manifestazione di persone'. Lo ha dichiarato il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri nel corso della rubrica settimanale di Gr Parlamento '60 Minuti'.'E' chiaro che sara' tutta un'avventura nuova, ma il Pdl sara' un mix di tanti elementi: iscrizioni telematiche, grandi referendum su grandi questioni, ma ci saranno anche le sedi comunali che non saranno chiuse e che sono lo strumento di partecipazione politica, piaccia o meno. Io, Alemanno, La Russa, Fini, ma anche la stessa generazione della Meloni e quelli che stanno venendo dopo siamo entrati in politica anche attraverso questo tipo di realta' '.'Noi - ha aggiunto - dobbiamo evitare la lotta tra potentati come nella vecchia Dc'. 'Per evitare questo ci sono due garanzie: una forte leadership e nel Pdl c'e' un leader forte che interpreta un sentimento democratico e popolare, perche' i voti parlano. Dopodiche' ci vuole anche un dibattito, una dialettica democratica - ha concluso - ed e' bene che ci siano'.